Aspaveli 1080 mg soluzione per infusione sottocutanea 1 flaconcino da 20 ml (54 mg/ml)

28 marzo 2024
Farmaci - Aspaveli

Aspaveli 1080 mg soluzione per infusione sottocutanea 1 flaconcino da 20 ml (54 mg/ml)


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Aspaveli 1080 mg soluzione per infusione sottocutanea 1 flaconcino da 20 ml (54 mg/ml) è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - ematologo (classe H), a base di pegcetacoplan, appartenente al gruppo terapeutico Immunosoppressori. E' commercializzato in Italia da Swedish Orphan Biovitrum S.r.l.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Swedish Orphan Biovitrum AB

CONCESSIONARIO:

Swedish Orphan Biovitrum S.r.l.

MARCHIO

Aspaveli

CONFEZIONE

1080 mg soluzione per infusione sottocutanea 1 flaconcino da 20 ml (54 mg/ml)

FORMA FARMACEUTICA
soluzione

PRINCIPIO ATTIVO
pegcetacoplan

GRUPPO TERAPEUTICO
Immunosoppressori

CLASSE
H

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - ematologo

PREZZO
4626,00 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Aspaveli disponibili in commercio:


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Aspaveli? Perchè si usa?


ASPAVELI è indicato nel trattamento di pazienti adulti con emoglobinuria parossistica notturna (EPN) che rimangono anemici dopo trattamento con un inibitore di C5 per almeno 3 mesi.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Aspaveli?


Ipersensibilità a pegcetacoplan o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

La terapia con pegcetacoplan non deve essere iniziata in pazienti
  • con un'infezione non risolta da batteri capsulati tra cui Neisseria meningitidis, Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influenzae (vedere paragrafo 4.4)
  • che non siano attualmente vaccinati contro Neisseria meningitidis, Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influenzae, a meno che non ricevano un trattamento profilattico con antibiotici appropriati fino a 2 settimane dopo la vaccinazione (vedere paragrafo 4.4).


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Aspaveli?


Infezioni gravi causate da batteri capsulati

L'uso di pegcetacoplan può predisporre le persone allo sviluppo di infezioni gravi da batteri capsulati tra cui Neisseria meningitidis, Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influenzae. Per ridurre il rischio di infezione, tutti i pazienti devono essere vaccinati contro tali batteri secondo le linee guida applicabili a livello locale almeno 2 settimane prima di ricevere ASPAVELI, a meno che il rischio di ritardare la terapia non sia maggiore del rischio di sviluppare un'infezione.

Pazienti con una storia vaccinale documentata

Prima di sottoporli a trattamento con ASPAVELI, ci si deve assicurare che i pazienti con una storia vaccinale documentata siano stati vaccinati contro i batteri capsulati, tra cui Streptococcus pneumoniae, Neisseria meningitidis di tipo A, C, W, Y e B e Haemophilus influenzae di tipo B nei 2 anni precedenti l'inizio della terapia con ASPAVELI.

Pazienti senza una storia vaccinale documentata

Per i pazienti che non hanno una storia vaccinale documentata, i vaccini richiesti devono essere somministrati almeno 2 settimane prima di infondere la prima dose di ASPAVELI. Se è indicata una terapia immediata, i vaccini richiesti devono essere somministrati il prima possibile e il paziente deve essere sottoposto a trattamento con antibiotici appropriati fino a 2 settimane dopo la vaccinazione.

Monitoraggio dei pazienti per le infezioni gravi

La vaccinazione può non essere sufficiente a prevenire un'infezione grave. Si devono tenere in considerazione le indicazioni ufficiali sull'uso appropriato di agenti antibatterici. Tutti i pazienti devono essere monitorati per i segni precoci di infezioni da batteri capsulati tra cui Neisseria meningitidis, Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influenzae, valutati immediatamente se si sospetta un'infezione e trattati con antibiotici appropriati, se necessario. I pazienti vanno informati dei relativi segni e sintomi nonché delle misure da intraprendere per richiedere immediatamente assistenza medica. I medici devono discutere con i pazienti dei benefici e dei rischi della terapia con ASPAVELI.

Ipersensibilità

Sono state riportate reazioni di ipersensibilità. Se si verifica una reazione severa di ipersensibilità (inclusa anafilassi), l'infusione con ASPAVELI deve essere interrotta immediatamente e deve essere istituito un trattamento appropriato.

Reazioni in sede di iniezione

Reazioni in sede di iniezione sono state riferite con l'uso di ASPAVELI per via sottocutanea (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere istruiti adeguatamente sulla corretta tecnica di iniezione.

Monitoraggio dei test di laboratorio per l'EPN

I pazienti affetti da EPN in trattamento con ASPAVELI devono essere monitorati regolarmente per segni e sintomi di emolisi, inclusa la misurazione dei livelli di LDH, e possono richiedere un aggiustamento della dose entro la posologia raccomandata (vedere paragrafo 4.2).

Effetti sui test di laboratorio

Vi possono essere interferenze tra i reagenti a base di silice utilizzati negli esami della coagulazione e pegcetacoplan con conseguente tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT) artificiosamente prolungato; di conseguenza, deve essere evitato l'utilizzo di reagenti a base di silice negli esami della coagulazione.

Interruzione del trattamento per l'EPN

Se i pazienti con EPN interrompono il trattamento con ASPAVELI, devono essere attentamente monitorati per rilevare eventuali segni e sintomi di emolisi intravascolare grave, identificata da livelli di LDH elevati accompagnati da un'improvvisa riduzione delle dimensioni del clone EPN o dell'emoglobina, oppure dalla ricomparsa di sintomi quali stanchezza, emoglobinuria, dolore addominale, dispnea, eventi avversi vascolari maggiori (inclusa trombosi), disfagia o disfunzione erettile. Se è necessario interrompere il trattamento con questo medicinale, deve essere considerata una terapia alternativa. Se si dovesse riscontrare grave emolisi dopo l'interruzione della terapia, prendere in considerazione l'adozione delle seguenti procedure o l'avvio dei seguenti trattamenti: trasfusione di sangue (concentrati eritrocitari), exsanguinotrasfusione, anticoagulazione e corticosteroidi. I pazienti devono essere attentamente monitorati per almeno 8 settimane dopo l'assunzione dell'ultima dose, un periodo corrispondente a oltre 5 emivite del medicinale, onde consentirne la completa eliminazione (vedere paragrafo 5.2) al fine di scongiurare emolisi grave e altre reazioni. Deve essere altresì presa in considerazione la sospensione lenta.

Contraccezione nelle donne potenzialmente fertili

Si raccomanda alle donne potenzialmente fertili di utilizzare metodi contraccettivi efficaci per evitare una gravidanza durante il trattamento con pegcetacoplan e per almeno 8 settimane dopo l'ultima dose di pegcetacoplan (vedere paragrafo 4.6).

Accumulo di polietilenglicole (PEG)

ASPAVELI è un medicinale PEGilato. I potenziali effetti a lungo termine dell'accumulo di PEG a livello del rene, del plesso corioideo del cervello e di altri organi non sono noti (vedere paragrafo 5.3). Si raccomanda di eseguire regolarmente test di laboratorio per la valutazione della funzione renale.

Materiale formativo

Tutti i medici che intendono prescrivere ASPAVELI devono assicurarsi di aver ricevuto il materiale informativo destinato ai medici e di aver acquisito familiarità con lo stesso. I medici devono illustrare ai pazienti, e discuterne con loro, i benefici e i rischi della terapia con ASPAVELI e fornire loro il pacchetto informativo destinato ai pazienti e la scheda per il paziente. I pazienti devono essere istruiti a richiedere prontamente assistenza medica se durante la terapia con ASPAVELI dovessero sviluppare qualsiasi segno o sintomo di infezione grave o ipersensibilità, in particolar modo se indicativi di infezione da batteri capsulati.

Eccipienti con effetti noti

Contenuto di sorbitolo

ASPAVELI 1080 mg contiene 820 mg di sorbitolo per ogni flaconcino.

Questo medicinale non deve essere somministrato ai/non deve essere assunto dai pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio.

Contenuto di sodio

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente “senza sodio“.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Aspaveli?


Non sono stati effettuati studi d'interazione. Sulla base dei dati in vitro, pegcetacoplan presenta un basso potenziale di interazioni farmacologiche.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Aspaveli? Dosi e modo d'uso


La terapia deve essere iniziata sotto la supervisione di un operatore sanitario esperto nella gestione dei pazienti con disturbi ematologici. Per i pazienti che hanno ben tollerato l'infusione in centri di trattamento specializzati devono essere prese in considerazione l'auto-somministrazione e l'infusione domiciliare. La decisione in merito alla possibilità di auto-somministrazione e di infusione domiciliare deve essere adottata previa valutazione e raccomandazione del medico curante.

Posologia

Pegcetacoplan può essere somministrato da un operatore sanitario o dal paziente o dal prestatore di assistenza previo adeguato addestramento.

Pegcetacoplan è somministrato due volte alla settimana mediante infusione sottocutanea di 1080 mg utilizzando una pompa per infusione a siringa disponibile in commercio in grado di dispensare dosi fino a 20 mL. La dose deve essere somministrata due volte alla settimana nei Giorni 1 e 4 di ogni settimana di trattamento.

L'EPN è una malattia cronica e si raccomanda di continuare il trattamento con ASPAVELI per tutta la vita del paziente, a meno che l'interruzione di questo medicinale non sia clinicamente indicata (vedere paragrafo 4.4).

Pazienti che passano da un inibitore di C5 ad ASPAVELI

Per le prime 4 settimane, pegcetacoplan viene somministrato due volte alla settimana per via sottocutanea con una dose di 1080 mg in aggiunta all'attuale dose di inibitore di C5 ricevuta dal paziente, in modo da ridurre al minimo il rischio di emolisi associato alla brusca interruzione del trattamento. Dopo 4 settimane, il paziente deve interrompere il trattamento con l'inibitore di C5 prima di continuare in monoterapia con ASPAVELI.

Aggiustamento della dose di ASPAVELI

Il regime posologico può essere modificato a 1080 mg ogni tre giorni (es., Giorno 1, Giorno 4, Giorno 7, Giorno 10, Giorno 13, e così via) nei soggetti con livelli di lattato deidrogenasi (LDH) maggiori di 2 volte il limite superiore della norma. In caso di aumento della dose, i livelli di LDH devono essere monitorati due volte alla settimana per almeno 4 settimane (vedere paragrafo 4.4).

Dose dimenticata di ASPAVELI

Qualora venga dimenticata una dose di pegcetacoplan, l'infusione deve essere eseguita non appena la dimenticanza viene notata per poi riprendere il normale regime di somministrazione.

Popolazioni speciali

Anziani (>65 anni)

Sebbene negli studi clinici condotti non siano state osservate differenze evidenti legate all'età, il numero di pazienti di età pari o superiore a 65 anni non è sufficiente per stabilire se essi rispondono in modo diverso al trattamento rispetto ai pazienti più giovani. Non esistono prove che indichino la necessità di prendere precauzioni particolari durante il trattamento della popolazione anziana.

Compromissione renale

Una compromissione renale severa (clearance della creatinina <30 mL/min) non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di pegcetacoplan; pertanto, non è necessario un aggiustamento della dose di pegcetacoplan nei pazienti con compromissione renale. Non sono disponibili dati sull'uso di pegcetacoplan in pazienti con nefropatia allo stadio terminale (ESRD) che necessitano di emodialisi (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione epatica

La sicurezza e l'efficacia di pegcetacoplan non sono state studiate in pazienti con compromissione epatica; tuttavia, non si raccomanda un aggiustamento della dose, poiché non si prevede che la compromissione epatica influisca sulla clearance di pegcetacoplan.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l'efficacia di ASPAVELI nei bambini affetti da EPN di età compresa tra 0 e <18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Questo medicinale non deve essere usato nei bambini di età inferiore a 12 anni, poiché non sono disponibili dati preclinici sulla sua sicurezza per questa fascia di età.

Modo di somministrazione

ASPAVELI deve essere somministrato unicamente per via sottocutanea utilizzando una pompa per infusione a siringa disponibile in commercio. Questo medicinale può essere somministrato autonomamente dal paziente. Prima di iniziare l'auto-somministrazione, il paziente dovrà essere istruito da un operatore sanitario qualificato in merito alle tecniche di infusione, all'uso di una pompa per infusione a siringa, alla compilazione di un diario di trattamento, al riconoscimento di possibili reazioni avverse e alle misure da adottare qualora queste ultime si manifestino.

ASPAVELI deve essere infuso nell'addome, nella coscia o nelle braccia. Le sedi di infusione devono essere almeno a 7,5 cm di distanza l'una dall'altra. Alternare le sedi di infusione tra una somministrazione e l'altra. Evitare l'infusione nei punti in cui la pelle è sensibile, presenta lividi, appare arrossata o risulta indurita. Evitare l'infusione nelle aree cutanee con tatuaggi, cicatrici o smagliature. La durata tipica dell'infusione è di circa 30 minuti (se si utilizzano due sedi) o di circa 60 minuti (se si utilizza una sola sede). L'infusione deve essere iniziata subito dopo aver aspirato il medicinale nella siringa. La somministrazione deve essere completata entro 2 ore dopo la preparazione della siringa. Per le istruzioni sulla preparazione e l'infusione del medicinale, vedere paragrafo 6.6.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Aspaveli?


Finora non sono stati riportati casi di sovradosaggio. In caso di sovradosaggio, si raccomanda di monitorare il paziente per eventuali segni o sintomi di reazioni avverse e di istituire un adeguato trattamento sintomatico.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Aspaveli durante la gravidanza e l'allattamento?


Donne potenzialmente fertili

Si raccomanda alle donne potenzialmente fertili di utilizzare metodi contraccettivi efficaci per evitare una gravidanza durante il trattamento con pegcetacoplan e per almeno 8 settimane dopo l'ultima dose di pegcetacoplan. Per le donne che pianificano una gravidanza, l'uso di ASPAVELI può essere considerato dopo una valutazione dei rischi e dei benefici (vedere Gravidanza).

Gravidanza

I dati relativi all'uso di pegcetacoplan in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

ASPAVELI non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.

Allattamento

Non è noto se pegcetacoplan sia escreto nel latte materno. Il potenziale di assorbimento e di danno nel lattante allattato al seno è sconosciuto. I dati sugli animali suggeriscono una bassa escrezione (meno dell'1%, non farmacologicamente significativa) di pegcetacoplan nel latte di scimmia (vedere paragrafo 5.3). È improbabile che un lattante allattato al seno sia soggetto a un'esposizione clinicamente rilevante.

Si raccomanda di interrompere l'allattamento al seno durante il trattamento con pegcetacoplan.

Fertilità

Non sono disponibili dati sugli animali o sull'uomo relativamente agli effetti di pegcetacoplan sulla fertilità. Negli studi di tossicità non sono state rilevate anomalie microscopiche degli organi riproduttivi maschili e femminili nelle scimmie (vedere paragrafo 5.3).


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Aspaveli sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


ASPAVELI non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.


PRINCIPIO ATTIVO


Ogni flaconcino da 20 mL contiene 1080 mg di pegcetacoplan.

Ogni mL contiene 54 mg di pegcetacoplan.

Eccipienti con effetti noti

Ogni mL contiene 41 mg di sorbitolo.

Ogni flaconcino contiene 820 mg di sorbitolo.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Sorbitolo (E 420)

Acido acetico glaciale

Sodio acetato triidrato

Sodio idrossido (per la regolazione del pH)

Acqua per preparazioni iniettabili


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 24 mesi

Conservare in frigorifero (2 °C – 8 °C).

Conservare nella scatola originale per proteggere il medicinale dalla luce.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Un flaconcino di vetro di tipo I con un tappo (clorobutile) e un sigillo (alluminio) dotato di capsula di chiusura flip-off (polipropilene) contenente 54 mg/mL di soluzione sterile.

Ogni confezione singola contiene 1 flaconcino.

La confezione multipla contiene 8 flaconcini (8 confezioni da 1).

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Data ultimo aggiornamento: 13/02/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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