Thymoglobuline 5 mg/ml polvere per concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 10 ml

20 aprile 2024
Farmaci - Thymoglobuline

Thymoglobuline 5 mg/ml polvere per concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 10 ml


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Thymoglobuline 5 mg/ml polvere per concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 10 ml è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico (classe H), a base di immunoglobulina di coniglio antitimocitaria, appartenente al gruppo terapeutico Immunosoppressori. E' commercializzato in Italia da Sanofi S.r.l. Socio Unico


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Sanofi S.r.l. Socio Unico

MARCHIO

Thymoglobuline

CONFEZIONE

5 mg/ml polvere per concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 10 ml

FORMA FARMACEUTICA
Polvere

PRINCIPIO ATTIVO
immunoglobulina di coniglio antitimocitaria

GRUPPO TERAPEUTICO
Immunosoppressori

CLASSE
H

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico

PREZZO
238,99 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Thymoglobuline disponibili in commercio:

  • thymoglobuline 5 mg/ml polvere per concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 10 ml (scheda corrente)

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Thymoglobuline? Perchè si usa?


  • Profilassi e trattamento degli episodi di rigetto dopo trapianto di rene, cuore, fegato, pancreas.
  • Profilassi nell'adulto della malattia acuta e cronica da trapianto verso ospite (Graft versus Host Disease, GvHD).
  • Trattamento dell'anemia aplastica quando le altre terapie sono inefficaci.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Thymoglobuline?


Thymoglobuline è controindicata nei pazienti con:
  • ipersensibilità alle proteine di coniglio o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
  • infezioni acute o croniche attive, che rendono controindicata qualsiasi immunosoppressione aggiuntiva.


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Thymoglobuline?


Thymoglobuline deve essere utilizzata esclusivamente sotto stretta supervisione medica in ambito ospedaliero; Thymoglobuline deve essere somministrata solo in accordo alle indicazioni di un medico con esperienza nella terapia immunosoppressiva. I pazienti devono essere monitorati attentamente durante l'infusione. Particolare attenzione deve essere posta nel monitorare il paziente per qualsiasi sintomo di shock anafilattico. Uno stretto monitoraggio del paziente deve continuare sia durante l'infusione che per un periodo di tempo adeguato, dopo la fine dell'infusione, finchè il paziente non sia stabile.

Prima della somministrazione di Thymoglobuline è necessario stabilire se il paziente è allergico alle proteine di coniglio.

Il personale medico e l'attrezzatura, etc. deve essere prontamente disponibile durante i primi giorni di terapia per fornire il trattamento di emergenza in caso di necessità.

Avvertenze

Reazioni immuno-mediate

In rari casi, in seguito all'uso di Thymoglobuline sono state segnalate gravi reazioni immuno-mediate, quali anafilassi o grave sindrome da rilascio di citochine (CSR).

Molto raramente, è stata riportata anafilassi fatale (vedere paragrafo 4.8 “Effetti indesiderati“). In caso di reazione anafilattica, si deve interrompere immediatamente l'infusione e avviare l'opportuno trattamento di emergenza. L'attrezzatura per la terapia di emergenza di uno shock anafilattico deve essere prontamente disponibile.

Ogni ulteriore somministrazione di Thymoglobuline in pazienti con storia di anafilassi alla Thymoglobuline deve essere iniziata solo dopo attenta valutazione.

Gravi, acute reazioni associate all'infusione (IARs) sono compatibili con CRS attribuita al rilascio di citochine da monociti e linfociti attivati. Raramente, queste reazioni riportate sono associate a seri eventi cardiorespiratori e/o morte (vedere paragrafo Precauzioni e il paragrafo 4.8).

Infezioni

Thymoglobuline è normalmente impiegata in associazione ad altri agenti immunosoppressivi. In seguito alla somministrazione di Thymoglobuline in associazione a vari agenti immunosoppressivi sono state riportate infezioni (batteriche, fungine, virali e protozoarie), riattivazione di infezioni (in particolare da citomegalovirus [CMV]) e sepsi. In casi rari, queste infezioni sono risultate fatali.

Patologie epatiche

Thymoglobuline deve essere somministrata con particolare cautela in pazienti con patologie epatiche poiché malattie pre-esistenti della coagulazione possono aggravarsi. Si raccomanda di monitorare attentamente le piastrine e parametri di coagulazione.

Precauzioni

Generale

Il corretto dosaggio di Thymoglobuline differisce da quello di altri prodotti a base di immunoglobuline anti-timociti (ATG), perché la composizione e la concentrazione proteica varia a seconda della fonte di ATG utilizzata. I medici devono pertanto prestare cautela, per garantire che la dose prescritta sia corretta per la tipologia di ATG da somministrare.

Thymoglobuline deve essere utilizzata esclusivamente sotto stretta supervisione medica in ambito ospedaliero. I pazienti devono essere monitorati attentamente durante l'infusione e per un periodo di tempo dopo la fine dell'infusione, finché il paziente non sia stabile. La stretta osservanza delle raccomandazioni relative al dosaggio e alla durata dell'infusione può ridurre l'incidenza e la gravità delle reazioni correlate all'infusione (IARs) (vedi oltre). Inoltre, la diminuzione della velocità di infusione può minimizzare molte delle reazioni correlate all'infusione. La premedicazione con antipiretici, corticosteroidi e/o antistaminici può ridurre sia l'incidenza, sia la gravità di tali reazioni avverse.

Effetti ematologici

Sono state riportate trombocitopenia e/o leucopenia (comprese linfopenia e neutropenia), reversibili dopo aggiustamenti della dose. Qualora la trombocitopenia e/o la leucopenia non siano riconducibili alla patologia di base o associate alla condizione a causa della quale viene somministrata Thymoglobuline, si suggeriscono le seguenti riduzioni della dose:
  • una riduzione del dosaggio deve essere considerata se la conta piastrinica è compresa tra 50.000 e 75.000 cellule/mm3 o se la conta leucocitaria è compresa tra 2.000 e 3.000 cellule/mm3;
  • l'interruzione del trattamento con Thymoglobuline deve essere considerata in caso di sviluppo di grave e persistente trombocitopenia (< 50.000 cellule/mm3) o leucopenia (< 2.000 cellule/mm3).
È necessario monitorare la conta leucocitaria e piastrinica durante e dopo la terapia con Thymoglobuline.I pazienti con grave anemia aplastica neutropenica richiedono un monitoraggio molto attento, una profilassi appropriata e il trattamento della febbre e delle infezioni così come un adeguato supporto trasfusionale piastrinico.

Infezioni

In seguito alla somministrazione di Thymoglobuline in associazione a vari agenti immunosoppressivi sono state riportate infezioni, riattivazione di infezioni (in particolare CMV) e sepsi. Si raccomandano un attento monitoraggio del paziente ed una appropriata profilassi anti-infettiva.

Neoplasie maligne

L'uso di agenti immunosoppressivi, compresa Thymoglobuline, può aumentare l'incidenza di neoplasie maligne, compresi linfoma o malattia linfoproliferativa (che può essere mediata da virus). Talvolta questi eventi sono stati associati ad esito fatale (vedere paragrafo 4.8).

Rischio di trasmissione di agenti infettivi

Nel processo produttivo di Thymoglobuline sono utilizzati componenti del sangue umano (eritrociti trattati con formaldeide) e cellule del timo. Le misure standard per la prevenzione di infezioni derivate dall'uso di medicinali preparati a partire da componenti di origine umana includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per la presenza di specifici marcatori di infezione e l'inclusione di fasi di produzione efficaci ai fini dell'inattivazione/rimozione di virus. Nonostante tali misure, nella somministrazione di medicinali preparati a partire da componenti di origine umana non si può escludere completamente la trasmissione di agenti infettivi. Questo rischio riguarda anche virus sconosciuti o emergenti e altri patogeni.

Le misure adottate per Thymoglobuline sono ritenute efficaci per virus incapsulati quali HIV, HBV e HCV e il virus non capsulato HAV.

I provvedimenti adottati potrebbero essere limitatamente efficaci per virus non capsulati quali il Parvovirus B19.

Si raccomanda vivamente di registrare il nome ed il lotto del prodotto ogni volta che Thymoglobuline è somministrata ad un paziente, al fine di mantenere la tracciabilità tra il paziente ed il lotto di prodotto usato.

Considerazioni particolari sull'infusione di Thymoglobuline

Sono state anche riportate reazioni avverse locali quali dolore, gonfiore ed eritema in corrispondenza del punto di infusione.

Immunizzazioni

L'immunizzazione con vaccini vivi attenuati dopo la terapia con Thymoglobuline non è stata studiata; pertanto, l'immunizzazione con virus vivi attenuati non è raccomandata per i pazienti che siano stati trattati di recente con Thymoglobuline.

Thymoglobuline contiene sodio

Questo medicinale contiene 4 mg di sodio per flaconcino equivalente a 0,2% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

Tracciabilità

Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del prodotto somministrato devono essere chiaramente registrati.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Thymoglobuline?


In caso di somministrazione concomitante nell'ambito di protocolli terapeutici immunosoppressivi combinati, deve essere valutato il rischio di sovra-immunosoppressione. In particolare, l'associazione con ciclosporine comporta il rischio di attività immunosoppressiva eccessivamente intensificata.

Evitare la somministrazione concomitante di sangue o derivati del sangue con Thymoglobuline.

Non sono stati eseguiti studi su interazioni con altri farmaci.

Interazioni con cibi o bevande sono improbabili.

Thymoglobuline ha dimostrato di non interferire con i normali test clinici di laboratorio che utilizzano immunoglobuline. Tuttavia, Thymoglobuline può indurre la produzione di anticorpi umani anti-coniglio che possono interferire con saggi immunologici basati su anticorpi di coniglio e con saggi di citotossicità anticorpo-mediata di tipo cross-match o pannello reattivo anticorpale. Thymoglobuline può interferire con i test ELISA.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Thymoglobuline? Dosi e modo d'uso


La posologia dipende dall'indicazione, dal regime di somministrazione e dall'eventuale associazione con altri agenti immunosoppressivi.

Le seguenti raccomandazioni per il dosaggio possono essere utilizzate come riferimento.

Il trattamento può essere sospeso anche senza riduzione graduale della dose.

Immunosoppressione nel trapianto d'organo

Profilassi degli episodi di rigetto:
  • da 1 a 1,5 mg/Kg/die per 2-9 giorni nel trapianto di rene, pancreas o fegato, pari a una dose cumulativa di 2-13,5 mg/Kg;
  • da 1 a 1,5 mg/Kg/die per 2-5 giorni nel trapianto di cuore, pari ad una dose cumulativa di 2-7,5 mg/kg.
Trattamento degli episodi di rigetto:
  • 1,5 mg/Kg/die per 3-14 giorni, pari ad una dose cumulativa di 4,5-21 mg/Kg.
Profilassi nell'adulto della malattia acuta e cronica da trapianto contro l'ospite o Graft-Versus-Host Disease (GvHD)

Nel trapianto (di midollo osseo o di cellule staminali da sangue periferico) da donatori immunocompatibili non familiari o donatori non immunocompatibili familiari, nei pazienti adulti Thymoglobuline deve essere somministrata, nell'ambito del regime di aggiustamento della dose, alla dose di 2,5 mg/kg/die a partire da 4 giorni prima del trapianto e fino a 2 giorni o 1 giorno prima del trapianto, per una dose cumulativa di 7,5 - 10 mg/kg.

Trattamento dell'anemia aplastica quando le altre terapie sono inefficaci:
  • da 2,5 a 3,5 mg/Kg/die per 5 giorni consecutivi, pari ad una dose cumulativa di 12,5-17,5 mg/Kg.
Aggiustamenti della dose

In corso di trattamento con Thymoglobuline sono state riportate trombocitopenia e/o leucopenia (comprese linfopenia e neutropenia), reversibili dopo aggiustamenti della dose. Qualora la trombocitopenia e/o la leucopenia non siano riconducibili alla patologia sottostante o associate alla condizione a causa della quale viene somministrata Thymoglobuline, si suggeriscono le seguenti riduzioni della dose:
  • valutare una riduzione del dosaggio se la conta piastrinica è compresa tra 50.000 e 75.000 cellule/mm3 o se la conta leucocitaria è compresa tra 2.000 e 3.000 cellule/mm3;
  • valutare l'interruzione del trattamento con Thymoglobuline in caso di sviluppo di grave e persistente trombocitopenia (< 50.000 cellule/mm3) o leucopenia (< 2.000 cellule/mm3).
Popolazione pediatrica

I dati attualmente disponibili sono descritti nei paragrafi 4.8 e 5.1 ma non può essere fornita una raccomandazione sulla posologia. Le informazioni attualmente disponibili indicano che i pazienti pediatrici non richiedono dosaggi differenti rispetto ai pazienti adulti.

Modo di somministrazione

Thymoglobuline viene solitamente somministrata nell'ambito di un regime terapeutico che prevede l'associazione di vari agenti immunosoppressivi.

Somministrare la dose necessaria di corticosteroidi e antistaminici per via endovenosa prima dell'infusione di Thymoglobuline.

La soluzione ricostituita è limpida o leggermente opalescente.

Infondere lentamente in una vena di grosso calibro. Regolare la velocità di infusione in modo tale che la durata totale dell'infusione sia di almeno 4 ore.

Per la ricostituzione e la diluizione vedere paragrafo 6.6.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Thymoglobuline?


Il sovradosaggio involontario può indurre leucopenia (compresa linfopenia e neutropenia) e trombocitopenia. Tali effetti sono reversibili dopo aggiustamenti della dose o interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.2). Non esiste un antagonista.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Thymoglobuline durante la gravidanza e l'allattamento?


Fertilità

Non sono stati condotti studi di riproduzione su animali con Thymoglobuline. Non è noto se Thymoglobuline possa influenzare la capacità riproduttiva.

Gravidanza

Non sono stati condotti studi di riproduzione su animali con Thymoglobuline. Non è noto se Thymoglobuline possa causare danni fetali. Thymoglobuline deve essere somministrato a donne in gravidanza solo se chiaramente necessario.

Thymoglobuline non è stata studiata durante il travaglio e il parto.

Allattamento

Thymoglobuline non è stata studiata in donne durante l'allattamento. Non è noto se questo farmaco sia escreto nel latte materno umano. Poiché altre immunoglobuline sono escrete nel latte materno umano, l'allattamento deve essere interrotto durante la terapia con Thymoglobuline.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Thymoglobuline sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Dati i potenziali eventi avversi che possono verificarsi durante l'infusione di Thymoglobuline, in particolare la sindrome da rilascio di citochine, si raccomanda ai pazienti di non guidare veicoli o usare macchinari.


PRINCIPIO ATTIVO


Un flaconcino contiene 25 mg di immunoglobulina di coniglio antitimociti umani.

La soluzione ricostituita con 5 ml di acqua per preparazioni iniettabili contiene 5 mg di immunoglobulina di coniglio antitimociti umani per ml (25 mg/5 ml).

La soluzione ricostituita deve essere ulteriormente diluita (vedere paragrafo 6.6).

Dopo ricostituzione la soluzione contiene 10 mg (0,4 mmoli) di sodio cloruro equivalenti a 3,93 mg di sodio (0,17 mmoli).

Eccipiente con effetti noti:

Ogni flaconcino da 10 ml contiene 0,171 mmol di sodio, equivalenti a 4 mg di sodio.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1


ECCIPIENTI


Glicina

Sodio cloruro

Mannitolo (E421)

Ciascun flaconcino contiene 10 mg (0,4 mmoli) di sodio cloruro equivalenti a 3,93 mg di sodio (0,17 mmoli).


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 36 mesi

Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).

Non congelare.

Conservare nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.

Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito, vedere il paragrafo 6.3.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Flaconcino di vetro chiaro (tipo I) da 10 ml. munito di tappo in gomma (clorobutile) e capsula di tenuta con aletta in alluminio.

1 flaconcino di polvere liofilizzata da 25 mg per confezione.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 17/10/2023

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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