Glazidim Monovial
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Cos'è Glazidim Monovial (ceftazidima pentaidrato)
Glazidim Monovial è un farmaco a base di ceftazidima pentaidrato, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici cefalosporinici.
A cosa serve Glazidim Monovial e perchè si usa
Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da gram-negativi “difficili“ o da flora mista con presenza di gram-negativi resistenti ai più comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi.
Profilassi chirurgica: la somministrazione di Glazidim risulta in grado di ridurre l'incidenza di infezioni post-chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi contaminati o potenzialmente tali.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Glazidim Monovial
Ipersensibilità agli antibiotici della classe delle cefalosporine.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Generalmente controindicato in gravidanza e in allattamento (vedere paragrafo “Gravidanza e allattamento“).
Glazidim Monovial può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Non si sono evidenziati sperimentalmente aspetti embriotossici o teratogenici della ceftazidima, comunque, nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.
La ceftazidima è escreta in piccole quantità nel latte materno e deve essere impiegata con cautela nelle madri che allattano.
Quali sono gli effetti indesiderati di Glazidim Monovial
Per determinare la frequenza di effetti indesiderati da molto comuni a non comuni sono stati utilizzati i dati provenienti da ampi studi clinici (interni e pubblicati). Le frequenze assegnate a tutti gli altri effetti indesiderati sono state determinate soprattutto sulla base dei dati di farmacovigilanza successivi all'immissione in commercio e si riferiscono alla frequenza di segnalazione piuttosto che alla frequenza reale.
La seguente convenzione è stata impiegata per la classificazione delle frequenze:
molto comune ≥ 1/10,
comune ≥1/100 e <1/10,
non comune ≥1/1000 e <1/100,
raro ≥1/10.000 e <1/1000,
molto raro <1/10.000.
Infezioni ed infestazioni
- Non comune: candidosi (inclusa vaginite e candidasi del cavo orale)
Alterazioni del sangue e del sistema linfatico
- Comuni: eosinofilia e trombocitosi.
- Non comune: leucopenia, neutropenia e trombocitopenia
- Molto raro: linfocitosi, anemia emolitica e agranulocitosi
Alterazioni del sistema immunitario
- Molto raro: anafilassi (inclusi broncospasmo e/o ipotensione).
Alterazioni del sistema nervoso
- Non comune: cefalea e vertigini,
- Molto raro: parestesie
Vi sono state segnalazioni di sequele neurologiche compresi tremori, mioclonie, convulsioni, encefalopatia e coma verificatesi in pazienti con insufficienza renale nei quali il dosaggio della ceftazidima non era stato opportunamente ridotto.
Alterazione del sistema vascolare
- Comune: flebite o tromboflebite conseguenti somministrazione endovenosa
Alterazioni dell'apparato gastroitestinale
- Comune: diarrea
- Non comune: nausea, vomito, dolore addominale e colite
- Molto raro: sapore sgradevole
Come per altre cefalosporine la colite può essere associata alla presenza del Clostridium difficile e presentarsi sotto forma di colite pseudomembranosa.
Alterazioni del sistema epatobiliare
- Comune: innalzamenti transitori di uno o più degli enzimi epatici quali AST (SGOT), ALT (SGPT), LDH, GGT e fosfatasi alcalina.
- Molto raro: ittero
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo
- Comune: rash urticarioidi o maculopapulari
- Non comune: prurito
- Molto raro: angioedema, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica;
Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione
- Comune: dolore e/o infiammazione dopo somministrazione intramuscolare
- Non comune: febbre
Indagini diagnostiche
- Comune: positività al test di Coombs
- Non comune: come per altre cefalosporine sono stati segnalati incrementi transitori di ammoniemia, azotemia e/o creatinina sierica
Una positività al test di Coombs si sviluppa nel 5% circa dei pazienti e può interferire con i test di compatibilità del sangue.
Patologie correlate:
- Endocardite
Infiammazione dell'endocardio (la sottile membrana trasparente che riveste la cavità del cuore) che generalmente interessa anche le valvole cardiache. - Gonorrea
Infezione sessualmente trasmessa provocata dal batterio Neisseria gonorrhoeae. Il germe può colonizzare i tessuti di rivestimento interni di uretra, cervice uterina e retto, più raramente anche la gola o la congiuntiva.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico