Glitisol iniett. liof. 1 flac. 631 mg (500 TAF) + 2 fiale 5 ml solv.

28 marzo 2024
Farmaci - Glitisol

Glitisol iniett. liof. 1 flac. 631 mg (500 TAF) + 2 fiale 5 ml solv.


Tags:


Glitisol iniett. liof. 1 flac. 631 mg (500 TAF) + 2 fiale 5 ml solv. è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe C), a base di tiamfenicolo glicinato cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici cloramfenicolici. E' commercializzato in Italia da Zambon Italia S.r.l.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Zambon Italia S.r.l.

MARCHIO

Glitisol

CONFEZIONE

iniett. liof. 1 flac. 631 mg (500 TAF) + 2 fiale 5 ml solv.

FORMA FARMACEUTICA
Polvere

PRINCIPIO ATTIVO
tiamfenicolo glicinato cloridrato

GRUPPO TERAPEUTICO
Antibatterici cloramfenicolici

CLASSE
C

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
5,60 €


FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)


SCARICA IL PDF DEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (AIFA)


Foglietto illustrativo Glitisol »

N.B. Alcuni PDF potrebbero non essere disponibili


INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Glitisol? Perchè si usa?


Tifo, paratifi, brucellosi, pertosse, infezioni dell'apparato respiratorio (bronchiti, bronchiectasie, ascessi polmonari, ecc.) otoiatriche (rinosinusiti, faringiti, laringiti), genitourinarie e, in genere, infezioni da germi tiamfenicolo-sensibili.

GLITISOL è indicato negli adulti e nei bambini di età superiore a 6 mesi.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Glitisol?


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Depressione midollare preesistente.

Bambini di età inferiore a 6 mesi e prematuri.

Pazienti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi.

Anuria


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Glitisol?


Pazienti adulti e popolazione pediatrica

Come regola generale, la durata della somministrazione di GLITISOL deve essere limitata al minimo periodo richiesto per il trattamento dell'infezione del paziente. Il trattamento non deve superare i 10 giorni.

La somministrazione sistemica di GLITISOL, può provocare alterazioni ematologiche (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati), che sinora si sono dimostrate sempre reversibili e dose-dipendenti. Tali effetti sono più gravi e prolungati in caso di sovradosaggio e di trattamento prolungato, specialmente in caso di insufficienza renale o depressione midollare pre-esistente.

È pertanto consigliabile usare l'antibiotico nelle infezioni da germi sicuramente sensibili, evitandone l'impiego nella chemioprofilassi o nella terapia di infezioni banali.

Prestare particolare attenzione nei pazienti sottoposti a concomitante trattamento con farmaci che determinano mielosoppressione.

Il trattamento con GLITISOL non deve superare i 10 giorni di terapia; ove ciò sia necessario, controllare periodicamente la crasi ematica, interrompendo la terapia se opportuno.

Siccome il tiamfenicolo è eliminato dal rene in forma non coniugata, esso raggiunge elevate concentrazioni attive urinarie anche se la funzione renale è ridotta. Tuttavia, in presenza di insufficienza renale si ha un prolungamento della permanenza di antibiotico attivo nel sangue; pertanto le somministrazioni devono essere più distanziate: nell'adulto con insufficienza renale di media gravità (clearance della creatinina tra 20-50 ml/min) e nel rene senile si consiglia 500 mg due volte al giorno; in caso di insufficienza più grave (clearance della creatinina tra 5-20 ml/min) si consiglia 500 mg al giorno in dose unica. Se l'azotemia è stabilmente oltre i 100 mg, si consiglia 500 mg ogni due giorni.

Il fatto che il tiamfenicolo non viene glucurono-coniugato ne permette l'impiego anche in caso di insufficienza o immaturità funzionale epatica. Il trattamento con GLITISOL come con altri antibiotici può dar luogo a super infezioni da agenti batterici insensibili ad esso e da miceti.

Il tiamfenicolo induce raramente polineuropatia. Evitare un uso prolungato e dosi elevate di GLITISOL.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per flaconcino, cioè praticamente ‘senza sodio'.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Glitisol?


Popolazione adulta e pediatrica

Non sono stati effettuati studi d' interazione.

Non ci sono dati in merito ad interazione con i test di laboratorio.

Nonostante il tiamfenicolo non sia metabolizzato a livello epatico, è riportato che inibisca gli enzimi microsomiali epatici e possa influenzare il metabolismo di altri farmaci.

Per evitare effetti di antagonismo si sconsiglia l'associazione del tiamfenicolo con altri antibiotici battericidi.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Glitisol? Dosi e modo d'uso


Al momento dell'uso si introducono 5 o 10 ml (1 o 2 fiale) del solvente nel flaconcino: si ottengono così soluzioni rispettivamente al 10 o 5% (contenenti cioè mg 100 o 50 di tiamfenicolo per ogni ml).

Impiego per via generale

Per iniezioni intramuscolari si usa la soluzione al 10%; per le iniezioni endovenose è consigliabile usare la soluzione al 5%.

Le dosi medie consigliate sono di g 1-1,5 (2-3 flaconcini) al giorno nell'adulto e di 25-50 mg/kg al giorno nel bambino.

Tali dosi vanno somministrate frazionatamente in 3-4 volte nella giornata (ogni 6-8 ore) allo scopo di mantenere in circolo sufficienti concentrazioni antibatteriche del chemioterapico.

Impieghi topici

Per aerosol si usano in media, nell'adulto, 2 ml per volta della soluzione al 10%, 1-2 volte al giorno; nel bambino 1-2 ml per volta della soluzione al 5% o al 10%, 1-2 volte al giorno, a giudizio del medico.

Per bronco-instillazioni o per introduzioni endocavitarie si usa in genere ½-1 flaconcino diluito al 5 o al 10%.

Per la validità e le condizioni di conservazione della soluzione ricostituita vedere i paragrafi “6.3 Validità“ e “6.4 Speciali condizioni per la conservazione“.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Glitisol?


Nessun caso di sovradosaggio è stato riportato in pazienti adulti o pediatrici.

Sintomi

In generale, i sintomi da iperdosaggio non differiscono qualitativamente dagli effetti collaterali già descritti e dagli eventuali problemi di ordine aspecifico riconducibili all'iperdosaggio di antibiotici a largo spettro (dismicrobismi, superinfezioni).

Gestione del sovradosaggio

Praticare terapia di supporto.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Glitisol durante la gravidanza e l'allattamento?


Come tutti gli antibiotici e chemioterapici, nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato solo nei casi di effettiva necessità e sotto diretto controllo medico.

Gravidanza

I dati relativi all'uso di Tiamfenicolo in donne in gravidanza sono in numero limitato.

Durante la gravidanza e il travaglio si deve tenere in considerazione che l'antibiotico supera la barriera placentare e che la sintesi delle proteine mitocondriali nel fegato del feto è inibita dalle concentrazioni di farmaco normalmente raggiunte.

Studi sulla riproduttività in animali hanno mostrato segni di tossicità riproduttiva con tiamfenicolo glicinato cloridrato (vedere paragrafo 5.3).

È sconsigliato l'uso di GLITISOL durante la gravidanza ed in donne fertili che non utilizzano contraccettivi.

Allattamento

Il tiamfenicolo per uso sistemico è escreto nel latte materno in misura tale che sono probabili gli effetti sui neonati/infanti allattati.

È sconsigliato l'uso del GLITISOL durante l'allattamento. Se necessario, interrompere l'allattamento durante il trattamento con GLITISOL.

Fertilità

Studi di tossicità cronica e studi sulla fertilità nei ratti hanno evidenziato una inibizione dose-dipendente della spermatogenesi a dosi superiori a quella terapeutica. La fertilità sembra essere completamente reversibile dopo interruzione del trattamento.

Dati clinici sulla fertilità maschile e femminile non sono disponibili.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Glitisol sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Non sono stati eseguiti studi sugli effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari né con tiamfenicolo glicinato cloridrato, né con il tiamfenicolo.

Non è noto se GLITISOL influisce sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.


PRINCIPIO ATTIVO


Un flacone liofilizzato contiene:

Principio attivo

Tiamfenicolo glicinato cloridrato g 0,631

(pari a tiamfenicolo g 0,500)

Eccipiente con effetti noti: sodio cloruro

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Fiala solvente: sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 48 mesi

Uso topico: conservare la soluzione ricostituita a una temperatura non superiore a 5°C.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Flaconcino in vetro bianco, con tappo in gomma butile sigillato con ghiera di alluminio + fiale solvente.

Astuccio di 1 flacone di liofilizzato + 2 fiale solvente


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 15/03/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



Farmaci e integratori:

...e inoltre su Dica33:
Ultimi articoli
Malattie cardiovascolari: i fattori di rischio del terzo millennio
Cuore circolazione e malattie del sangue
06 febbraio 2024
Notizie e aggiornamenti
Malattie cardiovascolari: i fattori di rischio del terzo millennio
Sedentarietà infantile: l’attività fisica leggera riduce l’ipercolesterolemia
Cuore circolazione e malattie del sangue
15 gennaio 2024
Notizie e aggiornamenti
Sedentarietà infantile: l’attività fisica leggera riduce l’ipercolesterolemia
 Gravidanza: periodo ideale per la prevenzione cardiovascolare
Cuore circolazione e malattie del sangue
09 dicembre 2023
Notizie e aggiornamenti
Gravidanza: periodo ideale per la prevenzione cardiovascolare
Seguici su:

Seguici su FacebookSeguici su YoutubeSeguici su Instagram
Farmacista33Doctor33Odontoiatria33Codifa