Mymarigold 30 mcg/75 mcg 1x21 compresse rivestite con film

18 aprile 2024
Farmaci - Mymarigold

Mymarigold 30 mcg/75 mcg 1x21 compresse rivestite con film


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Mymarigold 30 mcg/75 mcg 1x21 compresse rivestite con film è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe C), a base di gestodene + etinilestradiolo, appartenente al gruppo terapeutico Contraccettivi ormonali sistemici. E' commercializzato in Italia da Viatris Italia S.r.l.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Mylan S.p.A.

CONCESSIONARIO:

Viatris Italia S.r.l.

MARCHIO

Mymarigold

CONFEZIONE

30 mcg/75 mcg 1x21 compresse rivestite con film

FORMA FARMACEUTICA
compresse rivestite

PRINCIPIO ATTIVO
gestodene + etinilestradiolo

GRUPPO TERAPEUTICO
Contraccettivi ormonali sistemici

CLASSE
C

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
4,00 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Mymarigold disponibili in commercio:

  • mymarigold 30 mcg/75 mcg 1x21 compresse rivestite con film (scheda corrente)

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Mymarigold? Perchè si usa?


Contraccezione ormonale.

La decisione di prescrivere Mymarigold deve prendere in considerazione i fattori di rischio attuali della singola donna, in particolare quelli relativi alle tromboembolie venose (TEV) e il confronto tra il rischio di TEV associato a Mymarigold e quello associato ad altri contraccettivi ormonali combinati (COC) (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Mymarigold?


I contraccettivi ormonali combinati (COC) non devono essere usati in presenza delle condizioni seguenti. Se una di tali condizioni dovesse presentarsi per la prima volta durante l'uso di un COC, l'assunzione deve essere sospesa immediatamente.
  • Presenza o rischio di tromboembolia venosa (TEV)
    • Tromboembolia venosa – TEV in corso (con assunzione di anticoagulanti) o pregressa (ad es. trombosi venosa profonda (TVP) o embolia polmonare (EP))
    • Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia venosa, come resistenza alla proteina C attivata (incluso fattore V di Leiden), carenza di antitrombina III, carenza di proteina C, carenza di proteina S
    • Intervento chirurgico maggiore con immobilizzazione prolungata (vedere paragrafo 4.4)
    • Rischio elevato di tromboembolia venosa dovuto alla presenza di più fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4)
  • Presenza o rischio di tromboembolia arteriosa (TEA)
    • Tromboembolia arteriosa – tromboembolia arteriosa in corso o pregressa (ad es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (ad es. angina pectoris)
    • Malattia cerebrovascolare – ictus in corso o pregresso o condizioni prodromiche (ad es. attacco ischemico transitorio (transient ischaemic attack, TIA))
    • Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia arteriosa, come iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante)
    • Precedenti di emicrania con sintomi neurologici focali
    • Rischio elevato di tromboembolia arteriosa dovuto alla presenza di più fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4) o alla presenza di un fattore di rischio grave come:
      • diabete mellito con sintomi vascolari
      • ipertensione grave
      • dislipoproteinemia grave
  • Ipersensibilità ai principi attivi o a uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Tumori maligni influenzati dagli ormoni sessuali, noti o sospetti (ad es. degli organi genitali o del seno)
  • Malattia epatica grave, in atto o pregressa, fino a quando i valori della funzionalità epatica non sono tornati nella norma
  • Tumori epatici, in atto o pregressi, benigni o maligni
  • Emorragia vaginale di natura non accertata
  • Pancreatite anche pregressa, se associata a grave dislipidoproteinemia

È controindicato l'uso concomitante di Mymarigold con medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir, medicinali contenenti glecaprevir/pibrentasvir o sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir (vedere paragrafo 4.5).


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Mymarigold?


Induttori enzimatici

Le interazioni con altri farmaci che inducono gli enzimi microsomiali (in particolare il citocromo P450 3A4) determinando un aumento della clearance degli ormoni sessuali, possono portare a sanguinamento da sospensione e/o insuccesso del metodo contraccettivo.

L'induzione massima di solito non è evidente prima di 2-3 settimane dall'inizio del trattamento, ma può persistere per almeno 4 settimane dopo la fine del trattamento.

Le donne sottoposte a trattamenti a breve termine con uno o più farmaci appartenenti ad una qualunque delle classi sopra menzionate devono adottare temporaneamente, oltre al contraccettivo orale combinato, un metodo di barriera, per tutta la durata di assunzione contemporanea del farmaco e nei 7 giorni successivi alla sospensione del medicinale. Nel caso di trattamento con la rifampicina, deve essere usato un metodo di barriera per tutto il tempo di assunzione della rifampicina e nei 28 giorni successivi alla sospensione della terapia. Se la somministrazione del farmaco concomitante prosegue anche dopo la fine di un blister di contraccettivo orale combinato, il successivo blister dello stesso dovrà essere iniziato senza osservare il consueto intervallo libero da pillola.

In caso di trattamento a lungo termine con induttori degli enzimi epatici, si deve raccomandare l'impiego di un altro metodo contraccettivo.

In letteratura sono state segnalate le seguenti interazioni:

Sostanze che aumentano la clearance dei COC (induttori enzimatici):

Anticonvulsivanti: idantoina, barbiturici, primidone, fenitoina, carbamazepina, oxcarbazepina, topiramato, felbamato.

Antibiotici/antifungini: griseofulvina, rifampicina.

Modafinil

Erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum)

Le pazienti trattate con Mymarigold non devono usare contemporaneamente medicinali alternativi a base di Hypericum perforatum (Erba di S. Giovanni), in quanto si potrebbe avere una perdita dell'efficacia anticoncezionale. Sono state segnalate gravidanze indesiderate e ripresa del ciclo mestruale.

L'Hypericum perforatum (Erba di S. Giovanni) aumenta, per induzione enzimatica, la quantità di enzimi che metabolizzano i medicinali. L'effetto dell'induzione enzimatica può persistere per almeno 1-2 settimane dopo l'interruzione del trattamento con prodotti a base di Hypericum perforatum.

Sostanze con effetto variabile sulla clearance dei COC

Alcuni inibitori delle proteasi HIV/HCV (ad es. ritonavir) e inibitori della trascrittasi inversa non nucleosidici (ad es. nevirapina) possono aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche di estrogeni e progestinici. Questi cambiamenti possono essere clinicamente rilevanti in alcuni casi.

Sostanze che riducono la clearance dei contraccettivi orali combinati (inibitori enzimatici)

Le concentrazioni plasmatiche di estrogeno, di progestinico o di entrambi possono essere aumentate da inibitori potenti o moderati del CYP3A4 come antifungini azolici (ad esempio itraconazolo, voriconazolo, fluconazole), verapamil, macrolidi (ad esempio claritromicina, eritromicina) diltiazem e succo di pompelmo.

É stato dimostrato che dosi di Etoricoxib da 60 a 120 mg/die aumentano le concentrazioni plasmatiche di etinilestradiolo del 37% e del 60% rispettivamente quando assunte in concomitanza con un contraccettivo ormonale combinato contenente 0,035 mg di etinilestradiolo.

Effetti dei COC su altri medicinali

I contraccettivi ormonali possono interferire con il metabolismo di altri farmaci, con conseguenti effetti sulle concentrazioni plasmatiche e tissutali.

Ciclosporina

I contraccettivi ormonali possono inibire il metabolismo della ciclosporina nel fegato, con il risultato di un aumento dell'incidenza di effetti indesiderati.

Lamotrigina

I contraccettivi ormonali combinati hanno mostrato di indurre il metabolismo della lamotrigina, causando concentrazioni plasmatiche sub-terapeutiche della lamotrigina.

Levotiroxina

La terapia con estrogeni può portare ad una riduzione della tiroxina libera e ad un aumento del TSH in donne con ipotiroidismo trattate con levotiroxina. L'associazione può essere usata con un aggiustamento della dose.

Flunarizina

Esiste il rischio di galattorrea a causa dell'aumentata sensibilità del tessuto mammario alla prolattina dovuta all'azione della flunarizina.

Substrati del CYP3A4 ad es. midazolam

I contraccettivi ormonali contenenti etinilestradiolo causano un debole aumento delle concentrazioni plasmatiche dei substrati del CYP3A4, ad es. midazolam

Substrati del CYP1A2 (es. teofillina, melatonina e tizanidina) e substrati del CYP2C19 (ad es. omeprazolo)

I contraccettivi ormonali contenenti etinilestradiolo possono aumentare significativamente le concentrazioni plasmatiche dei substrati del CYP1A2 (ad es. teofillina, melatonina e tizanidina) e dei substrati del CYP2C19.

Nota:

Le informazioni del prodotto relative ad altri medicinali di uso concomitante devono essere studiate al fine di identificare potenziali interazioni.

Esami di laboratorio

L'impiego di steroidi contraccettivi può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, inclusi i parametri biochimici della funzionalità epatica, tiroidea, corticosurrenalica e renale; i livelli plasmatici delle proteine di trasporto, per esempio della globulina legante i corticosteroidi e delle frazioni lipido/lipoproteiche; i parametri del metabolismo glucidico, della coagulazione e della fibrinolisi. Le alterazioni rientrano, in genere, nell'intervallo dei valori normali di laboratorio.

Interazioni farmacodinamiche
Durante gli studi clinici con pazienti trattati per infezioni da virus dell'epatite C (HCV) con medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir con o senza ribavirina, si sono verificati aumenti delle transaminasi (ALT) superiori a 5 volte il limite più alto nella norma (ULN) significativamente più frequenti nelle donne che utilizzano farmaci contenenti etinilestradiolo, come i contraccettivi ormonali combinati (CHCs). Inoltre, anche tra pazienti trattati con glecaprevir/pibrentasvir o sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir, sono stati osservati aumenti delle ALT nelle donne che assumevano farmaci contenenti etinilestradiolo come i CHCs (vedere paragrafo 4.3).

Perciò, le utilizzatrici di Mymarigold devono passare ad un metodo alternativo di contraccezione (es. contraccettivo con solo progestinico o metodi non ormonali) prima di iniziare la terapia con questi regimi di associazioni. Il trattamento con Mymarigold può essere ripreso 2 settimane dopo la fine del trattamento con tali regimi di associazioni.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Mymarigold? Dosi e modo d'uso


Posologia

Non iniziare o continuare il trattamento con Mymarigold se è nota o sospetta una gravidanza.

Come prendere Mymarigold

Le compresse devono essere prese nell'ordine indicato sul blister, ogni giorno all'incirca alla stessa ora. La posologia è di una compressa al giorno per 21 giorni consecutivi. Ciascun blister successivo deve essere iniziato dopo un intervallo di 7 giorni libero da pillola, durante il quale si verifica di solito una emorragia da sospensione. Questa inizia in genere 2-3 giorni dopo l'ultima compressa e può anche non essere terminata prima dell'inizio del blister successivo.

Come iniziare a prendere Mymarigold

Se non vi è stato alcun trattamento contraccettivo ormonale nel mese precedente

L'assunzione delle compresse deve iniziare il primo giorno del ciclo mestruale naturale (cioè il primo giorno della mestruazione). È possibile iniziare anche tra il secondo e quinto giorno del ciclo ma, in questo caso, si raccomanda di impiegare anche un metodo di barriera nei primi sette giorni di assunzione delle compresse durante il primo ciclo.

Sostituzione di un altro contraccettivo orale di tipo combinato

La donna deve iniziare a prendere Mymarigold il giorno dopo l'ultima compressa attiva del precedente contraccettivo ma non più tardi del giorno dopo il consueto intervallo libero da pillola o del giorno dopo l'ultima compressa di placebo del precedente contraccettivo.

Passaggio da un contraccettivo a base di solo progestinico (pillola a base di solo progestinico, iniezione, impianto o sistema intrauterino di rilascio del progestinico)

La donna può cambiare in qualsiasi momento se proviene da una pillola a base di solo progestinico e deve cominciare l'assunzione il giorno successivo. Nel caso di un impianto o di un sistema intrauterino di rilascio, l'assunzione di Mymarigold deve cominciare nello stesso giorno nel quale l'impianto viene rimosso. Nel caso di un iniettabile, Mymarigold deve iniziare nel giorno in cui dovrebbe essere praticata la successiva iniezione. In tutti questi casi la donna deve essere avvertita di usare anche un metodo contraccettivo non ormonale di supporto per i primi sette giorni d'assunzione delle compresse.

Dopo un aborto al primo trimestre

È possibile iniziare immediatamente senza bisogno di ulteriori misure contraccettive.

Dopo un parto o un aborto al secondo trimestre

Per le donne che allattano al seno si veda il paragrafo 4.6.

La donna deve essere consigliata di iniziare a prendere le compresse al 21°-28° giorno dopo il parto nelle donne che non allattano o dopo un aborto al secondo trimestre, tenendo conto del rischio aumentato di tromboembolia nel periodo immediatamente successivo al parto (vedere il paragrafo 4.4). Se inizia più tardi deve essere avvertita di utilizzare anche un metodo contraccettivo non ormonale di supporto nei primi sette giorni d'assunzione delle compresse. Tuttavia, se nel frattempo ha avuto rapporti sessuali, prima di iniziare effettivamente l'assunzione del contraccettivo orale combinato, si deve escludere una gravidanza o si deve attendere la comparsa della prima mestruazione.

Assunzione irregolare

L'assunzione ritardata per meno di 12 ore non diminuisce la protezione contraccettiva. La donna deve prendere la compressa non appena se ne ricorda e continuare a prendere le compresse rimanenti come al solito.

Dimenticare la compressa per oltre 12 ore può diminuire la protezione contraccettiva. Le due regole seguenti possono essere di aiuto per gestire le compresse dimenticate.

  1. L'assunzione delle compresse non deve mai essere sospesa per più di 7 giorni.
  2. Occorrono 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse per raggiungere una sufficiente soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-ovaio.
Di conseguenza nella pratica giornaliera possono essere dati i seguenti suggerimenti.

Prima settimana

L'ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo, anche se ciò comporta l'assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere prese secondo il ritmo consueto. Inoltre, nei successivi 7 giorni deve essere impiegato un metodo di barriera, cioè un profilattico. Se durante la settimana precedente, si sono avuti rapporti sessuali, si deve prendere in considerazione la possibilità che si sia instaurata una gravidanza. Maggiore è il numero di compresse dimenticate e più ravvicinato è l'intervallo libero da pillola, maggiore è il rischio di gravidanza.

Seconda settimana

L'ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo, anche se ciò comporta l'assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere prese secondo il ritmo consueto. Non è necessario impiegare alcun metodo contraccettivo aggiuntivo, a condizione che, nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata, le compresse siano state assunte correttamente; tuttavia, in caso contrario o se le compresse dimenticate sono più di una, si deve usare un metodo di barriera, cioè un profilattico per i 7 giorni successivi.

Terza settimana

Il rischio di ridotta affidabilità contraccettiva è maggiore, a causa dell'imminenza dell'intervallo libero da pillola. Tuttavia, modificando lo schema di assunzione della pillola si può ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle due seguenti opzioni non vi è pertanto necessità di usare metodi contraccettivi aggiuntivi purché nei 7 giorni precedenti la compressa dimenticata, tutte le compresse siano state prese correttamente. In caso contrario si deve raccomandare di seguire la prima delle due opzioni e di usare anche un metodo di barriera, cioè un profilattico, nei successivi 7 giorni.

  1. L'ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo, anche se ciò comporta l'assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere prese secondo il ritmo consueto. Il blister successivo deve essere iniziato subito dopo aver terminato il precedente, cioè senza osservare intervallo libero da pillola tra i due blister. In questo caso è improbabile che si verifichi la mestruazione prima della fine del secondo blister; tuttavia, durante l'assunzione delle compresse, possono presentarsi spotting o emorragia da sospensione.
  2. Si può anche raccomandare di sospendere l'assunzione delle compresse del blister in corso. Si deve allora osservare un intervallo libero da pillola che duri fino a 7 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate le compresse, e poi proseguire con un nuovo blister.
Qualora siano state dimenticate delle compresse e, di conseguenza, nel primo regolare intervallo libero da pillola non si presenti emorragia da sospensione, bisogna considerare l'eventualità di una gravidanza in atto.

Cosa fare in caso di vomito e/o diarrea

Se entro 3-4 ore dall'assunzione della compressa si verifica vomito, l'assorbimento può non essere completo. In questo caso si prendano in considerazione le raccomandazioni illustrate sopra. Anche in caso di diarrea l'assorbimento può non essere completo. Può essere necessaria una contraccezione aggiuntiva. Se la diarrea è grave e dura per 2 o più giorni, si deve seguire la procedura in caso di pillole dimenticate.

Se non si vuole modificare lo schema posologico abituale, si deve prendere una o più compresse extra da un altro blister.

Come anticipare o ritardare la mestruazione

Per ritardare la mestruazione la donna deve continuare con un altro blister di Mymarigold senza un periodo libero da pillola. Le mestruazioni possono essere ritardate per tutto il tempo desiderato fino alla fine del secondo blister, ma non oltre. Mentre la mestruazione viene ritardata la donna può presentare emorragia da sospensione o spotting. L'assunzione regolare di Mymarigold deve essere ripresa dopo un normale periodo di 7 giorni libero da pillola.

Per spostare la mestruazione ad un giorno nella settimana diverso rispetto a quello previsto con lo schema abituale, si può consigliare alla donna di abbreviare il successivo intervallo libero da pillola di quanti giorni lei desidera. Più breve è questo intervallo e maggiore sarà il rischio di non avere la mestruazione ma di avere spotting o emorragia da sospensione durante l'assunzione delle compresse della confezione successiva (questo si verifica anche quando si ritarda la mestruazione).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l'efficacia dei contraccettivi ormonali combinati sono state stabilite in donne in età riproduttiva. Non vi è un uso rilevante di Mymarigold prima del primo periodo mestruale.

Popolazione anziana

I contraccettivi ormonali combinati non sono indicati nelle donne che hanno superato la menopausa.

Modo di somministrazione

Per uso orale.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Mymarigold?


Non sono stati segnalati effetti negativi gravi dovuti a sovradosaggio. In conseguenza di un sovradosaggio possono presentarsi sintomi quali nausea, vomito e, in donne giovani, leggera emorragia vaginale.

Non vi sono antidoti e un ulteriore trattamento deve essere sintomatico.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Mymarigold durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Mymarigold non è indicato durante la gravidanza. Se si verifica una gravidanza durante l'uso di Mymarigold il medicinale deve essere sospeso immediatamente.

Estesi studi epidemiologici non hanno rivelato né un aumento di rischio di difetti alla nascita in bambini nati da donne che avevano usato un COC prima della gravidanza, né un effetto teratogeno quando un COC è stato usato inavvertitamente durante la gravidanza.

Il maggior rischio di tromboembolia nel periodo dopo il parto deve essere preso in considerazione quando viene ripresa l'assunzione di Mymarigold (vedere paragrafo 4.2. e 4.4).

Allattamento

L'allattamento al seno può essere influenzato dagli steroidi contraccettivi, in quanto essi possono ridurre la quantità e modificare la composizione del latte materno. Piccole quantità di steroidi contraccettivi e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte ma non vi è evidenza di un effetto dannoso sulla salute del bambino. L'uso degli steroidi contraccettivi deve perciò essere sconsigliato fino al termine dell'allattamento.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Mymarigold sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


L'effetto di Mymarigold sulla capacità di guidare e usare macchinari è nullo o trascurabile.


PRINCIPIO ATTIVO


Mymarigold 20 mcg/75 mcg: ogni compressa contiene 20 microgrammi di etinilestradiolo e 75 microgrammi di gestodene

Mymarigold 30 mcg/75 mcg: ogni compressa contiene 30 microgrammi di etinilestradiolo e 75 microgrammi di gestodene

Eccipienti con effetto noto:

Mymarigold 20 mcg/75 mcg contiene 38 mg di lattosio monoidrato e 20 mg di saccarosio.

Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Nucleo della compressa

Magnesio stearato

Povidone K-25

Amido di mais

Lattosio monoidrato

Rivestimento della compressa

Povidone K-90

Macrogol 6000

Talco

Calcio Carbonato

Saccarosio

Cera di lignite


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 36 mesi

Non conservare a temperatura superiore a 30°C.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Blister in PVC/Alluminio.

Confezioni da 1 x 21 compresse; 3 x 21 compresse, 6 x 21 compresse.

Non tutte le confezioni saranno commercializzate.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 13/03/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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