Compiti a casa… per i genitori

14 febbraio 2019
Aggiornamenti e focus

Compiti a casa… per i genitori



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Con l'inizio dell'anno scolastico molte genitori devono modificare drasticamente il tempo trascorso con i propri figli. Come genitori ci saremmo sicuramente trovati a doverli aiutare a fare i compiti.
I compiti a casa possono rappresentare in molti casi un vero e proprio tormento per i bambini - soprattutto per quelli con problemi di comportamento e apprendimento - che li trovano troppo complessi o li vedono come un ostacolo al gioco, e anche per i genitori che spesso non riescono ad aiutare i figli come vorrebbero.
Che si tratti delle elementari o della scuola media, i genitori si fanno in quattro per aiutare i ragazzi che studiano. Ricerche su google, bozze di temi, equazioni...
Con successive lamentele condivise con altri genitori nella stessa situazione. Ma è una scelta giusta? Sembrerebbe proprio di no. Gli esperti dicono che aiutare troppo i figli nuoce al loro sviluppo e non migliora la loro autostima.  Ma quello che pare un problema può trasformarsi in una opportunità.
I compiti a casa possono essere uno strumento educativo importante se si seguono alcune regole.

Aiutiamoli a fare i compiti


Per prima cosa è importante stabilire una routine e fissare un tempo massimo entro il quale finire i compiti. Quando arrivano a casa, è bene controllare assieme ai figli i compiti della giornata facendo chiarezza sulle richieste da portare a termine.

Ma ci sono anche altri aspetti che non devono essere sottovalutati: se il tempo impiegato per svolgere i compiti è troppo lungo oppure se il bambino fatica a comprendere le richieste o ha bisogno di troppo sostegno per lo svolgimento degli esercizi assegnati è opportuno parlare con gli insegnanti per stabilire se il piccolo ha bisogno di un maggior sostegno dalla scuola.

Infine, il tempo dedicato ai compiti potrebbe trasformarsi per i genitori in un'ottima occasione per insegnare ai propri figli utili strategie di apprendimento. Si può per esempio aiutare il bambino ad assegnare una priorità ai diversi compiti da svolgere oppure a suddividere un compito complesso in tanti obiettivi più piccoli e semplici da raggiungere. È fondamentale dare il giusto peso e riconoscimento non solo al risultato finale del lavoro, ma anche allo sforzo e all'impegno messi in campo per raggiungere il traguardo.
I bambini devono poi capire che tutti possiamo sbagliare e nessuno è perfetto.



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