Etanicozid B6

19 aprile 2024

Etanicozid B6


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Cos'è Etanicozid B6 (isoniazide + etambutolo + piridossina)


Etanicozid B6 è un farmaco a base di isoniazide + etambutolo + piridossina, appartenente al gruppo terapeutico Antitubercolari.

A cosa serve Etanicozid B6 e perchè si usa


Terapia della malattia tubercolare in tutte le localizzazioni, anche se sostenuta da micobatteri resistenti ad altri chemioantibiotici.

L'uso di Etanicozid B6 può essere indicato anche in associazione ad altri antimicobatterici.


Indicazioni: come usare Etanicozid B6, posologia, dosi e modo d'uso


La dose media giornaliera è di 3-4 compresse, calcolata sulla base di 25 mg/kg di peso corporeo al giorno di etambutolo e di 10 mg/kg al giorno di isoniazide (pari a 1200-1600 mg di etambutolo e a 375-500 mg di isoniazide), distribuite in 3-4 somministrazioni giornaliere, preferibilmente dopo i pasti (prima colazione, pranzo, cena).


Controindicazioni: quando non dev'essere usato Etanicozid B6


Etanicozid B6 è controindicato nei pazienti con riconosciuta ipersensibilità all'etambutolo e/o all'isoniazide e nei pazienti con manifesta neurite ottica a meno che il giudizio clinico non ne consigli egualmente l'uso.

Per la presenza di isoniazide il prodotto è controindicato in pazienti con affezioni epatiche acute di qualsiasi origine e nei pazienti con anamnesi di ipersensibilità verso farmaci epatotossici.


Etanicozid B6 può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Nelle donne in stato di gravidanza, durante l'allattamento e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato solo nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.


Quali sono gli effetti indesiderati di Etanicozid B6


Etambutolo: sebbene in studi controllati la frequenza e l'entità delle diminuzioni dell'acutezza visiva in pazienti in corso di trattamento con etambutolo non siano state maggiori di quelle di pazienti sottoposti a regimi non comprendenti etambutolo, tale farmaco può talvolta produrre diminuzioni dell'acutezza visiva da considerare dovute a neurite ottica e da porre in relazione alla dose ed alla durata del trattamento.

Queste diminuzioni sono manifestamente reversibili qualora il farmaco venga tempestivamente sospeso.

Il ripristino dell'acutezza visiva si ha generalmente in un periodo variabile da una settimana a qualche mese dopo la sospensione del farmaco; in seguito i pazienti possono riprendere il trattamento senza che si manifesti necessariamente un calo dell'acutezza visiva.

Sebbene con Etanicozid B6 non siano finora stati segnalati effetti collaterali particolari, tuttavia per l'etambutolo la letteratura riporta: reazioni di tipo anafilattico, dermatiti, pruriti e dolori articolari; anoressia, nausea, vomito, disturbi gastro-intestinali, dolori addominali; febbre, cefalea, vertigini; confusione mentale, disorientamento e possibili allucinazioni.

Ancor più raramente sono stati riportati anche casi di intorpidimento e formicolio alle estremità.

Inoltre sono stati riferiti casi di iperuricemia e transitorie alterazioni della funzionalità epatica.

Isoniazide: I seguenti effetti collaterali sono stati riscontrati usualmente solo ai dosaggi più elevati ed in soggetti “inattivatori lenti“.

A livello del sistema nervoso: neuropatie periferiche possono verificarsi più spesso in soggetti denutriti e sono di norma precedute da parestesie alle estremità; la letteratura riporta anche casi di convulsioni, encefalopatie e psicosi di origine tossica e neurite ottica.

Nel caso di Etanicozid B6 questi effetti collaterali sono da ritenersi però quasi inesistenti in quanto nel preparato, proprio per prevenire la loro comparsa, è stato aggiunto un adeguato dosaggio di piridossina.

A livello dell'apparato digerente: nausea, vomito, disturbi epigastrici, elevazione del tasso ematico delle transaminasi, bilirubinuria ed epatite con o senza ittero.

A livello del sangue: agranulocitosi, anemia emolitica o aplastica, trombocitopenia ed eosinofilia.

A livello del sistema endocrino e del metabolismo: deficit di nicotinamide, iperglicemia, acidosi e ginecomastia. Inoltre: sindrome reumatica, eritematodes, febbre, eruzioni cutanee, linfoadenopatie e vasculopatie.


Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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