Doxazosina Aurobindo Pharma Italia

20 aprile 2024

Doxazosina Aurobindo Pharma Italia


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Nota: Per informazioni su farmaci e confezioni ritirate dal commercio accedi al portale AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).


Cos'è Doxazosina Aurobindo Pharma Italia (doxazosin mesilato)


Doxazosina Aurobindo Pharma Italia è un farmaco a base di doxazosin mesilato, appartenente al gruppo terapeutico Alfabloccanti.

A cosa serve Doxazosina Aurobindo Pharma Italia e perchè si usa


Ipertensione essenziale. Il doxazosin è indicato nel trattamento dei sintomi clinici dell'iperplasia prostatica benigna (IPB).


Indicazioni: come usare Doxazosina Aurobindo Pharma Italia, posologia, dosi e modo d'uso


Le compresse devono essere somministrate una volta al giorno con una sufficiente quantità di acqua. La durata del trattamento deve essere stabilita dal medico.

Ipertensione:

La posologia abituale del doxazosin è compresa fra 1 e 8 mg al giorno. La dose massima raccomandata è di 16 mg/die. La dose iniziale è di 1 mg prima di andare a letto e questa dose deve essere somministrata per 1 – 2 settimane. Successivamente, la dose può essere aumentata fino a 2 mg una volta al giorno, per un ulteriore periodo di 1 – 2 settimane. Se necessario, la posologia giornaliera può essere ulteriormente aumentata in modo graduale, a intervalli regolari, fino a 4, 8 e 16 mg una volta al giorno, in base alla risposta del paziente.

Iperplasia prostatica benigna:

All'inizio del trattamento con Doxazosina AUROBINDO PHARMA ITALIA, si raccomanda di seguire il seguente schema posologico:

- dal giorno 1 al giorno 8: 1 x 1 compressa di Doxazosina AUROBINDO PHARMA ITALIA da 1 mg (1 mg di doxazosin) al giorno

- dal giorno 9 al giorno 14: 1 x 1 compressa di Doxazosina AUROBINDO PHARMA ITALIA da 2 mg (2 mg di doxazosin) al giorno

Questa dose può essere aumentata fino a 4 mg e, successivamente, ulteriormente aumentata fino alla dose massima raccomandata di 8 mg, a seconda dei parametri urodinamici e dei sintomi dell'IPB del paziente. L'intervallo di tempo raccomandato tra le modificazioni della dose è di 1 – 2 settimane.

La posologia giornaliera abituale raccomandata è di 2-4 mg al giorno. Doxazosina AUROBINDO PHARMA ITALIA viene somministrata una volta al giorno. Se il trattamento con il doxazosin viene interrotto per diversi giorni, deve essere ristabilita la dose corretta.

Una dose di 1 mg si ottiene dividendo una compressa da 2 mg in due metà.

Uso nei pazienti anziani e nei pazienti con insufficienza renale:

La farmacocinetica del doxazosin non si modifica nei pazienti con insufficienza renale. Inoltre, non ci sono evidenze che il doxazosin possa aggravare una pre-esistente insufficienza renale. Pertanto, in generale si raccomanda di utilizzare la posologia abituale. A causa della possibile ipersensibilità in alcuni di questi pazienti, potrebbe essere necessario porre particolare cautela all'inizio del trattamento. Il doxazosin non è dializzabile per il suo elevato legame alle proteine plasmatiche.

Uso nei pazienti con insufficienza epatica:

Nei pazienti con insufficienza epatica, la posologia deve essere aumentata con particolare cautela. Non ci sono dati clinici nei pazienti con grave insufficienza epatica (vedi sezione 4.4 “Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso“).

Uso nei bambini:

L'uso del doxazosin nei bambini con età inferiore ai 12 anni non è raccomandato per la mancanza di dati sull'efficacia.


Controindicazioni: quando non dev'essere usato Doxazosina Aurobindo Pharma Italia


Doxazosina AUROBINDO PHARMA ITALIA è controindicata nei pazienti con nota ipersensibilità al doxazosin, agli altri derivati chinazolinici (per es. prazosina e terazosina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti. I pazienti con iperplasia prostatica benigna (IPB) e ipotensione o ipotensione ortostatica nell'anamnesi non devono usare il doxazosin.

I pazienti con iperplasia prostatica benigna e simultanea congestione delle vie urinarie superiori, infezione cronica delle vie urinarie o calcoli alla vescica non devono essere trattati con doxazosin. In base ad una pratica medica prudente, questo gruppo di medicinali non deve essere usato in pazienti con incontinenza da sovrariempimento, anuria o progressiva insufficienza renale.


Doxazosina Aurobindo Pharma Italia può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Uso durante la gravidanza: Non sono stati osservati effetti teratogeni negli esperimenti sugli animali. La sicurezza d'impiego del doxazosin durante la gravidanza non è stata stabilita, poichè non sono stati eseguiti studi adeguati o ben controllati nella donna in gravidanza. Pertanto, questo medicinale deve essere utilizzato solo se, a giudizio del medico, i potenziali benefici superano i possibili rischi.

Uso durante l'allattamento: In studi nell'animale è stato confermato che il doxazosin si accumula nel latte materno. Pertanto, il doxazosin non deve essere utilizzato durante l'allattamento.


Quali sono gli effetti indesiderati di Doxazosina Aurobindo Pharma Italia


Gli effetti indesiderati derivano specialmente dalle proprietà farmacologiche del medicinale. Per la maggior parte gli effetti indesiderati sembrano essere di tipo transitorio o sono stati tollerati durante il trattamento prolungato.

Patologie del sistema emolinfopoietico

rari (< 0,1%): leucopenia e trombocitopenia

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

non comuni (< 1%): ipopotassiemia, gotta, sete

rari (< 0,1%): ipoglicemia

Disturbi psichiatrici

comuni (> 1%): eiaculazione ritardata, apatia, malessere

non comuni (< 1%): sogni ansiosi, amnesia, labilità emotiva

Patologie del sistema nervoso

comuni (> 1%): crampi muscolari

non comuni (< 1%): tremito, rigidità muscolare

rari (< 0,1%): depressione, agitazione, parestesie

Patologie dell'occhio

comuni (> 1%): disturbi dell'accomodazione

non comuni (< 1%): lacrimazione anormale, fotofobia

rari (< 0,1%): visione annebbiata, congiuntivite

Patologie dell'orecchio e del labirinto

non comuni (< 1%): tinnito

Patologie cardiache

comuni (> 1%): edemi, palpitazioni cardiache

non comuni (< 1%): tachicardia, aritmia, infarto del miocardio, angina pectoris

Patologie vascolari

comuni (> 1%): vertigine, capogiro

non comuni (< 1%): ipotensione ortostatica, ischemia periferica

rari (< 0,1%): disturbi cerebrovascolari 

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

comuni (> 1%): dispnea, naso chiuso

non comuni (< 1%):  sanguinamento del naso, tosse, dolore alla gola, broncospasmo

rari (< 0,1%):  edema della laringe

Patologie gastrointestinali

comuni (> 1%): stipsi, dispepsia

non comuni (< 1%): anoressia, appetito aumentato

rari (< 0,1%): dolore di stomaco, diarrea, vomito

Patologie epatobiliari

rari (< 0,1%): ittero, aumento degli enzimi epatici, epatite

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

non comuni (< 1%): alopecia

rari (< 0,1%):  eruzione cutanea, porpora, prurito, sudorazione

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

non comuni (< 1%): dolore muscolare, gonfiore/dolore alle articolazioni, debolezza dei muscoli

Patologie renali ed urinarie

comuni (> 1%): frequente bisogno di urinare, aumentata produzione di urina

non comuni (< 1%): incontinenza, disturbi durante la minzione, disuria

Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella

rari (< 0,1%): impotenza, priapismo

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

comuni (> 1%): affaticamento, nausea, debolezza, cefalea, dolore toracico, sonnolenza

non comuni (< 1%): edema generalizzato/al volto, sincope, rossore al volto, brividi, febbre, pallore, alterazione del gusto

rari (< 0,1%): diminuita temperatura corporea nell'anziano, alterazione del senso del gusto

In alcuni casi

Aumentati livelli ematici di azoto e di creatinina, diminuzione degli eritrociti. All'inizio del trattamento possono comparire, specialmente ad alte dosi, ipotensione ortostatica e, in rari casi, sincope. Questo può accadere anche se il trattamento viene ripreso dopo una breve interruzione.


Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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