Imovax Tetano

07 dicembre 2024

Imovax Tetano


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Cos'è Imovax Tetano (vaccino tetanico adsorbito)


Imovax Tetano è un farmaco a base di vaccino tetanico adsorbito, appartenente al gruppo terapeutico Vaccini batterici. E' commercializzato in Italia da Sanofi S.r.l. Socio Unico

Confezioni e formulazioni di Imovax Tetano disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Imovax Tetano disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Imovax Tetano e perchè si usa


Vaccinazione antitetanica del bambino e dell'adulto.

Indicazioni: come usare Imovax Tetano, posologia, dosi e modo d'uso


La dose vaccinante è pari a 0,5 ml in ogni età. Il vaccino va somministrato per via intramuscolare o sottocutanea.

Vaccinazione primaria

La vaccinazione primaria consiste in tre dosi somministrate secondo il seguente schema:

Neonati:

1° dose: al terzo mese;

2° dose: a distanza di 6-8 settimane dalla prima dose;

3 dose: a distanza di 6-12 mesi dalla seconda dose.

Adulti:

1° dose: alla data stabilita;

2° dose: a distanza di 6-8 settimane dalla prima dose;

3° dose: a distanza di 6-12 mesi dalla seconda dose.

Richiamo

La prima inoculazione di richiamo viene praticata dopo 4-5 anni, la successiva a distanza di 10 anni.

Trattamento dei traumatizzati: il tipo di trattamento da effettuare dovrà essere valutato dal medico di Pronto Soccorso in base alle caratteristiche della ferita e dell'agente traumatizzante.

Possono peraltro essere considerate le seguenti indicazioni:

Bambini fino al 6° anno di età:

  1. Se il soggetto è stato vaccinato regolarmente con tre inoculazioni di anatossina come previsto dalla normativa vigente, può essere effettuata una inoculazione di richiamo se sono trascorsi oltre 5 anni dall'ultima somministrazione di anatossina, completando così il ciclo vaccinale di richiamo.
  2. Se il soggetto non è stato vaccinato, può essere effettuata una inoculazione di immunoglobuline umane antitetaniche in base al peso corporeo (7 UI/Kg fino ad un max di 250 UI) ed una inoculazione, in un diverso sito corporeo, di una prima dose di vaccino antitetanico; dopo 6-8 settimane proseguire il ciclo vaccinale seguendo lo schema della vaccinazione primaria.
  3. Se il soggetto ha ricevuto solo una o due inoculazioni di anatossina possono essere inoculate immunoglobuline umane antitetaniche e successivamente si può completare il ciclo vaccinale nel caso in cui il tempo trascorso dalla prima inoculazione o dalle prime due inoculazioni non sia superiore rispettivamente ad un anno o a cinque anni; quando il tempo trascorso dalla prima inoculazione o dalle prime due inoculazioni superi gli intervalli sopra indicati, il ciclo vaccinale viene ripetuto ex novo.
Soggetti oltre i 6 anni di età:

  1. Se il soggetto di età superiore a 6 anni è stato vaccinato regolarmente (vaccinazione primaria e prima inoculazione di richiamo):
    a) dal 1° al 5° anno dopo l'ultima inoculazione: non occorre praticare il richiamo né la somministrazione di immunoglobuline;
    b) dal 6° al 10° anno dopo l'ultima inoculazione: somministrare una dose di richiamo;
    c) oltre il 10° anno dopo l'ultima inoculazione: somministrare le immunoglobuline antitetaniche e una dose di richiamo.
  2. Se il soggetto non è stato vaccinato: inoculazione di immunoglobuline umane antitetaniche (250 UI) contemporaneamente all'inizio della vaccinazione.
  3. Se il soggetto non ha completato la serie di quattro inoculazioni: seguire quanto detto per i bambini di età inferiore a 6 anni.
IMOVAX TETANO è un vaccino adsorbito e pertanto è da preferirsi la via di somministrazione intramuscolare per minimizzare le reazioni locali. I siti raccomandati per l'iniezione sono la zona anterolaterale superiore della coscia nei bambini e neonati e il muscolo deltoideo negli adulti.

Il vaccino può anche essere somministrato per iniezione sottocutanea profonda.

La via di somministrazione intradermica non deve essere impiegata.

(Vedere il paragrafo 6.6 per le Istruzioni per l'uso).

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Imovax Tetano


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Reazione di ipersensibilità o disturbi neurologici successivi ad una precedente vaccinazione.

La vaccinazione va rimandata in caso di affezioni febbrili acute o di contemporaneo trattamento con immunodepressori che potrebbero causare una riduzione della risposta immunitaria al vaccino. Tali situazioni devono essere, comunque, valutate dal medico tenendo conto di un'eventuale improrogabilità della vaccinazione antitetanica. In caso di vaccinazione in corso di trattamento con immunodepressori, può essere utile somministrare una dose supplementare di IMOVAX TETANO qualche settimana dopo la fine del trattamento stesso.

Imovax Tetano può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Il medico valuterà l'opportunità di vaccinare contro il tetano la gestante traumatizzata in ragione del rischio di infezione tetanica.

L'utilizzo di IMOVAX TETANO in donne in stato di gravidanza, al fine di prevenire il tetano neonatale, non ha evidenziato alcun effetto teratogeno sul feto o il neonato.

Studi sulla riproduzione animale non sono stati condotti con IMOVAX TETANO.

Quali sono gli effetti indesiderati di Imovax Tetano


Durante la commercializzazione di IMOVAX TETANO sono state riportate le seguenti reazioni avverse, rilevate sulla base di segnalazioni spontanee. La frequenza di tali reazioni avverse è non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

La convenzione che definisce la frequenza degli effetti avversi è la seguente:

Molto comuni (≥1/10);

Comuni (≥1/100, <1/10);

Non comuni (≥1/1.000, <1/100);

Rare (≥1/10.000, <1/1.000);

Molto rare (<1/10.000);

Frequenza non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Eventi avversi osservati durante l'esperienza post-marketing:

Patologie del sistema emolinfopoietico:

Non nota: Linfoadenopatia

Disturbi del sistema immunitario:

Non nota: Reazioni di ipersensibilità di tipo I

Patologie del sistema nervoso:

Non nota: Cefalea, capogiro

Patologie vascolari:

Non nota: Ipotensione (in un contesto di reazioni di ipersensibilità di tipo I)

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Non nota: Sintomi simili ad allergia, come prurito generalizzato, orticaria o eritema

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:

Non nota: Mialgia, artralgia

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:

Non nota: Reazioni locali al sito di iniezione come dolore, eruzione cutanea, indurimento o edema, che possono manifestarsi entro 48 ore e persistere per uno o due giorni. Queste reazioni possono a volte essere associate alla formazione di un nodulo sottocutaneo. Sono stati riportati eccezionalmente casi di ascessi asettici. La frequenza e la gravità delle reazioni locali può essere influenzata dal sito, dal modo di somministrazione e dal numero delle precedenti dosi di vaccino ricevute.

Non nota: Piressia transitoria.

Non nota: Malessere

Tutte queste reazioni sono state più frequentemente osservate nei soggetti iperimmunizzati, in particolare nel caso di richiami troppo frequenti.

Eventi avversi potenziali

(cioè eventi avversi che sono stati riportati con altri vaccini contenenti uno o più antigeni presenti in IMOVAX TETANO e non direttamente con IMOVAX TETANO).

Neurite brachiale e Sindrome di Guillain Barrè è stata segnalata in seguito alla somministrazione di un vaccino contenente il tossoide tetanico.

Apnea in bambini molto prematuri (settimane di gestazione ≤ 28) (vedere paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo:



Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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