L'esperto risponde, chi sono i medici di Dica33: dott. Mauro Granata

19 dicembre 2020
#insieme

L'esperto risponde, chi sono i medici di Dica33: dott. Mauro Granata



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In questi mesi di pandemia il sito Dica33 è sempre stato vicino ai lettori e, oltre a distinguersi per gli articoli di alto spessore scientifico scritti da giornalisti del settore, ha fornito un servizio importante come "l'Esperto risponde" ai lettori che desideravano porre domande sui problemi di salute.

Sappiamo, infatti, che durante il lockdown gli ambulatori medici erano chiusi per motivi di sicurezza e per questo era molto difficile poter comunicare con gli specialisti.

Desideriamo perciò ringraziare i generosi medici italiani che in modo completamente gratuito hanno fornito centinaia di risposte alle numerose domande pervenute, presentandoli ai lettori per conoscerli meglio e sapere come hanno affrontato i mesi di pandemia.

Oggi incontriamo il dottor Mauro Granata.

Mauro Granata

Il dottor Mauro Granata lavora a Roma ed è uno specialista in reumatologia e medicina interna. Ha aiutato con le sue risposte su Dica33 oltre 130 persone fino a oggi e per conoscerlo meglio gli abbiamo fatto questa breve intervista:

Durante la pandemia gli ambulatori sono stati chiusi. È riuscito ugualmente a seguire i suoi pazienti?
Il periodo della pandemia ha rappresentato una vera sfida per quanto riguarda il follow-up dei pazienti con malattie croniche quali sono le varie patologie reumatiche. La difficoltà principale è stata quella di riuscire a garantire ai malati la continuità del rapporto medico paziente così fondamentale per il loro equilibrio psicofisico e clinico.

Come? Quali strumenti ha utilizzato?
Si è cercato di gestire le liste di appuntamenti attraverso contatti telefonici e nel caso di particolari necessità terapeutiche, quali per esempio quelle di eventuali rinnovi di piani terapeutici di farmaci particolari, attraverso l'invio di questi scannerizzati per posta elettronica.

In base alla sua esperienza durante la pandemia, quali consigli può condividere per migliorare il rapporto tra medico e paziente?
Penso che la pandemia abbia contribuito ancora una volta a stressare l'importanza del cosiddetto "patto terapeutico" tra medico paziente. Intendo cioè come oltre alla puntuale terapia sia necessario un ingaggio empatico da parte del medico per ottimizzare le risorse personali del paziente e la sua aderenza alla terapia proposta.



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