Ora legale, come influisce sull'organismo?
il passaggio da ora legale a ora solare e viceversa, che impone una variazione dei ritmi, può influenzare la secrezione di ormoni, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca. Il passaggio all'ora legale influisce poi sul sonno e, di conseguenza, sulla concentrazione. In chi già ha difficoltà con il sonno, questo cambiamento di ritmo può rendere più difficoltoso rispettare i propri tempi di addormentamento e di risveglio; l'eventuale carenza di sonno o l'avere un sonno disturbato può influire sulla capacità di concentrazione.
Gli effetti, che sono più sentiti durante il periodo primaverile, dipendono dalle caratteristiche individuali. Per una persona "gufo", ossia abituata ad addormentarsi tardi e a non svegliarsi presto, per esempio, lo spostamento in avanti di un'ora comporterebbe un minor riposo, e il doversi svegliare in una fase di sonno ancora profondo.
Secondo ricerche condotte soprattutto nel nord Europa, il cambio d'ora sarebbe correlato alle patologie cardiache e quindi avrebbe un effetto, specie nelle persone più fragili o compromesse, alla salute del cuore. Uno studio svedese, per esempio, ha riscontrato -nella settimana successiva all'introduzione dell'ora solare- un'incidenza del 4% in più di attacchi cardiaci, in prevalenza nelle persone più anziane.
Ma quanto tempo impiega l'organismo ad adattarsi? La risposta è soggettiva, dipende dalle condizione di partenza del soggetto, dalle abitudini personali e lavorative; in generale è consigliabile assecondare al massimo il nuovo schema, per consentire al fisico di assorbire il cambiamento.
Stefania Cifani
Fonte: Istituto Auxologico