Metinal Idantoina L

28 marzo 2024

Metinal Idantoina L


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Nota: Per informazioni su farmaci e confezioni ritirate dal commercio accedi al portale AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).


Cos'è Metinal Idantoina L (fenitoina + metilfenobarbital + fenobarbital)


Metinal Idantoina L è un farmaco a base di fenitoina + metilfenobarbital + fenobarbital, appartenente al gruppo terapeutico Antiepilettici + Barbiturici.

A cosa serve Metinal Idantoina L e perchè si usa


Trattamento delle crisi generalizzate (grande male) e delle crisi parziali, compresi gli equivalenti psicomotori, quando i singoli farmaci presi separatamente a dosi adeguate non diano risultati soddisfacenti.

Indicazioni: come usare Metinal Idantoina L, posologia, dosi e modo d'uso


Adulti

Posologia

Secondo l'indicazione del medico, in soggetti adulti, 1-3 compresse al giorno dopo i pasti.

Metinal-Idantoina L è specialmente indicato nei casi in cui la contemporanea somministrazione di Luminale viene considerata indispensabile.

Può essere utile eseguire periodiche determinazioni dei livelli plasmatici di fenitoina.

Modo di somministrazione

Le compresse vanno prese dopo i pasti e con un po' di liquido.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Metinal Idantoina L


Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilità ai prodotti idantoinici e ai barbiturici. Porfiria. Leucopenia. Insufficienza epatica e renale. Insufficienza respiratoria. Gravi disturbi della conduzione cardiaca e del ritmo, gravi lesioni del miocardio. Soggetti intossicati da alcol, ipnotici, narcotici, analgesici e psicofarmaci.

Metinal Idantoina L può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Donne potenzialmente fertili

Alle pazienti che possono iniziare una gravidanza o che siano in età fertile deve essere fornita una consulenza specialistica. La necessità del trattamento antiepilettico deve essere rivalutata quando la paziente pianifica una gravidanza.

Gravidanza

Il rischio di difetti congeniti è aumentato di un fattore da 2 a 3 volte nella prole di madri trattate con un antiepilettico; quelli più frequentemente riportati sono labbro leporino, malformazioni cardiovascolari e difetti del tubo neurale. La politerapia con farmaci antiepilettici può essere associata con un rischio più alto di malformazioni congenite della monoterapia. Perciò è importante che si pratichi la monoterapia ogni volta che sia possibile. Non si deve praticare una brusca interruzione della terapia antiepilettica per il pericolo di una ripresa di attacchi epilettici, che può avere gravi conseguenze sia per la madre che per il bambino.

Quali sono gli effetti indesiderati di Metinal Idantoina L


Le reazioni secondarie da fenitoina alle dosi consigliate sono relativamente rare.

Nei pazienti in trattamento con farmaci antiepilettici, compresi Metinal-Idantoina e Metinal-Idantoina L, sono stati riportati casi di ideazione e comportamento suicidari.

Raramente possono manifestarsi reazioni di intolleranza. Queste possono comprendere eruzione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), detta anche sindrome di ipersensibilità da anticonvulsivi, o sintomi come febbre, alterazioni della funzionalità epatica, fotosensibilità, gravi reazioni cutanee (come la dermatite esfoliativa, la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica) e disturbi a carico del rene o del midollo osseo.

Alcuni fenomeni gastroenterici come nausea, vomito, pirosi gastrica e stitichezza, possono essere evitati somministrando il farmaco durante o subito dopo i pasti.

Talora, possono comparire eruzioni cutanee (morbilliformi o scarlattiniformi), più rare le altre di tipo bolloso, esfoliativo e purpureo.

Sono stati riportati alcuni casi di agranulocitosi.

Data la possibilità di manifestazioni ematologiche (trombocitopenia, leucopenia, pancitopenia) si consigliano opportuni esami del sangue.

L'occasionale comparsa di macrocitosi o anemia megaloblastica può essere prevenuta o combattuta con somministrazione di acido folico.

In soggetti particolari, trattamenti prolungati con fenitoina possono determinare tumefazione gengivale; questo fenomeno può essere evitato o ridotto notevolmente di entità con una accurata pulizia della bocca e dei denti (ripetuta più volte al giorno), associata a delicati massaggi gengivali e ad alimentazione equilibrata con sufficiente apporto calorico e vitaminico.

È consigliabile l'uso quotidiano di succo di limone o di altri agrumi.

Raramente possono verificarsi, con l'uso di barbiturici, disturbi digestivi, sonnolenza ed eruzioni cutanee su base allergica con o senza prurito e orticaria, specialmente in soggetti ipersensibili o con precedenti di asma bronchiale o edema angioneurotico.

A seguito dell'assunzione di fenobarbitale, sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati:

Cutanei: sono stati riportati casi sporadici di eritema multiforme, gravi reazioni avverse cutanee (SCARs) come la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN - Sindrome di Lyell) sono state segnalate (vedere paragrafo 4.4).

Frequenza: molto raro

Epato-biliari: casi sporadici di epatite tossica.

Ematologici: casi sporadici di leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia e porpora.

Sistema nervoso centrale: in alcuni soggetti possono manifestarsi raramente: eccitazione, agitazione e delirio. Il trattamento prolungato con fenobarbital può dare luogo a osteomalacia, rachitismo e/o osteoporosi.

Sono stati riportati casi di diminuzione della densità minerale ossea, osteopenia, osteoporosi e fratture in pazienti in terapia a lungo termine con Metinal-Idantoina e Metinal-Idantoina L. Il meccanismo mediante il quale Metinal-Idantoina e Metinal-Idantoina L influenzano il metabolismo osseo non è stato identificato.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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