28 giugno 2022
Aggiornamenti e focus
Vaiolo delle scimmie, aumento nuovi casi in Ue
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Aumentano i casi di vaiolo delle scimmie in Ue. Dal 31 maggio all'8 giugno sono stati segnalati 385 nuovi casi in sedici Paesi europei, in aumento rispetto ai 202 confermati la settimana precedente. Lo riporta il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) nel suo bollettino settimanale. A registrare il numero di casi più alto negli ultimi otto giorni è stato il Portogallo (95), seguito da Germania (92), Spagna (78), Francia (49) e Paesi Bassi (28). In Italia i casi confermati sono 15. Dall'inizio dell'epidemia sono stati confermati 704 casi nell'Ue e 1.177 nel resto del mondo.
In Italia è stato accertato presso il centro di riferimento regionale, il Laboratorio di Epidemiologia molecolare e Sanità pubblica dell'azienda ospedaliero-universitaria consorziale Policlinico di Bari, il primo caso di vaiolo delle scimmie in Puglia. La diagnosi è stata effettuata su un giovane maschio della provincia di Bari, con sintomi e lesioni suggestive, mediante test molecolari su diversi campioni clinici dove è possibile trovare il virus (vescicole, sangue, tampone faringeo, siero).
"Stiamo monitorando la situazione attentamente. Siamo in effetti preoccupati sui numeri crescenti riportati di vaiolo delle scimmie e siamo in contatto stretto con gli stati membri nel comitato sulla sicurezza sanitaria e con i colleghi dell'Ecdc per monitorare la situazione per quanto riguarda l'approvvigionamento di vaccini" ha affermato un portavoce della Commissione interpellato nel briefing quotidiano sugli ultimi dati che indicano casi in crescita di vaiolo delle scimmie in Europa.
In Italia è stato accertato presso il centro di riferimento regionale, il Laboratorio di Epidemiologia molecolare e Sanità pubblica dell'azienda ospedaliero-universitaria consorziale Policlinico di Bari, il primo caso di vaiolo delle scimmie in Puglia. La diagnosi è stata effettuata su un giovane maschio della provincia di Bari, con sintomi e lesioni suggestive, mediante test molecolari su diversi campioni clinici dove è possibile trovare il virus (vescicole, sangue, tampone faringeo, siero).
"Stiamo monitorando la situazione attentamente. Siamo in effetti preoccupati sui numeri crescenti riportati di vaiolo delle scimmie e siamo in contatto stretto con gli stati membri nel comitato sulla sicurezza sanitaria e con i colleghi dell'Ecdc per monitorare la situazione per quanto riguarda l'approvvigionamento di vaccini" ha affermato un portavoce della Commissione interpellato nel briefing quotidiano sugli ultimi dati che indicano casi in crescita di vaiolo delle scimmie in Europa.
Rispetto all'approvvigionamento dei vaccini, "c'è un ampio consenso di principio con gli Stati membri su azioni coordinate per conto loro in tale contesto" e di attivare "le contromisure possibili il più presto possibile", ha spiegato. "Le esatte procedure vengono determinate dagli Stati membri - ha comunque aggiunto. È importante tenere a mente che il vaccino contro il vaiolo delle scimmie sarà limitato a casi molto specifici quanto a trasmissibilità e a rischio".
Fonte: Doctor33