Morfina Cloridrato + Atropina Solfato Monico

19 aprile 2024

Morfina Cloridrato + Atropina Solfato Monico


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Cos'è Morfina Cloridrato + Atropina Solfato Monico (morfina cloridrato + atropina solfato)


Morfina Cloridrato + Atropina Solfato Monico è un farmaco a base di morfina cloridrato + atropina solfato, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici oppioidi.

A cosa serve Morfina Cloridrato + Atropina Solfato Monico e perchè si usa


Trattamento del dolore da moderato a grave e/o resistente agli altri antidolorifici, in particolare dolore associato a neoplasie, a infarto del miocardio e dopo gli interventi chirurgici.

Coadiuvante dell'anestesia

Indicazioni: come usare Morfina Cloridrato + Atropina Solfato Monico, posologia, dosi e modo d'uso


Somministrazione intramuscolare

Adulti

Una fiala, da ripetere se necessario, ogni 4-6 ore.

Anziani o pazienti debilitati

In tali soggetti è consigliabile una riduzione della dose (vedere paragrafo 4.4)

Insufficienza epatica e renale

Nei pazienti con insufficienza epatica e/o renale moderata (VFG 10-50 ml/min) si raccomanda una riduzione del dosaggio del 25%; nei pazienti con insufficienza renale severa (VFG<10 ml/min) la dose deve essere ridotta del 50%.

Somministrazione rettale

Il medicinale può essere somministrato anche per via rettale, diluendo il contenuto di 1 o 2 fiale in circa 250 ml di acqua tiepida.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Morfina Cloridrato + Atropina Solfato Monico


Ipersensibilità al principio attivo o a molecole chimicamente derivate dalla morfina. L'ipersensibilità verso la morfina è caratterizzata da rossore al viso, prurito e broncospasmo (la somministrazione potrebbe causare la comparsa di reazioni anafilattiche);
  • tutte le forma di addome acuto ed ileo paralitico;
  • glaucoma ad angolo chiuso;
  • reflusso esofafeo;
  • stenosi pilorica;
  • ostruzione gastrointestinale;
  • colite ulcerosa;
  • atonia intestinale;
  • depressione respiratoria;
  • durante un attacco di asma bronchiale;
  • insufficienza epatocellulare grave;
  • scompenso cardiaco secondario ad infezioni croniche del polmone;
  • traumatismo cranici e in caso di ipertensione endocranica;
  • dopo interventi chirurgici delle vie biliari;
  • stati convulsivi;
  • epilessia non controllata;
  • alcolismo acuto e nel delirium tremens;
  • ipertrofia prostatica
  • stati di depressione del sistema nervoso centrale, in particolare quelli indotti da altri farmaci come ipnotici, sedativi, tranquillanti ecc. (vedere Paragrafo 4.5)
  • in associazione con IMAO, incluso il furazolidone, o dopo meno di 2-3 settimane dalla sospensione del precedente trattamento;
  • in caso di trattamento con naltrexone;
  • gravidanza, analgesia ostetrica e durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6)
Il medicinale è controindicato in età pediatrica.

Morfina Cloridrato + Atropina Solfato Monico può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Il medicinale è controindicato durante la gravidanza, nell'analgesia ostetrica e durante l'allattamento.

Quali sono gli effetti indesiderati di Morfina Cloridrato + Atropina Solfato Monico


Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati della morfina cloridrato e atropina solfato, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.

Disturbi del sistema immunitario

Reazioni di ipersensibilità, reazioni anafilattiche.

Patologie endocrine

La morfina riduce l'increzione del fattore di rilascio della corticotropina (CRF) conseguente a stress e di gonadoreline. Di conseguenza si ha una diminuzione di produzione di ACTH e di glucocorticoidi, così come di LH, FSH e di steroidi sessuali. La morfina aumenta inoltre l'increzione di prolattina, che può accentuare le conseguenze della ridotta produzione di testosterone nel maschio. Infine, può aumentare la produzione di ormone antidiuretico (ADH).

L'atropina può influire sui livelli di ormone della crescita.

Disturbi psichiatrici

Sono possibili modificazioni psicologiche, come eccitazione, insonnia, irritabilità, agitazione, euforia e disforia, ovvero sedazione ed astenia, depressione del tono dell'umore, ottundimento mentale e stati di indifferenza, psicosi.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Porfiria, ipertermia, ipotermia.

Patologie del sistema nervoso

Cefalea, disorientamento, alterazioni della memoria a breve termine, psicosi, vertigini, aumento della pressione endocranica che può aggravare preesistenti patologie dell'encefalo.

Patologie dell'occhio

Miosi, midriasi, diplopia, disturbi dell'accomodazione, variazioni della pressione intraoculare, turbe della visione.

Patologie cardiache

Angina, aritmie, bradicardia transitoria (seguita da tachicardia, palpitazioni ed aritmie), blocco atrioventricolare, ipertensione, bradicardia.

Patologie vascolari

La somministrazione acuta di morfina produce vasodilatazione periferica, riduce le resistenze periferiche ed attenua i riflessi vasomotori. Questi effetti non sono avvertiti dal paziente in posizione supina ma possono dar luogo ad episodi di ipotensione ortostatica e sincope se il paziente assume la posizione eretta. A questi effetti insorge tolleranza dopo poche somministrazioni ripetute a breve distanza di tempo.

La morfina, anche a dosi terapeutiche, determina depressione respiratoria ed in minor misura depressione circolatoria. Comunque, anche a seguito di somministrazione orale o parenterale di narcotici-analgesici, sono stati segnalati casi di grave depressione respiratoria e circolatoria fino all'arresto respiratorio ed al collasso.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Depressione respiratoria: la depressione respiratoria è, in genere, di grado lieve o moderato e senza conseguenze di rilievo nei soggetti con integrità della funzione respiratoria; tuttavia, può indurre gravi conseguenze nei pazienti con affezioni bronco-polmonari come la formazioni di atelectasia. Comunque, anche a seguito di somministrazione orale o parenterale di narcotici-analgesici, sono stati segnalati casi di grave depressione respiratoria e circolatoria fino all'arresto respiratorio ed al collasso.

Riduzione delle secrezioni bronchiali.

Patologie gastrointestinali

La somministrazione acuta di morfina può produrre nausea e conati di vomito, sia per stimolazione della CTZ che per una sensibilizzazione alla stimolazione labirintica. La morfina riduce la secrezione gastrica e duodenale, aumenta il tono della muscolatura liscia intestinale e rallenta la progressione dell'onda peristaltica. Produce stipsi di tipo spastico.

L'atropina può indurre rigurgito esofageo.

Patologie epatobiliari

La somministrazione acuta di morfina produce costrizione dello sfintere di Oddi e conseguente aumento della pressione delle vie biliari che può accentuare il senso di nausea e fastidio epigastrico e accentuare o scatenare il dolore da colica biliare.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Arrossamento del volto, del collo e delle regioni superiori del torace, sudorazione, prurito, orticaria ed altre eruzioni cutanee.

L'atropina può ridurre l'attività delle ghiandole sudoripare.

Patologie renali e urinarie

La morfina aumenta il tono muscolare degli ureteri ma l'effetto è bilanciato dall'oliguria di origine ormonale.Prolunga i tempi di svuotamento della vescica ma a questo effetto compare rapida tolleranza.

Per quanto riguarda la sindrome da astinenza vedere il paragrafo 4.4


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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