Farmaci: precauzioni d’uso

08 febbraio 2010
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Farmaci: precauzioni d’uso



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L'assunzione di qualsiasi farmaco, sia esso da prescrizione o da banco, impone il rispetto di alcune avvertenze. Qualsiasi sostanza, infatti, sia essa naturale o sintetica, può comportare non soltanto sintomi indesiderati (nausea, mal di testa, tosse...), ma anche veri e propri rischi per la salute. Senza poi contare che un farmaco può essere di per sé controindicato in particolari situazioni, come la presenza di una determinata malattia (per esempio allergia nei confronti del principio attivo o di composti simili) o l'assunzione di altri farmaci. Un primo consiglio è quindi un'attenta lettura del foglietto illustrativo, al fine di conoscere le caratteristiche del preparato. Ecco una sintesi delle principali precauzioni.

Posologia
Per ogni sostanza è indicata la posologia ottimale. In certi casi la dose varia in funzione della necessità (alcuni antibiotici, per esempio, vanno impiegati in maniera diversa a seconda del tipo di infezione). In altri la frequenza giornaliera (una somministrazione unica piuttosto che due o più) è determinata dalla rapidità con cui il farmaco viene eliminato dall'organismo. È sempre controproducente modificare arbitrariamente la posologia: una dose troppo bassa rischia di essere inefficace, mentre una eccessiva, come capita spesso con antipiretici e antidolorifici, oltre a non garantire un'azione più marcata, comporta una maggiore probabilità di effetti indesiderati.

Età e malattie preesistenti
Alcuni farmaci sono indicati soltanto per l'adulto, altri richiedono invece posologie diverse a seconda dell'età, che può determinare modificazioni nella capacità di metabolizzarli ed eliminarli. A tale specifico riguardo meritano particolare attenzione gli individui con insufficienza epatica o renale.

Modalità di assunzione
A tutti è noto che alcuni farmaci vanno assunti a stomaco vuoto, altri a stomaco pieno, altri ancora in posizione eretta oppure, come nel caso di uno spray per l'asma o di un aerosol, compiendo una particolare sequenza di azioni atte a garantire l'effettiva inalazione del principio attivo. Tali precauzioni sono fondamentali per assicurare l'assorbimento del farmaco e/o per evitare effetti collaterali: gli antinfiammatori, per esempio, dovrebbero essere assunti dopo mangiato per evitare danni alla mucosa gastrica.

Interazioni
Le interazioni tra farmaci e tra farmaci e alimenti sono un altro aspetto importante. Il succo di pompelmo, per esempio, accelera la trasformazione (e quindi abbrevia la durata d'azione) di alcuni antipertensivi, mentre l'alcol può amplificare l'azione di composti attivi sul sistema nervoso. È bene che il medico sia sempre informato di altre eventuali cure in atto.

Effetti collaterali
È sempre bene conoscere qual è il possibile scotto da pagare per una terapia, nella consapevolezza che talvolta l'intervento su un sintomo può paradossalmente procurare qualche fastidio. Molti farmaci possono interferire sullo stato di vigilanza, e sono pertanto sconsigliati (quando non pericolosi) se assunti prima di mettersi alla guida o in caso di attività professionali che richiedono la massima attenzione. Allo stesso modo ci sono farmaci che possono determinare insonnia, aumento o calo dell'appetito, maggior rischio di emorragie o diarrea, per fare solo qualche esempio.

Gravidanza e allattamento
La maggior parte dei farmaci recano sul proprio foglietto illustrativo la controindicazione in queste circostanze. Senza alcun dubbio la gravidanza, e in particolare il primo trimestre, è il periodo più delicato e vulnerabile. Ancora una volta il razionale di impiego dei farmaci in queste due situazioni si basa sul rapporto rischio/beneficio.

Piercarlo Salari



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