Forze conservate con l'integrazione

01 ottobre 2004
Aggiornamenti e focus

Forze conservate con l'integrazione



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Il sistema muscolo-scheletrico per svolgere quotidianamente le richieste a cui è sottoposto, varia in continuazione in forza, struttura, metabolismo e forma. La locomozione è vista come un sovraccarico costante per mantenere ossa, articolazioni e muscoli in uno stato di forma "normale". Ma se si è costretti all'inattività? Il riposo forzato causato da infortuni o malattie, debilita notevolmente l'apparato muscolo-scheletrico portando a fenomeni d'atrofia muscolare. Si tratta di fenomeni molto comuni nell'invecchiamento, nei traumi ma anche nei voli spaziali. Un soggetto costretto all'allettamento, cioè, vede la sua massa muscolare variare, esattamente come succede per chi si allena. Quali contromisure adottare per questo fenomeno? Tra le molte ipotesi fatte l'ultima viene dall'Università del Texas, dove un gruppo di ricercatori ha cercato di monitorare gli effetti di supplementi nutrizionali per prevenire l'indebolimento muscolare determinato dal riposo forzato. I risultati sono stati sorprendenti.

In ospedale e in...astronave


La ricerca ha incluso 13 volontari sani di sesso maschile costretti a riposo forzato per 28 giorni. Sette di questi hanno ricevuto bevande contenenti amminoacidi essenziali e carboidrati per tre volte al giorno. I rimanenti sei hanno ricevuto un placebo privo di qualsiasi valore nutrizionale. Ebbene, mentre i volontari che hanno ricevuto l'integrazione hanno conservato la loro originale massa muscolare, quelli sottoposti a placebo hanno perso mediamente una libbra, corrispondente a circa mezzo chilo, di massa muscolare negli arti inferiori, così come è calata la forza muscolare. Un risultato sbalorditivo - sostengono i ricercatori - dal momento che i soggetti monitorati non hanno effettuato alcun esercizio fisico ma hanno ugualmente conservato la loro massa muscolare. Un vantaggio considerevole oltre che per gli anziani ricoverati in ospedale e destinati a un progressivo ridursi di forza, anche per soggetti come gli astronauti costretti a lunghi voli spaziali e quindi lungamente inattivi. Del resto è noto che a una certa età le forze sono già poche e i rischi, se il corpo si indebolisce, di essere sopraffatti da varie patologie aumentano, la possibilità così di mantenerle per via nutrizionale rappresenterebbe un importante contributo. Un integratore di questo genere, formato da 16,5 grammi di amminoacidi essenziali e 30 grammi di carboidrati, potrebbe così fare la differenza oltre a confermare il ruolo del surplus proteico per la crescita muscolare.

Marco Malagutti



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