Doxazosina Aurobindo Pharma Italia
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Cos'è Doxazosina Aurobindo Pharma Italia (doxazosin mesilato)
Doxazosina Aurobindo Pharma Italia è un farmaco a base di doxazosin mesilato, appartenente al gruppo terapeutico Alfabloccanti.
A cosa serve Doxazosina Aurobindo Pharma Italia e perchè si usa
Ipertensione essenziale. Il doxazosin è indicato nel trattamento dei sintomi clinici dell'iperplasia prostatica benigna (IPB).
Indicazioni: come usare Doxazosina Aurobindo Pharma Italia, posologia, dosi e modo d'uso
Le compresse devono essere somministrate una volta al giorno con una sufficiente quantità di acqua. La durata del trattamento deve essere stabilita dal medico.
Ipertensione:
La posologia abituale del doxazosin è compresa fra 1 e 8 mg al giorno. La dose massima raccomandata è di 16 mg/die. La dose iniziale è di 1 mg prima di andare a letto e questa dose deve essere somministrata per 1 – 2 settimane. Successivamente, la dose può essere aumentata fino a 2 mg una volta al giorno, per un ulteriore periodo di 1 – 2 settimane. Se necessario, la posologia giornaliera può essere ulteriormente aumentata in modo graduale, a intervalli regolari, fino a 4, 8 e 16 mg una volta al giorno, in base alla risposta del paziente.
Iperplasia prostatica benigna:
All'inizio del trattamento con Doxazosina AUROBINDO PHARMA ITALIA, si raccomanda di seguire il seguente schema posologico:
- dal giorno 1 al giorno 8: 1 x 1 compressa di Doxazosina AUROBINDO PHARMA ITALIA da 1 mg (1 mg di doxazosin) al giorno
- dal giorno 9 al giorno 14: 1 x 1 compressa di Doxazosina AUROBINDO PHARMA ITALIA da 2 mg (2 mg di doxazosin) al giorno
Questa dose può essere aumentata fino a 4 mg e, successivamente, ulteriormente aumentata fino alla dose massima raccomandata di 8 mg, a seconda dei parametri urodinamici e dei sintomi dell'IPB del paziente. L'intervallo di tempo raccomandato tra le modificazioni della dose è di 1 – 2 settimane.
La posologia giornaliera abituale raccomandata è di 2-4 mg al giorno. Doxazosina AUROBINDO PHARMA ITALIA viene somministrata una volta al giorno. Se il trattamento con il doxazosin viene interrotto per diversi giorni, deve essere ristabilita la dose corretta.
Una dose di 1 mg si ottiene dividendo una compressa da 2 mg in due metà.
Uso nei pazienti anziani e nei pazienti con insufficienza renale:
La farmacocinetica del doxazosin non si modifica nei pazienti con insufficienza renale. Inoltre, non ci sono evidenze che il doxazosin possa aggravare una pre-esistente insufficienza renale. Pertanto, in generale si raccomanda di utilizzare la posologia abituale. A causa della possibile ipersensibilità in alcuni di questi pazienti, potrebbe essere necessario porre particolare cautela all'inizio del trattamento. Il doxazosin non è dializzabile per il suo elevato legame alle proteine plasmatiche.
Uso nei pazienti con insufficienza epatica:
Nei pazienti con insufficienza epatica, la posologia deve essere aumentata con particolare cautela. Non ci sono dati clinici nei pazienti con grave insufficienza epatica (vedi sezione 4.4 “Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso“).
Uso nei bambini:
L'uso del doxazosin nei bambini con età inferiore ai 12 anni non è raccomandato per la mancanza di dati sull'efficacia.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Doxazosina Aurobindo Pharma Italia
Doxazosina AUROBINDO PHARMA ITALIA è controindicata nei pazienti con nota ipersensibilità al doxazosin, agli altri derivati chinazolinici (per es. prazosina e terazosina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti. I pazienti con iperplasia prostatica benigna (IPB) e ipotensione o ipotensione ortostatica nell'anamnesi non devono usare il doxazosin.
I pazienti con iperplasia prostatica benigna e simultanea congestione delle vie urinarie superiori, infezione cronica delle vie urinarie o calcoli alla vescica non devono essere trattati con doxazosin. In base ad una pratica medica prudente, questo gruppo di medicinali non deve essere usato in pazienti con incontinenza da sovrariempimento, anuria o progressiva insufficienza renale.
Doxazosina Aurobindo Pharma Italia può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Uso durante la gravidanza: Non sono stati osservati effetti teratogeni negli esperimenti sugli animali. La sicurezza d'impiego del doxazosin durante la gravidanza non è stata stabilita, poichè non sono stati eseguiti studi adeguati o ben controllati nella donna in gravidanza. Pertanto, questo medicinale deve essere utilizzato solo se, a giudizio del medico, i potenziali benefici superano i possibili rischi.
Uso durante l'allattamento: In studi nell'animale è stato confermato che il doxazosin si accumula nel latte materno. Pertanto, il doxazosin non deve essere utilizzato durante l'allattamento.
Quali sono gli effetti indesiderati di Doxazosina Aurobindo Pharma Italia
Gli effetti indesiderati derivano specialmente dalle proprietà farmacologiche del medicinale. Per la maggior parte gli effetti indesiderati sembrano essere di tipo transitorio o sono stati tollerati durante il trattamento prolungato.
Patologie del sistema emolinfopoietico
rari (< 0,1%): leucopenia e trombocitopenia
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
non comuni (< 1%): ipopotassiemia, gotta, sete
rari (< 0,1%): ipoglicemia
Disturbi psichiatrici
comuni (> 1%): eiaculazione ritardata, apatia, malessere
non comuni (< 1%): sogni ansiosi, amnesia, labilità emotiva
Patologie del sistema nervoso
comuni (> 1%): crampi muscolari
non comuni (< 1%): tremito, rigidità muscolare
rari (< 0,1%): depressione, agitazione, parestesie
Patologie dell'occhio
comuni (> 1%): disturbi dell'accomodazione
non comuni (< 1%): lacrimazione anormale, fotofobia
rari (< 0,1%): visione annebbiata, congiuntivite
Patologie dell'orecchio e del labirinto
non comuni (< 1%): tinnito
Patologie cardiache
comuni (> 1%): edemi, palpitazioni cardiache
non comuni (< 1%): tachicardia, aritmia, infarto del miocardio, angina pectoris
Patologie vascolari
comuni (> 1%): vertigine, capogiro
non comuni (< 1%): ipotensione ortostatica, ischemia periferica
rari (< 0,1%): disturbi cerebrovascolari
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
comuni (> 1%): dispnea, naso chiuso
non comuni (< 1%): sanguinamento del naso, tosse, dolore alla gola, broncospasmo
rari (< 0,1%): edema della laringe
Patologie gastrointestinali
comuni (> 1%): stipsi, dispepsia
non comuni (< 1%): anoressia, appetito aumentato
rari (< 0,1%): dolore di stomaco, diarrea, vomito
Patologie epatobiliari
rari (< 0,1%): ittero, aumento degli enzimi epatici, epatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
non comuni (< 1%): alopecia
rari (< 0,1%): eruzione cutanea, porpora, prurito, sudorazione
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
non comuni (< 1%): dolore muscolare, gonfiore/dolore alle articolazioni, debolezza dei muscoli
Patologie renali ed urinarie
comuni (> 1%): frequente bisogno di urinare, aumentata produzione di urina
non comuni (< 1%): incontinenza, disturbi durante la minzione, disuria
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
rari (< 0,1%): impotenza, priapismo
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
comuni (> 1%): affaticamento, nausea, debolezza, cefalea, dolore toracico, sonnolenza
non comuni (< 1%): edema generalizzato/al volto, sincope, rossore al volto, brividi, febbre, pallore, alterazione del gusto
rari (< 0,1%): diminuita temperatura corporea nell'anziano, alterazione del senso del gusto
In alcuni casi
Aumentati livelli ematici di azoto e di creatinina, diminuzione degli eritrociti. All'inizio del trattamento possono comparire, specialmente ad alte dosi, ipotensione ortostatica e, in rari casi, sincope. Questo può accadere anche se il trattamento viene ripreso dopo una breve interruzione.
Patologie correlate:
- Ipertensione
L'ipertensione è uno dei più comuni fattori di rischio cardiovascolare, eppure il 17% degli intervistati in una recente indagine lo ignora. Meglio non sottovalutarla e tenere sotto controllo la propria pressione arteriosa - Ipertrofia prostatica
Patologia dovuta all'ingrandimento benigno della ghiandola prostatica. Ingrossandosi, la prostata comprime l'uretra e rende difficoltoso il flusso di urina all'esterno (ostruzione urinaria).
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico