Labiopalatoschisi: ritornare a sorridere con la chirurgia

29 aprile 2019
Aggiornamenti e focus, Speciale Bocca sana

Labiopalatoschisi: ritornare a sorridere con la chirurgia



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La labiopalatoschisi è una malformazione del labbro superiore e del palato che dà al viso un aspetto caratteristico ed è infatti conosciuta con il nome di labbro leporino.
Per labioschisi e palatoschisi si intendono, rispettivamente, la mancata fusione del labbro superiore e del palato. Vi sono forme complete con schisi sia del labbro che del palato e forme mono e bilaterali. I tessuti sono tutti presenti ma non si sono saldati durante la vita intrauterina, entro il terzo mese di gravidanza. Le cause delle labiopalatoschisi possono essere molteplici e solo nel 30% dei casi di origine ereditaria.

Equipe multidisciplinare per la labiopalatoschisi


I bambini con schisi devono essere operati per la chiusura del difetto dai chirurghi, generalmente maxillo-facciali e devono essere seguiti da una equipe multidisciplinare che comprende oltre ai chirurghi, neonatologi, pediatri, genetisti, otorinolaringoiatri, logopedisti, dentisti, ortodontisti, psicologi. Se è presente la sola schisi del labbro, con l'intervento viene risolta ogni problematica e la crescita ossea risulta frequentemente normale e così pure la dentatura. Nei casi in cui sia coinvolto il palato in toto o parte di esso, le problematiche possono riguardare sia la crescita ossea che la dentatura, oltre che la respirazione e la fonazione.

Labiopalatoschisi e bocca


La crescita del palato può essere deficitaria e i denti presentare problematiche quali:

  • agenesie (mancata formazione di uno o più denti) sia nella zona della schisi che in altre regioni della bocca;
  • presenza di denti sovrannumerari;
  • alterazioni della morfologia e/o della dimensione dei denti soprattutto nella sede della schisi palatina;
  • carie plurime legate soprattutto ad una scarsa attenzione alla prevenzione delle carie e delle patologie gengivali.

Odontoiatra e ortodontista per la labiopalatoschisi

La maggior parte dei bambini affetti da schisi necessita della figura dell'odontoiatra e dell'ortodontista. L'odontoiatra deve occuparsi del mantenimento dello stato di salute della cavità orale fin dai primi anni di vita, soprattutto attraverso la prevenzione. Successivamente, a crescita ultimata, deve occuparsi della sostituzione di eventuali denti mancanti e di tutto quanto attiene alla cura dei denti dei soggetti non affetti.
L'ortodontista è una figura chiave per questi bambini perché si deve occupare della crescita delle ossa mascellari, effettuando terapie ortopediche e del riallineamento dei denti. Da sottolineare l'importanza del lavoro in equipe per tutte le figure coinvolte e soprattutto uno stretto rapporto fra ortodontisti e chirurghi allo scopo di garantire ai pazienti un risultato che sia funzionalmente ed esteticamente di eccellenza.

 

Prof.ssa Giovanna Garattini
Specialista in Ortognatodonzia
Professore Associato di Malattie Odontostomatologiche
Università degli Studi di Milano




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