Superare il lutto

23 maggio 2008

Superare il lutto


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20 maggio 2008

Superare il lutto

Mio marito ha perso il suo fratello che gli ha fatto da padre (con il quale aveva un rapporto da cordone ombellicale) e sua madre a distanza di 6 mesi l'uno dall'altro. 6 mesi esatti, l'uno il 24/08/06 l'altra il 24/02/07. Suo fratello è morto in 24 ore, mentre sua madre era già in ospedale a lottare con un cancro che l'ha consumata. E' toccato a lui dire a sua madre che il figlio era morto. Attenzione: mio marito (che oggi ha 36 anni) aveva già perso il padre a 9 anni ed un altro fratello a 21. E' sempre stato un ragazzo solare, splendido che dava forza a tutti e che ha cercato di tenere la sua famiglia unita. Con me è stato un marito affettuosissimo. Da dopo i due lutti è cambiato moltissimo. Si è costruito un vita tutta sua nel quale io e i nostri due figli sono stati sempre più esclusi. L'anno scorso ha tentato una psicoterapia ma lo faceva stare troppo male perchè doveva affrontare dei traumi antichi che aveva sempre cercato di reprimere e quindi l'ha sospesa. Ora siamo arrivati al punto che dopo 20 anni che ci amiamo, 12 di matrimonio splendidi e due figli mi vuole lasciare perchè dice che non mi ama, più. Come ultima spiaggia gli ho proposto la terapia di coppia. Per ora ho accettato, ma non so se la porterà fino in fondo. Cosa posso fare per aiutarlo a stare meglio e ricostruire il nostro rapporto?

Risposta del 23 maggio 2008

Risposta a cura di:
Dott. MAURO MILARDI


Ritengo che, a monte, vi siano due principali possibilità: la prima che effettivamente suo marito abbia avuto delle difficoltà nell'elaborazione del lutto per quello che è avvenuto e che questo abbia comportato dei riflessi nella relazione di coppia; la seconda che invece sia maturata, per vari motivi, la sua valutazione in merito al vostro rapporto. Questo comporta ovviamente un diverso approccio da un punto di vista psicologico: nel primo caso è necessario aiutare il completamento dell'elaborazione ad esempio attraverso una psicoterapia con EMDR; nel secondo può essere effettivamente utile un approccio di tipo familiare. Lei cerchi di essere forte in questo momento, decisa nelle sue scelte e desiderio di mantenere in vita la vostra relazione e la vostra famiglia, evitando, per quanto possibile, atteggiamenti accusatori e di rimprovero.

Dott. Mauro Milardi
Specialista attività privata
Specialista in Anestesia e rianimazione
Specialista in Igiene e medicina preventiva
Specialista in Psicologia
ANCONA (AN)



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