L’allarme dei pediatri: il morbillo è in aumento

16 giugno 2014
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L’allarme dei pediatri: il morbillo è in aumento



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«Stiamo tornando indietro di 15 anni ed è anche colpa delle false informazioni diffuse sul web che demonizzano le vaccinazioni». Questo l'allarme lanciato dai pediatri riuniti a congresso a Palermo.

Ecco i dati che giustificano le loro parole: nel mese di aprile 2014 si sono verificati 236 casi portando a 1.047 quelli segnalati dall'inizio dell'anno, mentre nello stesso periodo dell'anno scorso si sono registrati 700 casi. Purtroppo il fenomeno riguarda tutta l'Europa e gli Usa dove il Centro per il controllo delle malattie infettive e la loro prevenzione di Atlanta ha denunciato 288 casi nei primi 5 mesi dell'anno, il più alto numero di infezioni dal 1994.

Per questo, dicono gli esperti, l'Organizzazione mondiale della sanità ha creato una Commissione per attuare un Piano di prevenzione a livello europeo al quale hanno aderito 53 Paesi dell'Ue e altri Stati del mondo.
L'obiettivo? Eliminare morbillo e rosolia entro il 2015. Infatti il morbillo è a torto considerata una malattia innocua, invece è responsabile di encefalite in un caso su mille e, se ci si ammala in età adulta, ha molti più rischi di effetti collaterali.

I pediatri accusano le campagne contro le vaccinazioni che si diffondono su internet: sostengono che la vaccinazione Mpr (contro morbillo, parotite e rosolia) possa causare autismo. Ma i pediatri italiani non hanno dubbi: «Si tratta di un falso scientifico, sostenuto 15 anni fa dal medico inglese Andrew Wakefield e radiato dall'albo per aver falsificato i dati del suo studio sull'argomento».



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