Cambiare stile di vita: in due è meglio

27 gennaio 2015
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Cambiare stile di vita: in due è meglio



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Secondo uno studio da poco pubblicato sulla rivista Jama internal medicine, quando si vuole modificare il proprio stile di vita per renderlo più salutare anche il partner ha un ruolo nel cambiamento. «Gli stili di vita non corretti e sui quali possiamo intervenire attivamente sono tra le principali cause di mortalità e altri problemi di salute nel mondo moderno» spiega Jane Wardle, professore di psicologia clinica allo University college di Londra e coordinatrice della ricerca. Assieme ai suoi colleghi, la ricercatrice, che dirige l'Health behaviour research center nella città britannica, ha analizzato in particolare tre importanti obiettivi di salute legati allo stile di vita: smettere di fumare, diventare più attivi fisicamente e perdere perso.

I ricercatori hanno notato che nelle coppie dove un partner aveva già raggiunto da tempo il traguardo - cioè non fumava, non era sedentario o aveva un peso nella norma - l'altra metà della coppia aveva maggiori probabilità di riuscire a cambiare il proprio stile di vita. «E le probabilità erano ancora più alte se anche il partner si era messo d'impegno e aveva migliorato da poco le proprie abitudini» precisaWardle, che per l'analisi ha preso in considerazione i dati di 3.700 coppie che avevano preso parte allo studio English longitudinal studi of aging.

I partecipanti, nella maggior parte dei casi di età uguale o superiore a 50 anni, avevano risposto a questionari sulla salute ogni due anni ed erano anche stati sottoposti a controlli ogni quattro anni durante i quali venivano registrati anche dati relativi all'abitudine al fumo, alla sedentarietà e al peso corporeo. «Quando un partner cambia stile di vita verso scelte più salutari, le probabilità che l'altro partner segua il buon esempio e raggiunga l'obiettivo sono più alte rispetto a quelle che si osservano quando il partner non cambia e mantiene le proprie cattive abitudini» afferma l'autrice. E i numeri confermano le sue parole: 50 per cento rispetto a 8 per cento per le donne che vogliono smettere di fumare, 66 per cento rispetto a 24 per cento per quelle che vogliono cominciare ad essere più attive fisicamente e 36 per cento rispetto a 15 per cento per quelle che vogliono perdere almeno il 5 per cento del loro perso iniziale. I numeri per gli uomini sono molto simili.

«Un problema condiviso è un problema dimezzato» dice Wardle fornendo una potenziale spiegazione dei risultati ottenuti e sottolineando l'importanza del supporto e dell'incoraggiamento del partner. «E anche di un po' di sana competizione» aggiunge. E per chi è single? «Al momento non sappiamo rispondere a questa domanda» conclude la ricercatrice «Ma un partner è probabilmente meglio perché sta con noi sempre e non solo in quell'oretta in palestra».



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