Lentogest

25 aprile 2024

Lentogest


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Cos'è Lentogest (idrossiprogesterone caproato)


Lentogest è un farmaco a base di idrossiprogesterone caproato, appartenente al gruppo terapeutico Progestinici. E' commercializzato in Italia da IBSA Farmaceutici Italia S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Lentogest disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Lentogest disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Lentogest e perchè si usa


Minaccia d'aborto, aborto abituale, metrorragie disfunzionali giovanili e climateriche, amenorree primarie e secondarie, protezione della gravidanza in caso di intervento chirurgico, insufficienza luteinica.

Indicazioni: come usare Lentogest, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia
  • Minaccia d'aborto: il trattamento va iniziato immediatamente somministrando 1 fiala di LENTOGEST. Si consiglia di proseguire con 1 fiala di LENTOGEST 2 volte alla settimana finché la paziente non presenti più i sintomi della minaccia anche dopo aver ripreso la sua attività abituale. L'ulteriore prosecuzione del trattamento con LENTOGEST sarà decisa in rapporto con i singoli casi clinici.
  • Aborto abituale: il trattamento va iniziato non appena sia stata accertata con sicurezza la gravidanza. Si inietterà per via intramuscolare 1-2 fiale di LENTOGEST la settimana fino alla 10ma-12ma settimana di gravidanza.
  • Metrorragie disfunzionali giovanili e del climaterio: per il controllo della metrorragia disfunzionale è opportuna la somministrazione di 1 fiala di LENTOGEST somministrata tra il 18° e il 20° giorno del ciclo. L'emorragia da privazione comparirà 8-10 giorni dopo l'iniezione.
  • Amenorree primarie e secondarie: il trattamento con LENTOGEST, in caso di amenorrea secondaria, non dovrà essere iniziato prima che sia stata esclusa la gravidanza; inoltre, allo scopo di indurre l'emorragia simil-mestruale, si deve somministrare un estrogeno prima, e per un periodo adeguato, della somministrazione, tra il 18° e il 20° giorno del ciclo, di 1 fiala di LENTOGEST. L'emorragia da privazione comparirà 8-10 giorni dopo l'iniezione.
Precauzioni indispensabili

Nel caso in cui la paziente non desideri una gravidanza, si dovranno impiegare a scopo contraccettivo altri metodi non ormonali (ad esclusione del metodo di Ogino-Knaus e della temperatura basale).

Se durante il trattamento non compare la mestruazione da privazione, anche se vengono impiegate misure contraccettive, si deve escludere la possibilità che si tratti di una gravidanza; si dovrà quindi sospendere il trattamento ed effettuare gli appropriati esami allo scopo di confermare o escludere la stessa. Nel caso in cui si sia effettivamente instaurata una gravidanza, il trattamento con LENTOGEST (e non con l'estrogeno) andrà proseguito solo nei casi di effettiva necessità.
  • Protezione della gravidanza in caso di intervento chirurgico: è opportuno iniziare il trattamento con 1-2 fiale di LENTOGEST almeno una settimana prima dell'intervento chirurgico. Dopo l'intervento il trattamento andrà continuato con 1-2 fiale di LENTOGEST la settimana per 4 settimane.
  • Insufficienza luteinica:
    • Nei casi in cui la fase luteinica risulta accorciata (aumento della temperatura basale nella seconda metà del ciclo di breve durata), la trasformazione dell'endometrio è, molto probabilmente, incompleta. In tali evenienze la somministrazione di LENTOGEST favorisce la trasformazione secretoria dell'endometrio e quindi aumenta la probabilità che si instauri una gravidanza. Si suggerisce di somministrare 1 fiala di LENTOGEST tre giorni dopo l'innalzamento della temperatura basale, contemporaneamente ad un estrogeno (dato che, in genere, si ha un contemporaneo deficit estrogenico).
    • Nel supporto della fase luteale si inietteranno 1 fiala di LENTOGEST 2 volte la settimana fino alla valutazione della βHCG. In caso di βHCG positiva il trattamento andrà proseguito sino alla 10ma-12ma settimana di gravidanza.
I diversi dosaggi del LENTOGEST possono opportunamente essere variati, secondo prescrizione medica.

Modo di somministrazione

LENTOGEST deve essere iniettato per via intramuscolare.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Lentogest


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Perdite ematiche dai genitali esterni di natura da determinare.

Disordini tromboflebitici e tromboembolici.

Insufficienza epatica grave.

Carcinoma mammario sospetto o in fase iniziale.

Herpes gravidico all'anamnesi.

Lentogest può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Il LENTOGEST trova indicazione in gravidanza nei casi indicati (vedere paragrafo 4.2) e sotto stretto controllo del medico.

L'uso durante l'allattamento è sconsigliato.

Quali sono gli effetti indesiderati di Lentogest


A seguito dell'impiego di progestinici associati ad estrogeni è stata descritta un'incidenza statisticamente significativa di accidenti tromboembolici periferici, polmonari, cerebrali, retinici e di lesioni neuro-oculari.

Altre reazioni secondarie segnalate a seguito dell'uso di progestinici in associazioni diverse sono state: aumento della pressione in individui predisposti, aumento ponderale, sindrome premestruale, spotting; variazioni della libido; crampi addominali, ritenzione idrica; acne, cefalea, vertigini, nausea; fenomeni di irritazione nervosa, depressione, ipertricosi, eruzioni cutanee di tipo emorragico ed eritematoso, dolore nel sito di iniezione.

Raramente sono stati segnalati ittero colestatico, alterazioni dei test di funzionalità epatica quali ritenzioni della BSF, fosfatasi alcalina, transaminasi, e delle prove di emocoagulazione.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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