Focus sul trattamento del dolore e della febbre nelle donne in gravidanza

15 dicembre 2022
Aggiornamenti e focus, Speciale Paracetamolo

Focus sul trattamento del dolore e della febbre nelle donne in gravidanza



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Durante la gravidanza l'uso di farmaci è molto comune per proteggere la salute del feto e per trattare condizioni acute o croniche della futura mamma. Il paracetamolo è il farmaco da banco e su prescrizione di prima scelta per il trattamento della febbre e del dolore in gravidanza. (1)

Il paracetamolo viene assunto in gravidanza da almeno 1 donna su 2 e, nonostante sia in grado di passare la barriera placentare, non sembrerebbe aumentare il rischio di complicanze (malformazioni congenite, aborti spontanei) e resta l'analgesico di scelta in tutte le fasi della gravidanza rispetto, ad esempio, ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). (1-3)

Secondo le indicazioni, il paracetamolo può essere usato durante la gravidanza; tuttavia, dovrebbe essere usato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e con la più bassa frequenza possibile. (3)

Recentemente, uno studio ha valutato gli effetti di paracetamolo nelle donne in gravidanza sottoposte a cure prenatali, in termini di aumento del rischio di parti pretermine (prima della 37esima settimana), di scarso peso alla nascita (inferiore a 2,5 kg) o di una scarsa crescita gestazionale (sotto il 10 percentile). (1)

Il 14% delle donne intervistate nello studio avevano fatto uso di paracetamolo ad un certo punto della gravidanza. (1)

Gli Autori non solo hanno riscontrato differenze nel numero di parti pretermine legate all'uso del farmaco in gravidanza (10,4% con paracetamolo e 10,7% senza paracetamolo), ma è stato anche evidenziato che il rischio di scarso peso alla nascita era inferiore nei bambini nati da donne che avevano assunto paracetamolo in gravidanza (0,9% rispetto al 5% dei bambini di donne che non hanno assunto il farmaco in gravidanza). (1)

È stato, inoltre, osservato un calo nella crescita gestazionale meno frequentemente nelle donne esposte a paracetamolo in gravidanza rispetto alle donne non esposte (4,8% e 7,3%, rispettivamente). (1)

Una autorevole rassegna di studi scientifici, recentemente pubblicata, ha dimostrato che una singola dose di paracetamolo (500 mg o 1000 mg) sia in grado di ridurre il dolore post-partum già dopo 4 ore da un parto naturale, senza dove ricorrere all'uso di altri farmaci antidolorifici. (3)

Il paracetamolo resta, dunque, il farmaco più sicuro come analgesico e antipiretico durante la gravidanza e può essere usato al bisogno, quando non è disponibile una soluzione non farmacologica più sicura per alleviare la febbre e il dolore durante la gravidanza. (2)



Bibliografia

  1. De Castro CT, et al. Association between paracetamol use during pregnancy and perinatal outcomes: Prospective NISAMI cohort. PLoS One-2022 Apr 18;17(4):e0267270.

  2. Scaglione F. Razionale farmacologico per l'uso clinico del paracetamolo. Clinical Practice n. 01 - 2022. https://clinicalpractice.it/storage/app/media/pdf/20220324_ClinicalPractice_articolo-paracetamolo-web.pdf

  3. Tachipirina. Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.

  4. Abalos E, Sguassero Y, Gyte GM. Paracetamol/acetaminophen (single administration) for perineal pain in the early postpartum period. Cochrane Database Syst Rev. 2021 Jan 8;1(1):CD008407.




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