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Cos'è Ipramol (salbutamolo + ipratropio bromuro)
Ipramol è un farmaco a base di
salbutamolo + ipratropio bromuro, appartenente al gruppo terapeutico
Adrenergici respiratori.
A cosa serve Ipramol e perchè si usa
Ipramol è indicato negli adulti e adolescenti/bambini sopra i 12 anni di età.
Ipramol è indicato per il trattamento del broncospasmo nei pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) che necessitano di una regolare terapia sia con ipratropio bromuro sia con salbutamolo.
Indicazioni: come usare Ipramol, posologia, dosi e modo d'uso
Uso inalatorio.
Posologia
Adulti (inclusi anziani e bambini al di sopra dei 12 anni): il contenuto di una fiala, tre o quattro volte al giorno.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di Ipramol nei bambini di età inferiore ai 12 anni, non sono state stabilite.
Modalità di Somministrazione:
Ipramol può essere utilizzato con un idoneo nebulizzatore o un ventilatore a pressione positiva intermittente dopo che la fiala monodose è stata aperta e il suo contenuto versato nel serbatoio del nebulizzatore. La somministrazione deve avvenire in conformità con le istruzioni per i dispositivi fornite dal produttore. La soluzione contenuta nelle fiale monodose è destinata unicamente all'uso inalatorio e pertanto non deve essere assunta per via orale o parenterale.
i. Preparare il nebulizzatore seguendo le istruzioni fornite dal produttore e i consigli del medico.
ii. Separare con cautela la nuova fiala dallo strip. Mai utilizzare una fiala già aperta.
iii. Aprire la fiala semplicemente ruotando il tappo e facendo attenzione a tenerla in posizione verticale.
iv. Spremere tutto il contenuto della fiala di plastica nel serbatoio del nebulizzatore, salvo diversa indicazione da parte del medico.
v. Assemblare il nebulizzatore e utilizzarlo come da istruzioni del medico. La durata del trattamento per l'inalazione di una dose completa va solitamente da 5 a 15 minuti.
vi. Dopo l'uso, pulire il nebulizzatore secondo le istruzioni fornite dal produttore. È importante tenere pulito il nebulizzatore.
Dato che le fiale monodose non contengono conservanti, è importante utilizzare il contenuto immediatamente dopo l'apertura e usare una fiala nuova per ciascuna nebulizzazione, allo scopo di evitare contaminazioni microbiche. Le fiale monodose parzialmente utilizzate, già aperte o danneggiate devono essere eliminate.
Qualsiasi residuo di soluzione rimasto nel serbatoio del nebulizzatore deve essere eliminato.
Si raccomanda assolutamente di non mescolare Ipramol con altri medicinali nello stesso nebulizzatore.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Ipramol
Pazienti affetti da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva o tachiaritmia.
Ipersensibilità ai principi attivi o all'atropina ed i suoi derivati o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Ipramol può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non vi sono dati sufficienti relativi all'utilizzo di ipratropio bromuro con salbutamolo nelle donne in gravidanza (nelle prime fasi della gravidanza). Il rischio potenziale per l'uomo non è noto. Ipramol non deve essere utilizzato in gravidanza, a meno che non sia assolutamente necessario, e la sua prescrizione alle donne gravide deve essere effettuata con cautela (specialmente nel primo trimestre).
Negli studi sugli animali, sono stati rilevati alcuni effetti nocivi sul feto a dosaggi molto alti.
Allattamento
Non è noto se l'ipratropio bromuro sia escreto nel latte umano. Il salbutamolo è escreto nel latte materno. Sono disponibili informazioni insufficienti/limitate relativamente all'escrezione di Ipramol nel latte umano o animale. Non è quindi possibile escludere rischi per il lattante. La decisione in merito alla continuazione/interruzione dell'allattamento al seno e alla continuazione/interruzione della terapia con Ipramol deve tener conto dei benefici dell'allattamento al seno per il bambino e dei benefici della terapia con Ipramol per la madre.
Fertilità
Non noto.
Patologie correlate:
Nota:
Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.Fonte:
CODIFA - L'informatore farmaceutico