23 gennaio 2021
Farmaci - Sucralfato Aristo
Sucralfato Aristo 2 g polvere per sospensione orale 30 bustine
Sucralfato Aristo 2 g polvere per sospensione orale 30 bustine è un medicinale soggetto a prescrizione medica (
classe A), a base di
sucralfato, appartenente al gruppo terapeutico
Antiulcera. E' commercializzato in Italia da
Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco A.C.R.A.F S.p.A. - Sede LegaleINDICE SCHEDAINFORMAZIONI GENERALITITOLARE AIC:
Aristo Pharma GmbHCONCESSIONARIO:
Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco A.C.R.A.F S.p.A. - Sede LegaleMARCHIO
Sucralfato AristoCONFEZIONE
2 g polvere per sospensione orale 30 bustine
FORMA FARMACEUTICAPolvere
PRINCIPIO ATTIVOsucralfatoGRUPPO TERAPEUTICOAntiulceraCLASSEA
RICETTAmedicinale soggetto a prescrizione medica
PREZZO4,92 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIOConfezioni e formulazioni di Sucralfato Aristo disponibili in commercio:
- sucralfato aristo 2 g polvere per sospensione orale 30 bustine (scheda corrente)
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)SCARICA IL PDF DEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (AIFA)
Foglietto illustrativo Sucralfato Aristo »N.B.
Alcuni PDF potrebbero non essere disponibiliINDICAZIONI TERAPEUTICHEA cosa serve Sucralfato Aristo? Perchè si usa?
Ulcera gastrica, ulcera duodenale, gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche, gastropatie da FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), esofagite da reflusso.
CONTROINDICAZIONIQuando non dev'essere usato Sucralfato Aristo?
Il sucralfato non deve essere somministrato a neonati prematuri.
Ipersensibilità individuale accertata verso i componenti o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
Il sucralfato è controindicato nei pazienti in trattamento con tetracicline (vedere il paragrafo 4.5). Per la presenza di aspartame il prodotto è controindicato in soggetti affetti da fenilchetonuria.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USOCosa serve sapere prima di prendere Sucralfato Aristo?
Sono stati riportati casi di formazione di bezoar associati con la somministrazione di sucralfato. La maggioranza di questi era rappresentata da pazienti in terapia intensiva e da neonati prematuri. Pertanto, deve essere esercitata estrema cautela nel trattamento di pazienti in terapia intensiva, specialmente se ricevono nutrizione enterale, o in pazienti che presentano fattori predisponenti come ritardato svuotamento gastrico.
Uno studio condotto in Francia nei neonati che hanno ricevuto sucralfato, ha messo in luce che il 73% dei trattati ha mostrato gravi problemi digestivi e il 36% ha presentato una sindrome occlusiva che ha richiesto trattamento medico.
Nei pazienti con insufficienza renale, il prodotto va somministrato con cautela e sotto il diretto controllo del Medico evitando trattamenti prolungati. Poiché il prodotto può alterare la biodisponibilità di altri farmaci, si consiglia di interporre un intervallo di almeno due ore tra l'assunzione del prodotto e quella di un altro farmaco.
Popolazione pediatrica L'uso del sucralfato nei bambini è sconsigliato, in quanto la sicurezza e l'efficacia nella popolazione pediatrica non sono state stabilite.
INTERAZIONIQuali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Sucralfato Aristo?
I sali di alluminio possono formare complessi con le tetracicline, riducendo l'assorbimento e quindi l'attività di questi antibiotici somministrati per via orale.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONECome si usa Sucralfato Aristo? Dosi e modo d'uso
Una bustina di granulato da 2 g, 2 volte al giorno, salvo diversa prescrizione medica. Il granulato deve essere assunto a stomaco vuoto, disciolto in poca acqua.
SOVRADOSAGGIOCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Sucralfato Aristo?
Non ci sono esperienze di sovradosaggio nell'uomo.
Tuttavia, studi di tossicità acuta per somministrazione orale, usando dosi superiori a 12 g/Kg di peso corporeo, non hanno rilevato dosi letali.
Il rischio associato a sovradosaggio appare, pertanto, trascurabile.
EFFETTI INDESIDERATIQuali sono gli effetti collaterali di Sucralfato Aristo?
Sono stati riportati casi molto rari di formazione di bezoar (vedere il paragrafo 4.4):
In seguito ad uso prolungato del farmaco, può insorgere stitichezza.
Meno frequentemente, possono essere osservati disturbi gastroenterici, secchezza delle fauci, rash, prurito, vertigine, insonnia, mal di testa.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari
è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo:
www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOE' possibile prendere Sucralfato Aristo durante la gravidanza e l'allattamento?
Studi condotti in topi, ratti e conigli a dosi superiori a 50 volte la dose umana non hanno evidenziato danni al feto dovuti al sucralfato. Tuttavia, l'impiego del sucralfato in gravidanza va attuato solo in caso di assoluta necessità e sotto il controllo del medico. Non è noto se il sucralfato viene eliminato attraverso il latte umano; comunque, la somministrazione del prodotto durante l'allattamento deve essere effettuata con cautela.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARIEffetti di Sucralfato Aristo sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Il farmaco non riduce la concentrazione né provoca sonnolenza nei pazienti in trattamento.
PRINCIPIO ATTIVOUna bustina di polvere da 5 g contiene 2 g di sucralfato
Eccipienti con effetti noti: Sorbitolo ed aspartame
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1
ECCIPIENTISorbitolo, Aspartame, Aroma Pandoro.
SCADENZA E CONSERVAZIONEScadenza: 36 mesi
Non sono richieste particolari precauzioni per la conservazione.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITOREAstuccio da 30 bustine di accoppiato carta/alluminio/politene contenente 2 g di sucralfato.
PATOLOGIE CORRELATEData ultimo aggiornamento: 07/02/2018Nota:
Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.Fonte:
CODIFA - L'informatore farmaceuticoTags:
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