Calcetto a rischio?

05 maggio 2006
Aggiornamenti e focus

Calcetto a rischio?



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La notizia ha allarmato tutti gli appassionati di calcetto, e sono tanti, sparsi sul territorio: le sostanze contenute nei campi da calcio in erba sintetica sono cancerogene e, dunque, pericolose per la salute. A esprimersi così è la Commissione interministeriale (Salute-Ambiente) chiamata a pronunciarsi sui reali pericoli dei campi, dopo l'allarme lanciato dalla Lega nazionale dilettanti, che ha interessato il Ministero della salute. Il tutto risale a tre mesi fa, a partire da allora i Nas hanno effettuato prelievi a campione su 15 campi, di diverse ditte produttrici, distribuiti in varie regioni italiane. I campioni sono stati poi affidati ai 15 specialisti della commissione, di cui hanno fatto parte tecnici dell'Istituto Superiore di Sanità, del Ministero della salute e del Ministero dell'ambiente. Il verdetto? "A completamento delle analisi effettuate dall'Istituto Superiore di Sanità su un campione di campi da calcio in erba sintetica confermiamo quanto osservato nei primi rilievi. E cioè che in alcuni materiali utilizzati per l'intaso (lo strato di circa cinque centimetri di prodotto inerte che serve a conferire al campo le necessarie caratteristiche di elasticità, che nella maggior parte dei casi viene realizzato con pneumatici lavati e triturati ndr) dei campi in erba sintetica sono presenti quantità di idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) superiori a quelle considerate tollerabili dalla legge 417 del 1999". La "sentenza" è stata comunicata alle agenzie da Roberto Verna, ordinario di Patologia clinica e direttore del Centro di ricerca e sperimentazione clinica dell'università "La Sapienza" di Roma e presidente della commissione istituita da Francesco Storace lo scorso novembre. Ma alcuni aspetti restano da chiarire, primo tra tutti che cosa sono gli idrocarburi policiclici aromatici?

Ipa cioè?


Si tratta di una classe numerosa di composti organici, tutti caratterizzati strutturalmente dalla presenza di due o più anelli aromatici condensati tra loro. Il più semplice è il naftalene che, come inquinante, si trova disperso nell'aria in forma gassosa a temperatura ambiente. Ne esistono anche altri, più complessi, che possono presentarsi in forma sia gassosa sia solida. Nella forma più pura si presentano solidi e trasparenti, oppure bianchi o di un colore che va dal giallo chiaro al verde pallido. Si formano nel corso delle combustioni incomplete di prodotti organici come il carbone, il petrolio, il gas o i rifiuti; molti vengono utilizzati per condurre delle ricerche e alcuni vengono sintetizzati artificialmente. Lo studio di queste miscele è particolarmente complicato, ma è stato dimostrato che l'esposizione alle miscele Ipa comporta un aumento dell'insorgenza del cancro. E qui vengono i problemi per i calciatori. Una modalità di esposizione agli idrocarburi è l'inalazione e uno degli effetti dell'inalazione, dicono i test di laboratorio, è il cancro ai polmoni. Inoltre, quanto più è granulato il materiale tossico tanto più è facile che possa creare polveri che, a loro volta, possono essere inalate da chi calca il terreno. Il rischio, poi, aumenta ulteriormente in presenza di vento o di campi più vecchi. Allora niente più pallone e conseguente crisi per la maggior parte della popolazione maschile italiana? Senza essere così drastici, per il momento il gruppo di esperti ha elaborato un documento con precise richieste, che verrà inviato al ministro della Salute entrante. Per prima cosa viene chiesto al nuovo ministro di predisporre un'ordinanza per escludere, ove possibile, metalli pesanti, Ipa e composti volatili come i solventi, potenzialmente dannosi per la salute umana. Il suggerimento degli esperti è poi quello di estendere la valutazione a tutti i terreni ludici della penisola. In più, il documento indica la richiesta di un iter certificativo di tutti i materiali utilizzati nei campi in erba o altro materiale sintetico. Manca, infatti, sottolineano gli esperti, una procedura standard per la loro realizzazione. Infine l'ultima richiesta è quella di un osservatorio permanente per valutazione costante dei rischi dovuti al contatto con le sostanze nocive oltre i limiti sanciti dalla legge. I primi risultati sono stati accolti con interesse dagli organismi calcistici internazionali come Uefa e Fifa. Non è matematicamente accertato che il rischio potenziale si traduca in pericolo concreto, ma potendo evitare...

Marco Malagutti



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