Metamizolo ratiopharm
Nota: Per informazioni su farmaci e confezioni ritirate dal commercio accedi al portale AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
Cos'è Metamizolo ratiopharm (metamizolo sodico)
Metamizolo ratiopharm è un farmaco a base di metamizolo sodico, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS.
A cosa serve Metamizolo ratiopharm e perchè si usa
- dolore acuto intenso a seguito di trauma o intervento chirurgico
- coliche dolorose
- dolore associato a tumore
- altri dolori acuti o cronici intensi, qualora siano controindicate altre misure terapeutiche
- stato febbrile intenso refrattario ad altri trattamenti.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Metamizolo ratiopharm
Metamizolo ratiopharm non deve essere somministrato nei seguenti casi:
- ipersensibilità al principio attivo, ai pirazoloni e alle pirazolidine (per es. medicinali contenenti metamizolo sodico, propifenazone, fenazone o fenilbutazone) o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- compromissione della funzionalità del midollo osseo (per es. dopo terapia citostatica) o patologie del sistema emopoietico
- - carenza congenita di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi
- porfiria epatica acuta
- terzo trimestre di gravidanza
- pazienti con peso corporeo inferiore a 5 kg.
- lattanti al di sotto dei 3 mesi di età o con peso corporeo inferiore a 5 kg, poichè non sono disponibili dati scientifici sulla sicurezza d'uso del farmaco.
Metamizolo ratiopharm può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Non vi sono dati sufficienti sull'uso di Metamizolo ratiopharm in gravidanza. Il metamizolo sodico attraversa la barriera placentare. Il metamizolo sodico non ha mostrato effetti teratogeni in studi sugli animali (vedere paragrafo 5.3). A causa della mancanza di esperienza sull'uso umano in gravidanza, Metamizolo ratiopharm non deve essere assunto/somministrato durante il 1° ed il 2° trimestre di gravidanza, salvo i casi di assoluta necessità.
Nonostante il metamizolo sodico sia solo un debole inibitore della sintesi delle prostaglandine, non si può escludere la possibilità di una prematura chiusura del dotto arterioso e complicazioni perinatali dovute alla riduzione dell'aggregazione piastrinica sia materna che neonatale. Pertanto l'uso di Metamizolo ratiopharm è controindicato nell'ultimo trimestre di gravidanza.
I metaboliti del metamizolo sodico sono escreti nel latte materno, e l'allattamento deve pertanto essere evitato durante e per 48 ore dopo l'assunzione/somministrazione di Metamizolo ratiopharm.
Patologie correlate:
- Bronchite
La bronchite acuta è un'infiammazione dell'epitelio (rivestimento interno) dei bronchi: come curarla, cause e sintomi. - Orecchioni
Infezione virale contagiosa, detta anche parorite epidemica, che colpisce le ghiandole salivari, in particolar modo le ghiandole parotidi, situate in prossimità dell'orecchio. L'infezione conferisce immunità per tutta la vita ed è quindi caratteristica dell'infanzia. - Pancreatite
Malattia dovuta all'infiammazione acuta o cronica del pancreas. Nella pancreatite acuta, il danno all'organo avviene improvvisamente e può determinarne la rapida distruzione ad opera degli enzimi digestivi pancreatici liberati. - Rosolia
Infezione virale acuta caratterizzata dalla comparsa di una tipica eruzione cutanea. La rosolia è causata da un virus ad RNA, la cui infezione, una volta contratta, lascia un'immunità permanente. Per questa ragione si tratta di una malattia tipicamente infantile. - Sinusite
Infiammazione acuta o cronica delle mucose dei seni paranasali. Questi sono cavità piene d'aria scavate nelle ossa della faccia (massiccio facciale), tutte comunicanti con il naso. - Tetano
Il tetano è una grave infezione causata dalla contaminazione di tagli e ferite da parte di un batterio. La malattia può essere letale anche se, grazie al vaccino, la sua incidenza è diminuita drasticamente in tutto il mondo civilizzato - Varicella
Infezione virale acuta provocata dal virus della varicella-zoster, caratterizzata da un'eruzione cutanea caratteristica, con comparsa di piccole vescicole rilevate. Il virus lascia un'immunità permanente e la malattia non può essere contratta due volte.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico