Zavesca è indicato per il trattamento orale della malattia di Gaucher di tipo 1 di pazienti adulti con sintomatologia da lieve a moderata. Zavesca può solo essere utilizzato per il trattamento di pazienti per i quali la terapia di sostituzione enzimatica non è appropriata .
Zavesca è indicato per il trattamento delle manifestazioni neurologiche progressive in pazienti adulti ed in pazienti in età pediatrica affetti dalla malattia di Niemann-Pick di tipo C .
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Sebbene non siano stati compiuti confronti diretti con la terapia di sostituzione enzimatica (ERT) nel trattamento di pazienti naive affetti dalla malattia di Gaucher di tipo 1, non vi sono prove di vantaggi che ha Zavesca in termini di efficacia o di sicurezza rispetto alla ERT. La ERT rappresenta lo standard terapeutico dei pazienti che necessitano di trattamento per la malattia di Gaucher di tipo 1 . L'efficacia e la sicurezza di Zavesca non sono state specificatamente valutate in pazienti affetti da una forma grave di malattia di Gaucher.
In fase di trattamento, circa il 38% dei pazienti affetti dalla malattia di Gaucher di tipo 1 e 58% dei pazienti affetti dalla malattia di Niemann-Pick di tipo C negli studi clinici hanno riportato tremore. Nella malattia di Gaucher di tipo 1, questi tremori sono stati descritti come tremore fisiologico eccessivo delle mani. Il tremore è iniziato solitamente entro il primo mese e, in molti casi, si è risolto nell'arco di 1-3 mesi nel corso del trattamento. La riduzione della dose può migliorare il tremore, solitamente entro pochi giorni, ma talvolta può rivelarsi necessario interrompere il trattamento.
Si raccomanda il regolare monitoraggio della vitamina B12 in ragione dell'elevata diffusione della carenza di vitamina B12 nei pazienti affetti dalla malattia di Gaucher di tipo 1.
Sono stati riportati casi di neuropatia periferica in pazienti trattati con Zavesca in presenza o in assenza di condizioni concomitanti, quali la carenza di vitaminaB12e la gammopatia monoclonale. Le neuropatie periferiche sembrano essere più comuni tra i pazienti con malattia di Gaucher tipo 1 rispetto al resto della popolazione. Tutti i pazienti devono essere sottoposti ad una valutazione neurologica di base e ripetuta. È necessario che i pazienti che mostrano sintomi quali torpore e formicolio siano sottoposti ad un'attenta rivalutazione del rapporto rischi-benefici.
Eventi gastrointestinali, principalmente diarrea, sono stati osservati in più dell'80% dei pazienti, sia nei momenti iniziali del trattamento, che in maniera intermittente, durante il trattamento . Probabilmente il meccanismo è una inibizione delle disaccaridasi nel tratto gastrointestinale. La maggioranza dei casi è lieve ed è prevedibile che si risolva spontaneamente durante la terapia. Nella pratica clinica si è osservato che la diarrea risponde: a modificazione della dieta (riduzione dell'apporto di lattosio ed altri carboidrati), al mantenimento dell'assunzione di Zavesca lontano dai pasti e/o a medicinali antidiarroici come la loperamide. In alcuni pazienti può essere necessaria una temporanea riduzione della dose. I pazienti con diarrea cronica o altri eventi persistenti a livello gastrointestinale che non rispondono a questi provvedimenti dovrebbero essere studiati clinicamente. Zavesca non è stato valutato in pazienti con una storia significativa di malattia gastrointestinale inclusi stati infiammatori dell'intestino.
Durante l'assunzione di Zavesca, è necessario che i pazienti di sesso maschile adottino affidabili metodi contraccettivi. Studi condotti sui ratti hanno dimostrato che il miglustat agisce negativamente sulla spermatogenesi, e sui parametri spermatici, e riduce la fertilità . Fino a quando non saranno disponibili ulteriori informazioni, prima di tentare la procreazione i pazienti di sesso maschile dovrebbero interrompere il trattamento con Zavesca e adottare affidabili metodi contraccettivi per i successivi 3 mesi.
A causa della scarsa disponibilità di informazioni su questo farmaco, utilizzare Zavesca con prudenza su pazienti con compromissione renale o epatica. Vi è uno stretto rapporto tra la funzione renale e la clearance del miglustat e l'esposizione del miglustat è notevolmente maggiore in pazienti con grave compromissione renale . Attualmente, l'esperienza clinica acquisita su questi pazienti non è sufficiente per fornire raccomandazioni in merito al dosaggio. Si sconsiglia la somministrazione di Zavesca a pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min/1,73 m2).
Malattia di Niemann-Pick di tipo C
Il beneficio del trattamento con Zavesca per le manifestazioni neurologiche in pazienti con malattia di Niemann-Pick di tipo C deve essere valutato su base regolare, per esempio ogni 6 mesi; il proseguimento della terapia deve essere rivalutato dopo almeno 1 anno di trattamento con Zavesca.
Nella prima fase di trattamento con miglustat è stata riportata una crescita ridotta in alcuni pazienti in età pediatrica affetti dalla malattia di Niemann-Pick di tipo C ove l'iniziale ridotto aumento di peso può essere accompagnato o seguito da un ridotto aumento dell'altezza. Durante il trattamento con Zavesca l'accrescimento deve essere controllato nei pazienti in età pediatrica e negli adolescenti; la continuazione della terapia deve essere rivalutata per ogni individuo sulla base del rapporto beneficio/rischio.
Riduzioni lievi nella conta delle piastrine, senza associazione col sanguinamento, sono state osservate in alcuni pazienti con la malattia di Niemann-Pick di tipo C trattati con Zavesca. Tra i pazienti inclusi nello studio clinico, il 40%-50% dei pazienti aveva una conta delle piastrine sotto il livello più basso della normalità all'inizio dello studio. Il monitoraggio della conta delle piastrine è raccomandato in questi pazienti.
I pochi dati disponibili indicano che la somministrazione concomitante di Zavesca e Cerezyme nei pazienti affetti dalla malattia di Gaucher di tipo 1 può determinare una riduzione dell'esposizione al miglustat (in un piccolo studio a gruppi paralleli è stata osservata una riduzione di circa il 22% nella Cmax e 14% nell'AUC). Questo studio ha indicato inoltre che Zavesca non ha alcun effetto o solo un effetto limitato sulla farmacocinetica del Cerezyme.
Non sono stati rilevati sintomi acuti di sovradosaggio. Durante trial clinici, Zavesca è stato somministrato a pazienti HIV positivi a dosi che hanno raggiunto i 3000 mg/giorno per un periodo massimo di sei mesi. Tra gli eventi avversi osservati rientravano: granulocitopenia, vertigini e parestesia. In un gruppo simile di pazienti, a cui venivano somministrate dosi di 800 mg/giorno di farmaco o superiori, sono state riscontrate leucopenia e neutropenia.
In nove studi clinici su differenti indicazioni sono stati trattati con Zavesca 206 pazienti a dosaggi tra i 50 e i 200 mg tre volte al giorno con una durata media del trattamento di 2.2 anni. Di questi pazienti 90 avevano la malattia di Gaucher tipo 1 e 40 avevano la malattia di Niemann-Pick di tipo C. Le reazioni avverse sono state generalmente di gravità da lieve a moderata e sono avvenute con una frequenza simile in tutte le indicazioni e i dosaggi provati. Le reazioni avverse più comuni sono state a livello gastrointestinale con diarrea, altri disagi fisici addominali e perdita di peso.
Nella tabella sottostante sono elencate le reazioni avverse, definite come eventi avversi emergenti dal trattamento e riportate come correlate al trattamento dagli investigatori, che sono avvenute in >1% dei pazienti, classificate per sistema corporeo e frequenza (molto comune: ≥ 1/10, comune: ≥ 1/100, < 1/10). All'interno di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di gravità decrescente.
Disturbi del sangue e del sistema linfatico
Comune Trombocitopenia
Disturbi del Metabolismo e Nutrizionali
Molto comune Perdita ponderale
Comune Anoressia, calo dell'appetito
Disturbi psichiatrici
Comune Insonnia, calo della libido
Disturbi del Sistema Nervoso
Molto comune Tremore
Comune Neuropatia periferica, cefalea, parestesia, capigiro, atassia, ipoestesia
Disturbi Gastrointestinali
Molto comune Diarrea, flatulenza, dolori addominali
Comune Nausea, vomito, distensione/disagio addominale, costipazione,
dispepsia
Disordini muscolo-scheletrici e del tessuto connettivo
Comune Spasmi muscolari
Disturbi generali e affezioni del sito di somministrazione
Comune Faticabilità, astenia
Accertamenti diagnostici
Comune Risultati anomali negli studi sulla conduzione nervosa
In circa il 60% dei pazienti è stata osservata perdita ponderale. L'effetto più importante si è verificato dopo 12 mesi con una perdita media del 6-7% del peso corporeo, con successiva tendenza ad un incremento ponderale verso il valore di base.
Zavesca è stato studiato per indicazioni dove certi eventi riportati come reazioni avverse (ADR), come segni e sintomi neurologici e trombocitopenia, possono anche essere dovuti alle patologie di base.
Casi isolati di disfunzione cognitiva sono stati riportati durante trial clinici con Zavesca in pazienti con malattia di Gaucher di tipo 1. Una relazione causale con Zavesca non è stata stabilita.
Non conservare a temperatura superiore ai 30 °C.