Respirazione artificiale e massaggio cardiaco

20 giugno 2008
Aggiornamenti e focus

Respirazione artificiale e massaggio cardiaco



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Se il cuore si ferma? Se il respiro si interrompe? Molto spesso, fortunatamente, si riesce a intervenire con successo grazie a due manovre relativamente semplici: il massaggio cardiaco e la respirazione o ventilazione artificiale (detta anche respirazione bocca a bocca). Eseguendo contemporaneamente questi due atti, si ottiene l'effetto di far arrivare ossigeno nei polmoni e far circolare il sangue così da ossigenare organi e tessuti.
Ecco come fare.

Innanzitutto, controllo!


Il modo migliore per stabilire se il cuore ha cessato di battere è appoggiare tre dita sulla gola, al lato del pomo d'Adamo, così da tastare l'arteria carotide, che è il vaso dove è più facile avvertire la pulsazione anche più debole (in gergo, il polso carotideo).
Per la respirazione, si dovrebbe porre uno specchietto o una superficie di vetro (bicchiere, bottiglietta eccetera) vicino alle narici del soggetto: se la superficie non si appanna, il respiro è assente.

Come si esegue la respirazione bocca a bocca


Si reclina all'indietro la testa della vittima, sostenendo con una mano il collo. Dopodiché si solleva il mento con una mano e si chiude il naso con l'altra, appoggiandola sulla fronte. Si inspira a fondo, e si appoggia la propria bocca aperta su quella della vittima. Si insuffla con forza. Se l'esecuzione è corretta, si avverte una resistenza inizia e poi l'espansione dei polmoni. Si allontana la testa da quella della vittima e si inspira di nuovo profondamente, evitando di inspirare l'aria espirata dalla vittima Se si interviene su un bambino, si deve poggiare la bocca in modo da coprire anche il naso.

Come si esegue il massaggio cardiaco

Per iniziare, si colpisce la parte sinistra del torace della vittima, circa a metà altezza, con un colpo secco del pugno chiuso; dopodiché si appoggiano le mani sovrapposte una all'altra sullo sterno e si preme verso il basso tenendo le braccia tese e facendo gravare sulla vittima tutto il proprio peso. Al termine di ciascuna compressione, sollevare di scatto le mani.

La procedura

Si comincia sempre con la respirazione artificiale. Se dopo due insufflazioni la vittima riprende a respirare da sola, si sospende la manovra.
Se dopo due insufflazioni non ci sono segni di ripresa, si avvia il massaggio cardiaco nel modo descritto sopra.
In questa procedura il ritmo è molto importante:
  • Se si opera da soli, si eseguono due insufflazioni bocca a bocca, seguite da 15 compressioni del torace; il ciclo ricomincia
  • Se si opera in due, chi pratica la respirazione bocca a bocca esegue un'insufflazione, si arresta e l'altyro operatore esegue cinque compressioni del torace; il ciclo ricomincia.
E' fondamentale, quando si è nella situazione di ricorrere alla resuscitazione cardio-polmonare, non perdersi d'animo e continuare almeno fino a quando non arriva l'ambulanza o non giunge sul posto un medico

Maurizio Imperiali



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