Rhesonativ 625 UI/ml soluzione iniettabile 1 fiala 1 ml

28 marzo 2024
Farmaci - Rhesonativ

Rhesonativ 625 UI/ml soluzione iniettabile 1 fiala 1 ml


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Rhesonativ 625 UI/ml soluzione iniettabile 1 fiala 1 ml è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di immunoglobulina umana anti-D, appartenente al gruppo terapeutico Immunoglobuline specifiche. E' commercializzato in Italia da Octapharma Italy S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Octapharma Italy S.p.A.

MARCHIO

Rhesonativ

CONFEZIONE

625 UI/ml soluzione iniettabile 1 fiala 1 ml

FORMA FARMACEUTICA
soluzione (uso interno)

PRINCIPIO ATTIVO
immunoglobulina umana anti-D

GRUPPO TERAPEUTICO
Immunoglobuline specifiche

CLASSE
A

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
35,48 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Rhesonativ disponibili in commercio:


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Rhesonativ? Perchè si usa?


Prevenzione dell'immunizzazione Rh(D) nelle donne in età fertile Rh(D) negative
  • Profilassi prenatale
    • Profilassi prenatale pianificata
    • Profilassi prenatale in seguito a complicanze della gravidanza comprendenti aborto/minaccia di aborto, gravidanza extrauterina o mola idatiforme, morte fetale intrauterina (IUFD), emorragia transplacentare (TPH) da emorragia ante-parto (APH), amniocentesi, biopsia corionica, procedure ostetriche manipolative ad es. versione esterna, interventi invasivi, cordocentesi, trauma addominale chiuso o intervento terapeutico sul feto.
  • Profilassi postnatale
    • Parto di un neonato Rh(D) positivo (D, Ddebole, Dparziale)
Trattamento di donne in età fertile Rh(D) negative dopo trasfusioni incompatibili di sangue Rh(D) positivo o di altri prodotti contenenti eritrociti, ad es. il concentrato piastrinico.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Rhesonativ?


Ipersensibilità al(ai) principio(i) attivo(i) o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Ipersensibilità alle immunoglobuline umane, in particolare in pazienti con anticorpi anti-IgA.


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Rhesonativ?


Assicurarsi che Rhesonativ non venga somministrato in un vaso sanguigno, a causa di rischio di shock. Le iniezioni devono essere somministrate per via intramuscolare, ed attenzione deve essere esercitata nel ritrarre lo stantuffo della siringa prima dell'iniezione per essere certi che l'ago non sia inserito in un vaso sanguigno.

In caso di uso postnatale, il prodotto è destinato alla somministrazione materna. Non deve essere somministrato al neonato.

Il prodotto non è destinato all'uso né in soggetti Rh(D) positivi, né in soggetti già immunizzati verso l'antigene Rh(D).

Le pazienti devono essere tenute in osservazione per almeno 20 minuti dopo la somministrazione e per almeno 1 ora dopo un'iniezione endovenosa accidentale.

Ipersensibilità

Vere reazioni di ipersensibilità sono rare, ma si possono verificare risposte di tipo allergico alla immunoglobulina anti-D. Le pazienti devono essere informate di quali siano i primi segni di reazioni di ipersensibilità comprendenti orticaria, orticaria generalizzata, costrizione toracica, dispnea, ipotensione e anafilassi. Il trattamento necessario dipende dalla natura e dalla gravità dell'effetto collaterale.

Rhesonativ contiene una quantità ridotta di IgA. Sebbene l'immunoglobulina anti-D sia stata usata con successo in individui con carenza selettiva di IgA, individui che sono carenti di IgA hanno la potenzialità di sviluppare anticorpi anti IgA e possono avere reazioni anafilattiche dopo la somministrazione di medicinali plasmaderivati contenenti IgA. Il medico deve quindi valutare il beneficio del trattamento con Rhesonativ contro i potenziali rischi di reazioni di ipersensibilità.

In rari casi, l'immunoglobulina umana anti-D può indurre un brusco abbassamento della pressione arteriosa con reazione anafilattica, anche in pazienti che hanno tollerato trattamenti precedenti con immunoglobulina umana.

Il solo sospetto di reazioni di tipo allergico o anafilattico richiede l'immediata sospensione dell'iniezione. In caso di shock, deve essere attuato il trattamento medico standard per lo shock.

Reazioni emolitiche

Pazienti che hanno appena ricevuto una trasfusione incompatibile e che ricevono dosi molto elevate di immunoglobulina anti-D devono essere monitorate clinicamente e attraverso parametri biologici, a causa del rischio di reazione emolitica.

Tromboembolia

Eventi tromboembolici arteriosi e venosi tra cui infarto miocardico, ictus, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare sono stati associati all'uso di immunoglobuline. Sebbene non siano stati osservati eventi tromboembolici per Rhesonativ, le pazienti devono essere sufficientemente idratate prima della somministrazione di immunoglobuline. Si deve fare attenzione alle pazienti con fattori di rischio preesistenti per gli eventi trombotici (come ipertensione, diabete mellito e anamnesi di malattia vascolare o episodi trombotici, pazienti con disturbi trombofilici acquisiti o ereditari, pazienti che restano immobilizzate per lunghi periodi, pazienti con ipovolemia grave, pazienti con malattie che aumentano la viscosità del sangue), in particolare quando sono prescritte dosi più alte di Rhesonativ.

Le pazienti devono essere informate di quali siano i primi sintomi di eventi tromboembolici, compresi dispnea, dolore ed edema a un arto, deficit neurologici focali e dolore toracico e devono essere avvisate di rivolgersi immediatamente al loro medico alla comparsa dei sintomi.

Interferenza con test sierologici

Dopo l'iniezione di immunoglobulina, l'incremento transitorio dei vari anticorpi trasferiti passivamente nel sangue della paziente può causare falsi positivi nei test sierologici.

La trasmissione passiva di anticorpi contro gli antigeni eritrocitari, ad es. A, B o D, può causare interferenze con alcuni test sierologici per anticorpi eritrocitari, per esempio il test dell'antiglobulina (test di Coombs), in particolare nei neonati Rh(D) positivi le cui madri hanno ricevuto una profilassi prenatale.

Pazienti sovrappeso/obese

Alla luce di una possibile mancanza di efficacia in caso di somministrazione intramuscolare nelle pazienti sovrappeso/obese, si raccomanda l'uso di un prodotto anti-D per via endovenosa.

Agenti trasmissibili

Le misure standard atte a prevenire le infezioni derivanti dall'uso di prodotti medicinali preparati con sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per individuare l'eventuale presenza di marker specifici di infezione e l'adozione di fasi di produzione efficaci per l'inattivazione/rimozione di virus. Ciononostante, quando si somministrano prodotti medicinali preparati con sangue o plasma umano, la possibilità di trasmettere agenti infettivi non può essere esclusa completamente. Ciò riguarda anche virus sconosciuti o emergenti e altri agenti patogeni.

Le misure adottate sono considerate efficaci per virus capsulati, quali il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), virus dell'epatite B (HBV) e virus dell'epatite C (HCV), e per il virus non capsulato dell'epatite A (HAV).

Le misure adottate possono avere valore limitato nei confronti di virus non capsulati, come il parvovirus B19.

Vi sono esperienze cliniche rassicuranti relative alla mancata trasmissione di epatite A o parvovirus B19 con le immunoglobuline e si presume inoltre che il contenuto di anticorpi contribuisca in modo notevole alla sicurezza virale.

Ogni volta che Rhesonativ viene somministrato a una paziente, è fortemente consigliato registrare il nome e il numero di lotto del prodotto, in modo tale da mantenere un legame tra il paziente e il lotto del prodotto.

Informazioni importanti su alcuni dei componenti di Rhesonativ

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per 1 mL (625 UI), ovvero è essenzialmente “senza sodio“.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Rhesonativ?


Vaccini con virus vivi attenuati

L'immunizzazione attiva con vaccini con virus vivi (ad es. morbillo, parotite o rosolia) deve essere posticipata di 3 mesi dopo l'ultima somministrazione di immunoglobulina anti-D, in quanto l'efficacia del vaccino con virus vivi potrebbe esserne compromessa.

Se l'immunoglobulina anti-D deve essere somministrata entro 2-4 settimane da una vaccinazione con virus vivi, l'efficacia di questa vaccinazione può essere inficiata.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Rhesonativ? Dosi e modo d'uso


Posologia

La dose di immunoglobulina anti-D deve essere stabilita in base al livello di esposizione agli eritrociti Rh(D) positivi e al fatto che 0,5 mL di concentrati eritrocitari Rh(D) positivi o 1 mL di sangue Rh(D) positivo vengono neutralizzati da circa 10 microgrammi (50 UI) di immunoglobulina anti-D.

Le dosi seguenti sono consigliate sulla base degli studi clinici condotti con Rhesonativ.

Prevenzione dell'immunizzazione Rh(D) nelle donne Rh(D) negative
  • Profilassi prenatale: Secondo le raccomandazioni generali, le dosi attualmente somministrate vanno da 50 a 330 microgrammi o da 250 a 1650 UI.
  • Profilassi prenatale pianificata:
    una dose singola (ad es. di 250 μg o 1250 UI) nelle settimane 28-30 di gestazione o due dosi nelle settimane 28 e 34.
  • Profilassi prenatale in seguito a complicanze della gravidanza:
    deve essere somministrata una dose singola (ad es. di 125 µg o 625 UI prima della 12a settimana di gravidanza) (ad es. 250 µg o 1250 UI dopo la 12a settimana di gravidanza) non appena possibile ed entro 72 ore e, se necessario, ripetuta a intervalli di 6-12 settimane per tutta la durata della gravidanza.
    Dopo l'amniocentesi e la biopsia corionica, deve essere somministrata una dose singola (ad es. 250 μg o 1250 UI).
  • Profilassi postnatale: Secondo le raccomandazioni generali, le dosi attualmente somministrate vanno da 100 a 300 microgrammi o da 500 a 1500 UI. Per i dettagli degli studi specifici, vedere il paragrafo 5.1. Se viene somministrata la dose più bassa (100 microgrammi o 500 UI), deve essere eseguito un test per stabilire l'entità dell'emorragia feto-materna.
    Dose standard: 1250 UI (250 µg).
  • Per l'uso postnatale, il prodotto deve essere somministrato alla madre non appena possibile entro 72 ore dal parto di un bambino Rh positivo (D, Ddebole, Dparziale). Se sono trascorse più di 72 ore, il prodotto non deve essere negato, ma somministrato non appena possibile.
    La dose postnatale deve essere iniettata anche se è stata somministrata la profilassi prenatale e anche se è possibile dimostrare un'attività residua della profilassi prenatale nel siero materno.
Se si sospetta una forte emorragia feto-materna (>4 mL (0,7%-0,8% delle donne), ad es. in caso di anemia fetale/neonatale o di morte fetale intrauterina, stabilirne l'entità con un metodo adeguato, ad es. il test di eluizione acida Kleihauer-Betke per determinare l'HbF fetale o la flussocitometria che identifica selettivamente le cellule Rh D positive. Le dosi supplementari di immunoglobulina anti-D devono essere somministrate di conseguenza (10 microgrammi o 50 UI) per 0,5 mL di eritrociti fetali).

Trasfusioni eritrocitarie incompatibili

La dose raccomandata è di 20 microgrammi (100 UI) di immunoglobulina anti-D per 2 mL di sangue Rh (D) positivo trasfuso o per 1 mL di concentrato eritrocitario. Si raccomanda il consulto con uno specialista in medicina trasfusionale al fine di valutare la fattibilità di uno scambio eritrocitario per ridurre il carico di eritrociti D-positivi nel torrente circolatorio e per definire la dose di immunoglobulina anti-D richiesta per sopprimere l'immunizzazione. I test di follow-up per eritrociti D positivi devono essere effettuati ogni 48 ore e deve essere somministrata ulteriore immunoglobulina anti-D fino a quando non siano più rilevabili gli eritrociti D positivi nel torrente circolatorio. In ogni caso, alla luce del possibile rischio di emolisi, si suggerisce di non superare una dose massima di 3000 microgrammi (15000 UI).

È consigliato l'uso di un prodotto endovenoso alternativo, in quanto consente di raggiungere immediatamente livelli plasmatici adeguati. In assenza di un prodotto per uso endovenoso, il volume molto elevato deve essere somministrato per via intramuscolare nell'arco di un periodo di diversi giorni (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica

La sicurezza ed efficacia nei bambini non è stata ancora stabilita.

Pazienti in sovrappeso

In caso di pazienti in sovrappeso/obese, deve essere preso in considerazione l'uso di un prodotto anti-D per via endovenosa (vedere paragrafo 4.4)

Modo di somministrazione

Per uso intramuscolare.

Se è richiesto un volume elevato (> 2 mL per i bambini o > 5 mL per gli adulti), si raccomanda di suddividerlo in più dosi da iniettare in sedi diverse.

Se la somministrazione intramuscolare è controindicata (disturbi emorragici), si deve ricorrere all'uso di un altro prodotto per via endovenosa. L'iniezione può essere somministrata per via sottocutanea se nessun altro prodotto per via endovenosa è disponibile. Dopo l'iniezione, una attenta pressione manuale con un tampone deve essere applicata sul punto di inoculo.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Rhesonativ?


Le conseguenze di un sovradosaggio non sono note. Pazienti che ricevono trasfusioni incompatibili, o che ricevono dosi molto elevate di immunoglobulina anti-D, devono essere monitorati clinicamente e con parametri biologici, a causa del rischio di reazione emolitica.

Negli altri soggetti Rh(D) negativi, il sovradosaggio non dovrebbe causare effetti indesiderati più frequenti o più gravi della dose normale.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Rhesonativ durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Questo prodotto medicinale è destinato all'uso in gravidanza.

Allattamento

Questo medicinale può essere usato durante l'allattamento.

Le immunoglobuline vengono escrete nel latte umano. Nessuno studio ha riportato eventi avversi correlati al medicinale, in bambini nati di oltre 450 donne che hanno ricevuto somministrazioni di Rhesonativ nel periodo postparto.

Fertilità

Non esistono studi sulla fertilità animale condotti con Rhesonativ. L'esperienza clinica sviluppata con gli anticorpi anti-D immunoglobuline umane suggerisce che non sono da aspettarsi effetti nocivi sulla fertilità.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Rhesonativ sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Rhesonativ non influenza la capacità di guidare veicoli e l'uso di macchinari.


PRINCIPIO ATTIVO


Immunoglobulina umana anti-D.

1 mL contiene:

Immunoglobulina umana anti-D 625 UI (125 µg)

Contenuto di proteine umane 165 mg

di cui immunoglobulina G, almeno 95%

Il contenuto di IgA non supera lo 0,05% del contenuto proteico totale.

Una fiala da 1 mL contiene 625 UI (125 µg) di immunoglobulina umana anti-D.

Una fiala da 2 mL contiene 1250 UI (250 µg) di immunoglobulina umana anti-D.

La potenza è determinata utilizzando il saggio della Farmacopea Europea. L'equivalenza in unità internazionali della preparazione internazionale di riferimento è stabilita dall'Organizzazione Mondale della Sanità.

Distribuzione delle sottoclassi di IgG (valori approssimativi):

IgG1............. 70,5%

IgG2............. 26,0%

IgG3............. 2,8%

IgG4............. 0,8%

Il contenuto massimo di IgA è 82,5 microgrammi/mL.

Prodotto da plasma di donatori umani.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Glicina

Sodio cloruro

Sodio acetato

Polisorbato 80

Acqua per preparazioni iniettabili


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 30 mesi

Conservare in frigorifero (2°C – 8°C). Tenere la fiala nell'imballaggio esterno per proteggerla dalla luce.

Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


1 mL e 2 mL di soluzione in una fiala (vetro di tipo I).

Dimensioni delle confezioni: 1x1 mL, 1x2 mL e 10x2 mL

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 13/12/2022

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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