Stanchezza fisica èe mentale a periodi

06 ottobre 2005

Stanchezza fisica èe mentale a periodi


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03 ottobre 2005

Stanchezza fisica èe mentale a periodi

Sono un ragazzo di 21 anni e premetto che fondamentalmente sono pieno di vita, ho tantissimi interessi e altrettanti hobby. Da circa 4 mesi xò soffrò con la cadenza di una volta al mese circa di periodi di 4-5 giorni in cui mi sento stanco sia fisicamente che mentalmente, ho sempre pensieri fissi, prevalentemente negativi, che occupano la mia mente tanto che durante tutto questo periodo ho la convinzione di essere depresso, senza trovarne però l'origine visto che continuo a fare anche durante questi 5 giorni tutto quello che faccio di solito cioè mi diverto incontro amici lavoro e le faccio con piacere, solo però è presente sempre questo senso di tristezza che non ha una motivazione o un origine; la cosa strana è che questo malessere dura appunto 4-5 giorni massimo e accade che al sesto giorno per esempio mi sveglio e tutta quella sofferenza, quella tristezza svanisce e ritorno cosi spensierato e felice come fondamentalmente sono. ho notato che questi sintomi si presentano ogni volta che cambia stagione (il passaggio dalla alla primavera all'estate è il periodo peggiore, sto male x più di una settimana) o ogni volta che è presente una perturbazione; insomma dura per tutto il tempo che dura il maltempo per poi sparire quando torna il sole. inoltre ho emicranie fortissime e dolori alla nuca in concomitanza dei sintomi precedentemente descritti. vorrei sapere cosa può essere e come curare questa "cosa" perchè quei 4-5 giorni non li vorrei più rivivere. grazie

Risposta del 06 ottobre 2005

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO


Potrebbe essere la manifestazione di una cilotimia, cioè dell'alternanza di momenti cupi e depressi con momenti di benessere o addirittura di euforia. Il fatto che vi siano cefalee concomitanti avvalora questa ipotesi. Che fare? le consiglio di rivolgersi ad un centro per le cefalee dove potrebbere essere fatti esami clinici importanti per capire la base neurofisiologica del problema. Inoltre una consultazione specialistica (psichiatra o psicoterapeuta) permetterebbe di capire la struttura della personalità e quindi comprendere il problema in tutte le sue sfaccettature. La terapia, se la mia ipotesi fosse confermata, può essere di associazione di farmaci specifici e s
un ciclo di psicoterapia.

Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)



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