Nel mal di pancia parla la psiche

21 aprile 2004
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Nel mal di pancia parla la psiche



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"Mamma, ho mal di pancia", potrebbe non essere solo una lamentela fine a se stessa di giovani e giovanissimi, c'è la possibilità che sia il segnale di un malessere psicologico sotteso che non va sottovalutato. Né da parte dei genitori né da parte del medico di famiglia.
A questa conclusione sono giunti gli autori di uno studio pediatrico su un piccolo campione di bambini e adolescenti che erano stati portati dal medico di medicina generale in quanto accusavano dolore addominale ricorrente.

L'ansia invisibile


I 42 ragazzi, di età compresa tra 8 e 15 anni, sono stati confrontati con un gruppo controllo di 38 coetanei che non avevano il disturbo e che si recavano dal medico per una semplice visita di routine. Ebbene dai consulti psichiatrici, eseguiti da operatori che non erano al corrente dello studio in corso, è emerso che il 79% dei ragazzi con il dolore addominale aveva disturbi da ansia e il 43% presentava sintomi depressivi. In generale, comunque, tra questi soggetti sono stati registrati livelli più elevati di sintomi ansiosi e depressivi, tendenza a fare capricci (nei più piccoli), disturbi funzionali, rispetto al gruppo controllo. E' stato anche notato che i disturbi psichiatrici, in particolare l'ansia, comparivano, con molta più probabilità, prima del dolore addominale ricorrente, con un anticipo di circa tre anni.

Rischi per il futuro


L'associazione è stata dimostrata già in altri studi, anche nella direzione opposta, e cioè che che i pazienti con dolore addominale ricorrente avevano più probabilità, rispetto a soggetti di controllo, di sviluppare negli anni a seguire sintomi e disturbi da ansia, ipocondria, paura eccessiva di potersi far male, difficoltà a socializzare. Vale a dire che il mal di pancia ricorrente diventava una sorta di fattore di rischio. Inoltre, risultava piuttosto comune che i bambini che presentavano il disturbo fisico non spiegabile, venissero da famiglie in cui c'erano casi di depressione o comunque con la tendenza a soffrire di malesseri vari. In questi ragazzi, poteva capitare che, anche se il disturbo fisico passava, da adulti avessero poi maggiori probabilità di sviluppare sintomi psichiatrici.
Non è raro, quindi, che in pediatria si manifestino sintomi fisici medicalmente inspiegabili, in questi casi si parla di somatizzazione. Esistono dei veri e proprio protocolli di gestione di questo tipo di paziente pediatrico che prevedono un approccio cognitivo comportamentale e riabilitativo. Gli autori dei vari lavori reperibili in letteratura scientifica, suggeriscono che è sempre opportuno valutare la vera origine del "mal di pancia" ricorrente, quanto meno per verificare se sia proprio quello il "male" da curare.

Simona Zazzetta



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