20 aprile 2024
Omeprazolo Sandoz
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Cos'è Omeprazolo Sandoz (omeprazolo)
Omeprazolo Sandoz è un farmaco a base di omeprazolo, appartenente al gruppo terapeutico Antiulcera.
A cosa serve Omeprazolo Sandoz e perchè si usa
- Trattamento e prevenzione delle recidive dell'esofagite da reflusso
- Eradicazione dell'Helicobacter pylori in pazienti con ulcere peptiche associate, in combinazione con appropriati regimi antibatterici (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione)
- Trattamento e prevenzione delle recidive di ulcere duodenali
- Trattamento delle ulcere gastriche benigne
- Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali correlate ai FANS. La prevenzione delle recidive delle ulcere gastriche e duodenali correlate ai FANS è limitata ai pazienti con precedente anamnesi di queste condizioni
- Sindrome di Zollinger-Ellison.
Indicazioni: come usare Omeprazolo Sandoz, posologia, dosi e modo d'uso
Esofagite da reflusso
Trattamento dell'esofagite da reflusso. La dose abituale è 20 mg una volta al giorno. La durata del trattamento è di 4-8 settimane. In casi gravi/recidivi, la dose di omeprazolo può essere aumentata fino a 40 mg una volta la giorno.
Trattamento di mantenimento dell'esofagite da reflusso per la prevenzione delle recidive. La dose abituale varia da 10 e 20 mg in base alla risposta clinica.
Bambini di età superiore ai due anni e adolescenti con grave esofagite da reflusso
Poiché l'esperienza clinica nei bambini è limitata, l'omeprazolo deve essere impiegato solo nei bambini con grave esofagite da reflusso resistente ad altre misure terapeutiche e il trattamento deve essere iniziato da un pediatra ospedaliero.
La costante misurazione del pH e la genotipizzazione (riguardo allo stato del CYP 2C19) può essere svolta, quando appropriata, per determinare il regime terapeutico ottimale.
Deve essere utilizzata la seguente dose (equivalente a circa 1 mg/kg/giorno):
Peso da 10 kg a 20 kg: 10 mg/giorno
Peso maggiore di 20 kg: 20 mg/giorno
La durata del trattamento varia di solito da 4 a 8 settimane e non deve superare le 12 settimane a causa della mancanza di dati sull'utilizzo a lungo termine in questo gruppo di età.
Terapia di eradicazione
Pazienti con ulcere peptiche dovute ad infezione da Helicobacter pylori ricevono una terapia di eradicazione con appropriate combinazioni di antibiotici a dosaggi adeguati. La scelta di un regime deve essere basato sulle linee guida terapeutiche e sulle caratteristiche particolari del paziente. È stato utilizzato l'omeprazolo 20 mg più 2 antibiotici due volte al giorno per 1 settimana, per es omeprazolo 20 mg, amoxicillina 1000mg, claritromicina 500 mg tutti bd: omeprazolo 20 mg, claritromicina 250 mg, metronidazolo 400-500 mg tutti bd (vedere paragrafo 5.1). Per evitare lo sviluppo di resistenza, la durata del trattamento non deve essere ridotta.
Una terapia combinata che includa il metronidazolo non deve essere considerata come prima scelta a causa del potenziale carcinogenico del metronidazolo e, se utilizzato, il trattamento deve essere limitato a meno di 10 giorni.
Nei pazienti con ulcere attive: una estensione della terapia con omeprazolo in monoterapia – vedere posologia e durata del trattamento di seguito.
Ulcere duodenali e gastriche
L'omeprazolo in monoterapia è utilizzato solo se la terapia di eradicazione non è indicata o non ha avuto successo (es. ulcere che sono ancora attive dopo adeguato regime di eradicazione).
Trattamento delle ulcere duodenali. La dose abituale è 20 mg una volta al giorno. La durata del trattamento è 2-4 settimane.
Prevenzione delle recidive delle ulcere duodenali: 10 mg una volta al giorno.
Trattamento delle ulcere gastriche benigne. La dose abituale è 20 mg una volta la giorno. La durata del trattamento è 4-8 settimane.
In casi gravi/recidive di ulcere gastriche e duodenali la dose di omeprazolo può essere aumentata a 40 mg una volta al giorno.
Ulcere gastriche e duodenali correlate ai FANS
Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali correlate ai FANS. La dose abituale è 20 mg al giorno. La durata del trattamento è da 4 a 8 settimane.
Trattamento di mantenimento delle ulcere gastriche e duodenali correlate ai FANS per la prevenzione delle recidive nei pazienti con anamnesi di queste condizioni. La dose abituale è 20 mg al giorno.
Sindrome di Zollinger-Ellison
La dose deve essere adattata individualmente e continuata sotto una supervisione specialistica fino a quando clinicamente indicato. La dose iniziale raccomandata è 60 mg una volta al giorno. Le dosi superiori agli 80 mg al giorno devono essere divise e somministrate due volte al giorno. Nei pazienti con sindrome di Zollinger-Ellison, il trattamento non è soggetto a un limite di tempo.
Anziani. Non è richiesto un aggiustamento della dose negli anziani.
Bambini. L'omeprazolo non deve essere usato nei bambini di età inferiore ai 2 anni (vedere paragrafo 4.3).
Funzionalità renale compromessa. L'aggiustamento della dose non è richiesto in pazienti con compromissione della funzionalità renale.
Funzionalità epatica compromessa. Poiché la biodisponibilità e l'emivita possono aumentare nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica, potrebbe essere necessario adattare la dose con una dose giornaliera massima di 20 mg.
Modo di somministrazione. Le capsule devono essere ingoiate intere con sufficiente liquido. Le capsule non devono essere masticate o triturate. Nei pazienti con difficoltà di deglutizione, le capsule possono essere aperte e il contenuto ingoiato da solo o sospeso in una piccola quantità di succo di frutta o yogurt dopo aver mescolato leggermente.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Omeprazolo Sandoz
L'omeprazolo è controindicato in pazienti con ipersensibilità all'omeprazolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Bambini di età inferiore ai 2 anni.
Uso contemporaneo di erba di S. Giovanni/iperico o atazanavir solfato (vedere paragrafo 4.5).
Una terapia combinata con claritromicina non deve essere impiegata nei pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafo 4.5).
Omeprazolo Sandoz può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
L'utilizzo dell'omeprazolo durante la gravidanza e l'allattamento richiede un'attenta valutazione rischio-beneficio.
Gravidanza
Limitati studi epidemiologici non indicano effetti avversi sulla gravidanza o aumenti della percentuale generale di malformazione, ma non ci sono informazioni relative a singole anomalie.
Allattamento
Nei ratti, l'omeprazolo e i suoi metaboliti sono escreti nel latte. La concentrazione di omeprazolo nel latte materno umano raggiunge approssimativamente il 6% della concentrazione plasmatica massima nella madre, ma non è noto se questo può influire sul bambino.
Patologie correlate:
- Esofagite
Infiammazione del rivestimento interno (mucosa) dell'esofago, il più delle volte a causa di una prolungata esposizione al reflusso di materiale acido dallo stomaco (esofagite peptica). - Gastrite
Patologia causata dall'infiammazione acuta o cronica della mucosa che riveste la parete dello stomaco. - Sclerodermia
Domenica 26 settembre 2010 è la Giornata del Ciclamino, che offre la possibilità da ormai dieci anni, di sostenere la lotta alla Sclerodermia. Una patologia cronica, autoimmune, invalidante, multiorgano che colpisce in prevalenza le donne, ma può essere diagnosticata per tempo - Ulcera
Lesione infiammatoria aperta dovuta all'azione corrosiva dei succhi gastrici, localizzata sulla superficie interna dello stomaco (ulcera gastrica) o del duodeno (ulcera duodenale).
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico