Liotondol

24 aprile 2024

Liotondol


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Nota: Per informazioni su farmaci e confezioni ritirate dal commercio accedi al portale AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).


Cos'è Liotondol (ketoprofene)


Liotondol è un farmaco a base di ketoprofene, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS.

A cosa serve Liotondol e perchè si usa


Trattamento locale di stati dolorosi ed infiammatori di natura reumatica o traumatica delle articolazioni e dei muscoli, come in caso di contusioni, distorsioni, strappi muscolari ecc.

Indicazioni: come usare Liotondol, posologia, dosi e modo d'uso


Applicare sulla cute 1 o 2 volte al giorno, uno strato sottile di gel massaggiando delicatamente. La durata di trattamento non deve superare 1 settimana.

Non superare il numero di applicazioni indicate senza il consiglio del medico.

Si raccomanda di lavare le mani dopo l'applicazione.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Liotondol


Pregresse reazioni di fotosensibilizzazione.

Note reazioni di ipersensibilità, come ad es. sintomi d'asma, rinite allergica, al ketoprofene, fenofibrato, acido tiaprofenico, acido acetilsalicilico o altri FANS.

Pregressa ipersensibilità a uno degli eccipienti

Storia di allergia cutanea al ketoprofene, acido tiaprofenico, fenofibrato, filtri solari UV o profumi.

Esposizione alla luce solare, anche quando il cielo è velato, inclusa la luce UV del solarium, durante il trattamento e nelle due settimane successive alla sua interruzione.

È controindicata l'applicazione di Liotondol 2,5% gel in corrispondenza di alterazioni patologiche della pelle come eczema o acne e di ferite aperte o su cute infetta.

Controindicato nel terzo trimestre di gravidanza (v. paragrafo 4.6).

Liotondol può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


In assenza di esperienza clinica con forme farmaceutiche per uso topico cutaneo e facendo riferimento alle forme per uso sistemico:

Gravidanza

Durante il primo ed il secondo trimestre:

poichè non è stata valutata la sicurezza in donne gravide, l'uso di ketoprofene deve essere evitato durante il primo ed il secondo trimestre.

Durante il terzo trimestre:

durante il terzo trimestre tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine incluso il ketoprofene possono indurre nel feto tossicità cardiopolmonare e renale. Alla fine della gravidanza può capitare un prolungamento del tempo di sanguinamento sia nella madre sia nel bambino. Quindi il ketoprofene è controindicato durante l'ultimo trimestre di gravidanza.

Allattamento

Non sono disponibili dati sull'escrezione del ketoprofene nel latte umano. Il ketoprofene non è raccomandato nelle madri che allattano.

Durante il primo e secondo trimestre di gravidanza e durante l'allattamento, Liotondol 2,5% gel deve essere usato solo dopo aver consultato il medico e aver valutato con lui il rapporto rischio/beneficio nel proprio caso. Consultate il medico nel caso sospettiate uno stato di gravidanza o desideriate pianificare una maternità.

Quali sono gli effetti indesiderati di Liotondol


Viene utilizzata la seguente classificazione di frequenza delle CIOMS:

Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Disturbi del sistema immunitario

Non nota: shock anafilattico, angioedema, reazioni di ipersensibilità.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Non comune: Reazioni cutanee localizzate come eritema, eczema, prurito e sensazione di bruciore.

Raro: reazioni dermatologiche: fotosensibilizzazione e orticaria. Rari casi di reazioni avverse più gravi, come eczema bolloso o flittenulare, che possono estendersi oltre la zona di applicazione o divenire generalizzate.

Non nota: dermatite bollosa.

Patologie renali ed urinarie

Molto raro: casi di peggioramento di pregressa insufficienza renale.

Sono stati riportati anche isolati casi di reazioni avverse di tipo sistemico come disturbi renali.

Di norma, la quota di principio attivo assorbita attraverso la cute non raggiunge, in circolo, concentrazioni tali da rendere valide le avvertenze e da esporre ai rischi di effetti indesiderati relativi alla somministrazione del farmaco per via orale.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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