19 aprile 2024
Farmaci - Levosulpiride Teva
Levosulpiride Teva 25 mg/ml gocce orali, soluzione 1 flacone da 20 ml
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Levosulpiride Teva 25 mg/ml gocce orali, soluzione 1 flacone da 20 ml è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe C), a base di levosulpiride, appartenente al gruppo terapeutico Procinetici. E' commercializzato in Italia da Teva Italia S.r.l. - Sede legale
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- EFFETTI INDESIDERATI
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Teva Italia S.r.l. - Sede legaleMARCHIO
Levosulpiride TevaCONFEZIONE
25 mg/ml gocce orali, soluzione 1 flacone da 20 mlFORMA FARMACEUTICA
gocce
PRINCIPIO ATTIVO
levosulpiride
GRUPPO TERAPEUTICO
Procinetici
CLASSE
C
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica
PREZZO
6,30 €
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
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Foglietto illustrativo Levosulpiride Teva »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Levosulpiride Teva? Perchè si usa?
Trattamento a breve termine della SINDROME DISPEPTICA (anoressia, meteorismo, senso di tensione epigastrica, cefalea postprandiale, pirosi, eruttazioni, diarrea, stipsi) da ritardato svuotamento gastrico legato a fattori organici (gastroparesi diabetica, neoplasie, ecc.) e/o funzionali (somatizzazioni viscerali in soggetti ansioso-depressivi) nei pazienti che non hanno risposto ad altre terapie.
Trattamento sintomatico e a breve termine di VOMITO e NAUSEA indotti da farmaci antiblastici dopo fallimento della terapia di prima linea.
Trattamento a breve termine e sintomatico delle vertigini, tinnito e perdita di udito e nausea associati a sindrome di Menière.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Levosulpiride Teva?
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- Levosulpiride Teva è controindicato in pazienti con feocromocitoma perché può causare una crisi ipertensiva probabilmente dovuta alla liberazione di catecolamine dal tumore. Tali crisi ipertensive possono essere controllate con fentolamina.
- Levosulpiride Teva non deve essere usato nell'epilessia, negli stati maniacali, nelle fasi maniacali delle psicosi maniaco-depressive.
- In rapporto alle supposte correlazioni tra effetto iperprolattinemizzante della maggior parte dei farmaci psicotropi e displasie mammarie, è opportuno non impiegare Levosulpiride Teva in soggetti già portatori di una mastopatia maligna.
- Levosulpiride Teva non deve essere usato quando la stimolazione della motilità gastrointestinale può essere dannosa, ad esempio in presenza di emorragie gastrointestinali, ostruzioni meccaniche o perforazioni.
- Levosulpiride Teva è controindicato in gravidanza e durante l'allattamento (vedi paragrafo 4.6).
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Levosulpiride Teva?
- In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici è stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non è noto. Non può essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti.
- Aumento della mortalità in pazienti anziani affetti da demenza. I dati derivanti da due ampi studi osservazionali hanno evidenziato che i pazienti anziani affetti da demenza, trattati con antipsicotici, presentano, rispetto ai pazienti non trattati, un lieve aumento del rischio di mortalità. I dati disponibili sono insufficienti per stimare in modo sicuro la precisa entità del rischio e la causa dell'aumento del rischio non è nota. Levosulpiride non è indicata per il trattamento dei disturbi comportamentali della demenza.
- Levosulpiride Teva deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per accidente cerebrovascolare.
- Con l'uso di neurolettici (in genere in corso di trattamento antipsicotico) è stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna (S.N.M.). Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidità muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie), alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma.
Il trattamento della S.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione di farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell'istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato. - Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.
- Gli effetti di levosulpiride sulla motilità gastrointestinale possono essere antagonizzati da farmaci anticolinergici, narcotici e analgesici.
- Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia familiare di prolungamento QT.
- Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con l'uso di farmaci antipsicotici. Dal momento che pazienti trattati con antipsicotici spesso presentano fattori di rischio acquisiti per TEV, tali fattori devono essere identificati prima e durante il trattamento con Levosulpiride TEVA per prendere le misure di prevenzione appropriate.
- Evitare l'assunzione contemporanea di alcool.
Levosulpiride Teva compresse contiene:
- lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
- meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio“.
- para-idrossibenzoati che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate);
- meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose da 15 gocce, cioè essenzialmente “senza sodio“;
- piccole quantità di etanolo (alcol), contenuto nell'aroma limone, inferiori a 100 mg per dose da 15 gocce.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Levosulpiride Teva?
L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico al fine di evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione.
- Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con farmaci che prolungano il QT, il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta.
- Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti.
- Gli effetti di levosulpiride sulla motilità gastrointestinale possono essere antagonizzati da farmaci anticolinergici, narcotici e analgesici.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Levosulpiride Teva? Dosi e modo d'uso
Posologia
Adulti (secondo prescrizione medica):
Compresse: 1 compressa 3 volte al giorno prima dei pasti.
Gocce orali: 15 gocce 3 volte al giorno prima dei pasti
(una goccia contiene 1,6 mg di levosulpiride).
Popolazione pediatrica
Non ci sono dati disponibili.
Anziani
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Levosulpiride Teva?
In medicina interna non sono mai stati osservati disturbi extrapiramidali e turbe del sonno che, dal punto di vista teorico, potrebbero verificarsi con dosaggi molto elevati. In questo caso è sufficiente l'interruzione della terapia o la diminuzione del dosaggio a seconda del giudizio del medico.
EFFETTI INDESIDERATI
Quali sono gli effetti collaterali di Levosulpiride Teva?
Secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA, le categorie di frequenza sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥1/100 a <1/10), non comune (≥1/1000 a < 1/100), raro (≥1/10.000 a < 1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema nervoso
Molto raro: sindrome neurolettica maligna (vedere paragrafo 4.4) e sonnolenza. Parkinsonismo, discinesie, tremore e distonia (osservati in caso di somministrazione prolungata e/o con altri farmaci della stessa classe).
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Non nota: amenorrea, ginecomastia, galattorrea, tensione mammaria e disturbo della libido (osservati in casi particolari, per somministrazioni prolungate e riconducibili ad un effetto reversibile di levosulpiride sulla funzionalità dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, simile a quello noto per molti neurolettici).
Patologie cardiache (effetti indesiderati osservati con altri farmaci della stessa classe)
Raro: QT dell'elettrocardiogramma prolungato, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco.
Molto raro: morte improvvisa.
Patologie vascolari (effetti indesiderati osservati con altri farmaci della stessa classe)
Non nota: tromboembolismo (comprendente l'embolia polmonare e la trombosi venosa profonda) (vedere paragrafo 4.4).
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali
Non nota: sindrome da astinenza da sostanza d'abuso neonatale, disturbo extrapiramidale (vedere paragrafo 4.6).
Esami diagnostici
Non nota: iperprolattinemia (osservata in casi particolari, per somministrazioni prolungate e riconducibili ad un effetto reversibile di levosulpiride sulla funzionalità dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, simile a quello noto per molti neurolettici).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Levosulpiride Teva durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non esistono studi adeguati e ben controllati su donne in stato di gravidanza e durante l'allattamento. Le pazienti devono essere avvertite sulla necessità di informare il proprio medico in caso di gravidanza in atto o programmata in corso di trattamento con levosulpiride.
Da non usarsi in gravidanza accertata o presunta e durante l'allattamento al seno.
I neonati che sono stati esposti ad antipsicotici convenzionali o atipici incluso levosulpiride durante il terzo trimestre di gravidanza, sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o sintomi da astinenza che possono variare per gravità e durata dopo la nascita.
Sono stati riportati agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, sofferenza respiratoria e disturbo della nutrizione. Pertanto i neonati devono essere attentamente monitorati.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Levosulpiride Teva sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Levosulpiride Teva compromette la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
Con dosaggi elevati possono verificarsi sonnolenza, stupore e discinesia, di ciò devono essere avvertiti i pazienti sotto trattamento affinché evitino di condurre veicoli e di attendere ad operazioni richiedenti integrità di vigilanza per la loro possibile pericolosità.
PRINCIPIO ATTIVO
Una compressa da 25 mg contiene:
Principio attivo: levosulpiride 25 mg.
Eccipiente con effetti noti: lattosio monoidrato e sodio.
100 ml di soluzione contengono:
Principio attivo: levosulpiride 2,5 g.
Eccipienti con effetti noti: para-idrossibenzoati, sodio ed etanolo.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Levosulpiride Teva 25 mg compresse
Cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, magnesio stearato, sodio amido glicolato.
Levosulpiride Teva 25 mg/ml gocce orali soluzione
Acido citrico, saccarina sodica, metile para-idrossibenzoato, propile para-idrossibenzoato, aroma limone, acqua depurata.
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 36 mesi
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Gocce orali: per le condizioni di conservazione dopo prima apertura vedere paragrafo 6.3.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Levosulpiride Teva 25 mg compresse: astuccio contenente 20 compresse da 25 mg in blister (alluminio/PVC/PVDC).
Levosulpiride Teva 25 mg/ml gocce orali soluzione: astuccio contenente un flacone contagocce in vetro, con chiusura a “prova di bambino“ (child-proof) contenente 20 ml di soluzione.
PATOLOGIE CORRELATE
- Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare (DB) è una patologia nella quale i normali stati dell'umore, tristezza e felicità, si presentano ciclicamente amplificati e alternati a periodi di normalità. A soffrine il 12% della popolazione - Schizofrenia
Disturbo mentale grave caratterizzato dalla perdita di contatto con la realtà, allucinazioni, deliri e alterazioni della forma del pensiero.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico