19 luglio 2009
Svenimenti inspiegati e stanchezza persistente
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14 luglio 2009
Svenimenti inspiegati e stanchezza persistente
Ho 32 anni e dopo due episodi di perdita di coscienza durante attività sportiva (una con incontinenza sfinterica) e, considerata una stanchezza sempre più persistente e per certi versi ingiustificata, ho deciso di sottopormi ad alcuni accertamenti medici. La visita cardiologica (Ecocardio color doppler e prova da sforzo) non hanno rilevato alcuna anomalia. Su suggerimento del cardiologo ho sentito un parere neurologico: l'eeg ha avuto il seguente esito "Ritmo di fondo 8-12 c/sec scarsamente modulato, interciso da frequenze theta 5-7 c/sec cuspidate isolate sulle derivazioni sn. s. Conclusioni: modeste anomalie bioelettriche a maggiore espressione sn. ". Il neurologo mi ha prontamente spiegato che tale esito vuol dire "tutto e niente" e mi ha detto che prima di decidere se approfondire avrebbe voluto vedere il referto di un tilt test per fugare il dubbio di una semplice sindrome vaso-vagale. Sottopostami al tilt test presso altra struttura, nonostante i recenti episodi e una "predisposizione" per lo svenimento che mi porto dietro fin dall'adolescenza, l'esito è stato negativo. Sono prontamente tornata dal neurologo il quale tuttavia si è mostrato sollevato e mi ha rassicurato dicendomi che, visto l'esito negativo del tilt test, in tutta probabilità i casi di svenimento erano imputabili ad un periodo di stress e affaticamento. Per parte mia anch'io mi sono sentita sollevata ma ora mi pongo la domanda: ma l'esito negativo non doveva essere invece da stimolo per approfondire il referto dell'eeg? In tal caso a quali ulteriori esami neurologici potrei sottopormi? Nel ringraziare per l'attenzione porgo cordiali salutiRisposta del 19 luglio 2009
Risposta a cura di:
Dott.ssa MILENA DE MARINIS
Gentile paziente,
sono concorde nell'approfondimento, in quanto non è stata fatta una diagnosi.
Consiglierei quindi dei "Test cardiovascolari" (che includono un breve tilt senza induzione della perdita di coscienza); associerei anche un monitoraggio della pressione arteriosa delle 24 ore (per valutare eventuali cali di pressione post-prandiali o durante attività fisica) ed una neuroimmagine (TC o RM).
Potrebbe anche includere un holter cardiaco.
Si rivolga poi ad un Neurologo esperto di Sistema Nervoso Vegetativo.
Dott. Ssa Milena De Marinis
Universitario
Specialista in Neurologia
ROMA (RM)

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