Linezolid B. Braun 2 mg/ml soluzione per infusione 10 flaconi da 300 ml

29 marzo 2024
Farmaci - Linezolid B. Braun

Linezolid B. Braun 2 mg/ml soluzione per infusione 10 flaconi da 300 ml


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Linezolid B. Braun 2 mg/ml soluzione per infusione 10 flaconi da 300 ml è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico (classe C), a base di linezolid, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici. E' commercializzato in Italia da B. Braun Milano S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

B. Braun Melsungen AG

CONCESSIONARIO:

B. Braun Milano S.p.A.

MARCHIO

Linezolid B. Braun

CONFEZIONE

2 mg/ml soluzione per infusione 10 flaconi da 300 ml

FORMA FARMACEUTICA
soluzione

PRINCIPIO ATTIVO
linezolid

GRUPPO TERAPEUTICO
Antibatterici

CLASSE
C

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico

PREZZO
299,38 €


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Linezolid B. Braun? Perchè si usa?


Polmonite nosocomiale

Polmonite acquisita in comunità

Linezolid B. Braun è indicato negli adulti per il trattamento della polmonite acquisita in comunità e della polmonite nosocomiale di origine accertata o sospetta da batteri gram-positivi suscettibili. Per stabilire se linezolid è un trattamento idoneo, vanno considerati i risultati delle analisi microbiologiche o i dati sulla prevalenza della resistenza agli antibatterici nei batteri gram-positivi. (Vedere paragrafo 5.1 per i relativi organismi).

Linezolid non è attivo nei confronti delle infezioni causate da patogeni gram-negativi. Contemporaneamente deve essere iniziata una terapia specifica contro gli organismi gram-negativi qualora sia stata documentata o si sospetti la presenza di un patogeno gram-negativo.

Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli (vedere paragrafo 4.4)

Linezolid B. Braun è indicato negli adulti per il trattamento delle infezioni complicate della cute e dei tessuti molli soltanto se le analisi microbiologiche hanno dimostrato che l'infezione è causata da batteri gram-positivi suscettibili.

Linezolid deve essere usato nei pazienti con infezioni complicate della cute e dei tessuti molli con nota o possibile co-infezione da organismi gram-negativi soltanto se non sono disponibili opzioni terapeutiche alternative (vedere paragrafo 4.4). In queste circostanze, il trattamento contro gli organismi gram-negativi deve essere iniziato contemporaneamente.

La terapia con linezolid va iniziata soltanto in una struttura sanitaria e dopo aver consultato uno specialista del campo (ad es. un microbiologo o un infettivologo).

Prestare attenzione alle linee guida ufficiali sull'uso corretto degli antibatterici.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Linezolid B. Braun?


Ipersensibilità a linezolid o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Linezolid non deve essere usato nei pazienti che assumono un qualsiasi medicinale che inibisce la monoaminossidasi A o B (ad es. fenelzina, isocarbossazide, selegilina, moclobemide) o nelle due settimane successive all'assunzione di questi medicinali (vedere paragrafo 4.5).

A meno che non siano disponibili strutture idonee alla stretta osservazione e al monitoraggio della pressione arteriosa, linezolid non deve essere somministrato a pazienti affetti dalle seguenti condizioni cliniche sottostanti o in trattamento concomitante con i seguenti medicinali:
  • Pazienti con ipertensione non controllata, feocromocitoma, carcinoide, tireotossicosi, depressione bipolare, disturbo schizoaffettivo, stati confusionali acuti.
  • Pazienti che assumono uno qualsiasi dei seguenti medicinali: inibitori della ricaptazione della serotonina (vedere paragrafo 4.4), antidepressivi triciclici, agonisti dei recettori serotoninergici 5-HT1 (triptani), simpaticomimetici ad azione diretta e indiretta (inclusi i broncodilatatori adrenergici, pseudoefedrina e fenilpropanolamina), vasopressori (ad es. epinefrina, norepinefrina), dopaminergici (ad es. dopamina, dobutamina), petidina o buspirone (vedere paragrafo 4.5)
I dati sugli animali suggeriscono che linezolid e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno e pertanto l'allattamento deve essere interrotto prima e durante la somministrazione (vedere paragrafo 4.6).


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Linezolid B. Braun?


Mielosoppressione

Nei pazienti trattati con linezolid sono stati segnalati casi di mielosoppressione (comprendente anemia, leucopenia, pancitopenia e trombocitopenia). Nei casi in cui la somministrazione di linezolid è stata interrotta e di cui si conosce l'esito, i parametri ematologici alterati sono risaliti ai livelli precedenti il trattamento. Il rischio di questi effetti appare correlato alla durata del trattamento. I pazienti anziani trattati con linezolid possono essere maggiormente a rischio di discrasie ematiche rispetto ai pazienti giovani. La trombocitopenia può presentarsi più comunemente nei pazienti con insufficienza renale grave, dializzati o no. Pertanto, si raccomanda uno stretto monitoraggio delle conte ematiche nei pazienti
  • con anemia preesistente
  • con granulocitopenia o trombocitopenia;
  • che ricevono trattamenti concomitanti che possono determinare una riduzione dei livelli di emoglobina, delle conte ematiche o compromettere la conta o la funzionalità piastrinica;
  • con insufficienza renale grave;
  • che ricevono più di 10-14 giorni di terapia.
Linezolid deve essere somministrato a questi pazienti soltanto quando è possibile uno stretto monitoraggio dei livelli di emoglobina, delle conte ematiche e della conta piastrinica.

Qualora si presenti una mielosoppressione significativa durante la terapia con linezolid, il trattamento deve essere interrotto, a meno che non sia considerato assolutamente necessario continuare la terapia; in questo caso, le conte ematiche devono essere monitorate strettamente e devono essere adottate strategie di gestione idonee.

Inoltre, si raccomanda il monitoraggio settimanale dell'emocromo completo (comprendente livelli di emoglobina, piastrine e conta leucocitaria totale e differenziata) nei pazienti che ricevono linezolid, indipendentemente dalla conta ematica al basale.

Anemia

Negli studi sull'uso compassionevole è stata segnalata una maggiore incidenza di anemia grave nei pazienti trattati con linezolid per un periodo superiore a quello massimo raccomandato di 28 giorni. Questi pazienti necessitavano più frequentemente di trasfusioni di sangue. Casi di anemia con necessità di trasfusione di sangue sono stati segnalati anche post-marketing, con un numero maggiore di casi nei pazienti trattati con linezolid per più di 28 giorni.

Casi di anemia sideroblastica sono stati segnalati post-marketing. Nei casi in cui era nota la data d'insorgenza, la maggior parte dei pazienti aveva ricevuto linezolid per più di 28 giorni. La maggior parte dei pazienti ha presentato una ripresa totale o parziale dopo l'interruzione del trattamento con linezolid, con o senza trattamento dell'anemia.

Squilibrio in termini di mortalità osservato in uno studio clinico su pazienti con infezioni ematiche da gram-positivi associate al catetere

In uno studio in aperto, condotto su pazienti in condizioni gravi con infezioni associate al catetere intravascolare, è stata osservata una mortalità eccessiva nei pazienti trattati con linezolid rispetto a quelli trattati con vancomicina/dicloxacillina/oxacillina [78/363 (21,5%) vs. 58/363 (16,0%)]. Il fattore principale che incideva sulla percentuale di mortalità era l'infezione da gram-positivi al basale. Le percentuali di mortalità erano simili nei pazienti con infezioni causate esclusivamente da organismi gram-positivi (rapporto di probabilità 0,96; intervallo di confidenza al 95%: 0,58-1,59), ma erano notevolmente superiori (p = 0,0162) nel braccio linezolid nei pazienti con qualsiasi altro patogeno o nessun patogeno al basale (rapporto di probabilità 2,48; intervallo di confidenza al 95%: 1,38-4,46). Lo squilibrio maggiore è stato osservato durante il trattamento e nei 7 giorni successivi all'interruzione del medicinale dello studio. Un numero maggiore di pazienti del braccio linezolid ha contratto infezioni da patogeni gram-negativi durante lo studio ed è deceduto a causa di infezioni dovute a patogeni gram-negativi e infezioni polimicrobiche. Pertanto, nelle infezioni complicate della cute e dei tessuti molli, linezolid deve essere usato nei pazienti con co-infezione da organismi gram-negativi nota o possibile soltanto se non sono disponibili opzioni terapeutiche alternative (vedere paragrafo 4.1). In queste circostanze, il trattamento contro gli organismi gram-negativi deve essere iniziato contemporaneamente.

Diarrea e colite associate agli antibiotici

Diarrea associata agli antibiotici e colite associata agli antibiotici, compresa la colite pseudomembranosa e la diarrea associata a Clostridium difficile, sono state segnalate in associazione con l'uso di pressoché tutti gli antibiotici, linezolid incluso, e la loro severità può variare dalla diarrea lieve alla colite fatale. Pertanto è importante prendere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che manifestano una diarrea grave durante o dopo l'uso di linezolid. In caso di diarrea associata ad antibiotici o colite associata ad antibiotici sospetta o confermata, il trattamento in corso con gli antibatterici, linezolid incluso, deve essere interrotto e devono essere adottate immediatamente misure terapeutiche idonee. In questa situazione, i medicinali che inibiscono la peristalsi sono controindicati.

Acidosi lattica

Con l'uso di linezolid sono stati segnalati casi di acidosi lattica. I pazienti che durante il trattamento con linezolid manifestano segni e sintomi di acidosi metabolica, comprendenti nausea o vomito ricorrente, dolore addominale, bassi livelli di bicarbonato o iperventilazione, necessitano immediatamente di attenzione medica. In presenza di acidosi lattica, i benefici della prosecuzione dell'uso di linezolid devono essere valutati in rapporto ai potenziali rischi.

Disfunzione mitocondriale

Linezolid inibisce la sintesi proteica mitocondriale. A causa di tale inibizione possono manifestarsi eventi avversi come acidosi lattica, anemia e neuropatia (ottica e periferica); questi eventi sono più comuni quando il medicinale viene usato per più di 28 giorni.

Sindrome serotoninica

Vi sono state segnalazioni spontanee di sindrome serotoninica associata alla co-somministrazione di linezolid e agenti serotoninergici, compresi ad es. antidepressivi quali gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (selective serotonin reuptake inhibitors, SSRI) (vedere paragrafo 4.5). Pertanto, la co-somministrazione di linezolid e agenti serotoninergici è controindicata (vedere paragrafo 4.3), a meno che la somministrazione di linezolid in concomitanza con gli agenti serotoninergici non sia essenziale. In tal caso, i pazienti devono essere osservati con attenzione in merito ai segni e sintomi della sindrome serotoninica, come disfunzione cognitiva, iperpiressia, iperreflessia e incoordinazione. Qualora si manifestino segni e sintomi, il medico devo prendere in considerazione l'interruzione di uno o entrambi i trattamenti; se si interrompe l'uso dell'agente serotoninergico, possono manifestarsi sintomi da sospensione.

Neuropatia periferica e ottica

Nei pazienti trattati con linezolid sono state segnalate neuropatia periferica, neuropatia ottica e neurite ottica, talvolta con progressione fino alla perdita della vista; le segnalazioni riguardavano soprattutto pazienti trattati per un periodo superiore alla durata massima raccomandata di 28 giorni.

Tutti i pazienti devono essere istruiti a riferire eventuali sintomi di compromissione della vista, come alterazioni dell'acuità visiva, alterazioni della visione dei colori, visione annebbiata o difetto del campo visivo. In questi casi si raccomanda una visita tempestiva, se necessario con invio all'oculista. Se un paziente assume linezolid per un periodo superiore ai 28 giorni raccomandati, la funzione visiva deve essere monitorata a intervalli regolari.

In presenza di neuropatia periferica o ottica, la prosecuzione dell'uso di linezolid deve essere valutata in rapporto ai potenziali rischi.

Il rischio di neuropatie può essere aumentato quando linezolid viene usato in pazienti che assumono o hanno recentemente assunto antimicobatterici per il trattamento della tubercolosi.

Convulsioni

Nei pazienti trattati con linezolid sono state segnalate convulsioni. Nella maggior parte dei casi, i pazienti presentavano convulsioni o fattori di rischio per le convulsioni all'anamnesi. I pazienti devono essere istruiti a informare il medico in caso di convulsioni all'anamnesi.

Inibitori delle monoaminossidasi

Linezolid è un inibitore reversibile non selettivo delle monoaminossidasi (I-MAO); tuttavia, alle dosi usate per la terapia antibatterica, non ha un effetto antidepressivo. Sono disponibili dati molto limitati da studi di interazione farmacologica e sulla sicurezza di linezolid quando somministrato a pazienti con malattie sottostanti e/o in trattamento concomitante con medicinali che possono comportare il rischio di inibizione delle MAO. Pertanto, l'uso di linezolid non è raccomandato in queste circostanze, a meno che il paziente non possa essere osservato e monitorato strettamente (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).

Uso con cibi ricchi di tiramina

I pazienti devono essere istruiti a non consumare grandi quantità di cibi ricchi di tiramina (vedere paragrafo 4.5).

Superinfezione

Gli effetti della terapia con linezolid sulla flora normale non sono stati valutati in studi clinici.

L'uso di antibiotici può occasionalmente determinare una proliferazione eccessiva di organismi non suscettibili. Ad esempio, il 3% circa dei pazienti trattati con le dosi raccomandate di linezolid ha presentato candidiasi associata al medicinale durante gli studi clinici. In caso di superinfezione durante la terapia, devono essere adottate le misure idonee.

Popolazioni particolari

Linezolid deve essere usato con particolare cautela nei pazienti con insufficienza epatica grave e/o insufficienza renale grave, e soltanto quando il beneficio atteso è considerato superiore al rischio teorico (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

Compromissione della fertilità

Linezolid ha ridotto in modo reversibile la fertilità e indotto anomalie della morfologia degli spermatozoi nei ratti maschi adulti a livelli di esposizione approssimativamente uguali a quelli attesi nell'uomo; non sono noti possibili effetti di linezolid sul sistema riproduttivo maschile nell'uomo (vedere paragrafo 5.3).

Studi clinici

La sicurezza e l'efficacia di linezolid quando somministrato per periodi superiori a 28 giorni non sono state stabilite.

Gli studi clinici controllati non hanno incluso pazienti con lesioni del piede diabetico, da decubito o ischemiche, ustioni severe o gangrena. Pertanto, l'esperienza nell'uso di linezolid nel trattamento di queste patologie è limitata.

Eccipienti

Questo medicinale contiene 13,7 g di glucosio per 300 mL di soluzione. Da tenere in considerazione in persone affette da diabete mellito o da altre malattie associate a intolleranza al glucosio.

Questo medicinale contiene 114 mg di sodio (4,96 mmol) per 300 mL di soluzione, equivalente al 5,7% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Linezolid B. Braun?


Inibitori delle monoaminossidasi

Linezolid è un inibitore reversibile non selettivo delle monoaminossidasi (I-MAO). Sono disponibili dati limitati da studi di interazione farmacologica e sulla sicurezza di linezolid quando somministrato a pazienti in trattamento concomitante con medicinali che possono comportare il rischio di inibizione delle MAO. Pertanto, l'uso di linezolid non è raccomandato in queste circostanze, a meno che il paziente non possa essere osservato e monitorato strettamente (vedere paragrafo 4.3 e 4.4).

Interazioni potenziali che determinano un aumento della pressione arteriosa

In volontari sani normotesi, linezolid ha potenziato l'aumento della pressione arteriosa indotto da pseudoefedrina e fenilpropanolamina cloridrato. La co-somministrazione di linezolid con pseudoefedrina o fenilpropanolamina ha determinato aumenti medi di 30-40 mmHg della pressione sistolica, in confronto ad aumenti di 11-15 mmHg con solo linezolid, 14-18 mmHg con sola pseudoefedrina o fenilpropanolamina e 8-11 mmHg con placebo. Non sono stati condotti studi simili in soggetti ipertesi. In caso di co-somministrazione con linezolid si raccomanda una titolazione accurata della dose dei medicinali ad azione vasopressoria, dopaminergici compresi, fino a ottenere la risposta desiderata.

Potenziali interazioni serotoninergiche

Le potenziali interazioni farmacologiche con destrometorfano sono state studiate in volontari sani. Ai soggetti è stato somministrato destrometorfano (due dosi da 20 mg a distanza di 4 ore) con o senza linezolid. Nei soggetti normali che hanno ricevuto linezolid e destrometorfano non sono stati osservati effetti da sindrome serotoninica (confusione, delirio, irrequietezza, tremori, rossore facciale, diaforesi, iperpiressia).

Esperienza post-marketing: è stato segnalato un paziente che ha manifestato effetti simili a quelli della sindrome serotoninica durante l'assunzione di linezolid e destrometorfano, che si sono risolti con l'interruzione di entrambi i trattamenti.

Durante l'uso clinico di linezolid con agenti serotoninergici, inclusi gli antidepressivi come gli inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina (SSRI), sono stati segnalati casi di sindrome serotoninica. Pertanto, mentre la co-somministrazione è controindicata (vedere paragrafo 4.3), la gestione dei pazienti per i quali è essenziale il trattamento con linezolid ed agenti serotoninergici è descritta nel paragrafo 4.4.

Uso con cibi ricchi di tiramina

Nei soggetti che ricevevano linezolid e meno di 100 mg di tiramina non è stata osservata una risposta pressoria significativa. Questo indica che è sufficiente evitare di assumere quantità eccessive di cibi e bevande ad alto contenuto di tiramina (ad es. formaggi stagionati, estratti di lievito, bevande alcoliche non distillate e prodotti a base di soia fermentata, come la salsa di soia).

Medicinali metabolizzati dal citocromo P450

Linezolid non è metabolizzato in misura rilevabile dagli enzimi del citocromo P450 (CYP) e non inibisce alcuno delle isoforme del CYP clinicamente significative nell'uomo (1A2, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1, 3A4). Parimenti, linezolid non induce gli isoenzimi P450 nel ratto. Pertanto, con linezolid non ci si attendono interazioni farmacologiche indotte dal CYP450.

Rifampicina

L'effetto di rifampicina sulla farmacocinetica di linezolid è stato studiato in sedici volontari maschi adulti sani, ai quali sono stati somministrati 600 mg di linezolid due volte al giorno per 2,5 giorni con e senza 600 mg di rifampicina una volta al giorno per 8 giorni. Rifampicina ha ridotto in media la Cmax e l'AUC di linezolid, rispettivamente, del 21% [IC 90% 15; 27] e 32% [IC 90% 27; 37]. Il meccanismo di questa interazione e il suo significato clinico non sono noti.

Warfarin

Con l'aggiunta di warfarin alla terapia con linezolid allo stato stazionario è stata osservata una riduzione del 10% dell'INR massimo medio durante la co-somministrazione, con una riduzione del 5% dell'AUC dell'INR. I dati ottenuti in pazienti che hanno ricevuto warfarin e linezolid non sono sufficienti per valutare un eventuale significato clinico di questi risultati.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Linezolid B. Braun?


Non è noto alcun antidoto specifico. Nessun caso di sovradosaggio è stato riportato.

Le seguenti informazioni possono essere utili:

Si consigliano misure di supporto e il mantenimento della filtrazione glomerulare. Il 30% circa di una dose di linezolid viene rimosso in 3 ore di emodialisi, ma non sono disponibili dati sulla rimozione di linezolid tramite dialisi peritoneale o emoperfusione. Anche i due metaboliti principali di linezolid vengono in parte rimossi con l'emodialisi.

I segni di tossicità nel ratto dopo dosi di 3.000 mg/kg/die di linezolid sono stati attività ridotta e atassia, mentre i cani trattati con 2.000 mg/kg/die hanno manifestato vomito e tremori.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Linezolid B. Braun durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

I dati relativi all'uso di linezolid in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Esiste un rischio potenziale per l'uomo.

Linezolid non deve essere usato durante la gravidanza salvo in caso di evidente necessità, cioè soltanto se il potenziale beneficio supera il rischio teorico.

Allattamento

I dati sugli animali e dati limitati nell'uomo suggeriscono che linezolid e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno e, pertanto, l'allattamento deve essere interrotto prima e durante la somministrazione.

Fertilità

Negli studi su animali, linezolid ha causato la riduzione della fertilità. (vedere paragrafo 5.3).


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Linezolid B. Braun sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


I pazienti devono essere avvisati della possibile comparsa di capogiro o sintomi di compromissione della vista (come descritto nei paragrafi 4.4 e 4.8) durante il trattamento con linezolid e istruiti a non guidare o usare macchinari qualora si manifesti uno qualsiasi di questi sintomi.


PRINCIPIO ATTIVO


1 ml di soluzione per infusione contiene 2 mg di linezolid. 300 ml di soluzione per infusione contengono 600 mg di linezolid.

Eccipienti con effetti noti:

Sodio 0,38 mg/ml (114 mg/300 ml)

Glucosio 45,7 mg/ml (13,7 g/300 ml)

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Glucosio monoidrato

Sodio citrato diidrato (E331)

Acido citrico monoidrato (E330)

Acqua per preparazioni iniettabili


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 36 mesi

Non refrigerare.

Tenere il flacone nella confezione originale fino all'uso per proteggere il medicinale dalla luce.

Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura, vedere paragrafo 6.3.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Flacone monouso, pronto all'uso, in polietilene a bassa densità (LDPE).

Il flacone contiene 300 mL di soluzione ed è confezionato in una scatola di cartone.

Ogni scatola di cartone contiene 1 o 10 flaconi.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 31/03/2023

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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