Prozin

19 aprile 2024

Prozin


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Cos'è Prozin (clorpromazina cloridrato)


Prozin è un farmaco a base di clorpromazina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Antipsicotici fenotiazinici.

A cosa serve Prozin e perchè si usa


Trattamento delle schizofrenie, degli stati paranoidi e della mania.

Psicosi tossiche (amfetamine, LSD, cocaina, ecc.).

Sindromi mentali organiche accompagnate da delirio.

Disturbi d'ansia se particolarmente gravi e resistenti alla terapia con ansiolitici tipici.

Depressione se accompagnata da agitazione e delirio, per lo più in associazione con antidepressivi.

Vomito e singhiozzo incoercibili.

Trattamento dei dolori intensi generalmente in associazione con analgesici stupefacenti.

Medicazione pre-anestetica.

Indicazioni: come usare Prozin, posologia, dosi e modo d'uso


Il dosaggio della clorpromazina deve essere strettamente individualizzato in rapporto all'età del paziente, alla natura e alla gravità dell'affezione, alla risposta terapeutica e alla tollerabilità del farmaco. È sempre consigliabile iniziare con dosaggi bassi, aumentando progressivamente le dosi. Usualmente l'intervallo terapeutico è di 6-8 ore.

A titolo di esempio si fornisce il seguente schema di massima.
  • Nel trattamento dei disordini psichiatrici il dosaggio è estremamente vario. In genere nei pazienti ambulatoriali e con sintomi di lieve o media gravità sono necessari 30-75 mg per os suddivisi nel corso della giornata. Il dosaggio può essere quindi aumentato fino ad ottenere l'effetto terapeutico desiderato. Successivamente esso può essere gradualmente ridotto fino a determinare la dose di mantenimento.
  • Nei pazienti ospedalizzati possono essere necessarie dosi sensibilmente superiori a seconda del giudizio dello specialista.
  • Nei bambini il dosaggio consigliato è di 1 mg/kg/die ripetuto se necessario, 2-3 volte al giorno.

Vomito: Ottenuto l'effetto terapeutico per via i.m., la terapia, se necessaria, deve essere continuata per via orale: 25-50 mg ripetuti eventualmente 2-3 volte al giorno.

Singhiozzo incoercibile: 25-50 mg 2-3 volte al giorno.

Medicazione pre-anestetica: 25-50 mg per os

Ipotensione, tachicardia, vertigini e manifestazioni sincopali sono abbastanza comuni in pazienti che assumono fenotiazine. Gli effetti ipotensivi sono più evidenti nei soggetti con feocromocitoma e insufficienza della mitrale. Sono possibili alterazioni del tracciato elettrocardiografico.

Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Prozin


Ipersensibilità a clorpromazina o ad uno degli altri componenti.

Stati comatosi specie quelli causati da sostanze ad azione depressiva sul sistema nervoso centrale (alcool, barbiturici, oppiacei, ecc.).

Pazienti con sospetto o riconosciuto danno cerebrale sottocorticale.

Gravi stati di depressione, discrasie ematiche, affezioni epatiche e renali.

Feocromocitoma, miastenia grave e epilessia non trattata.

Primo trimestre di gravidanza e durante l'allattamento al seno (vedere paragrafo 4.6).

Rischio di glaucoma ad angolo chiuso.

Rischio di ritenzione urinaria correlata a patologie uretroprostatiche.

Anamnesi positiva per agranulocitosi.

Farmaci dopaminergici e agenti dopaminergici antiparkinsoniani (vedere paragrafo 4.5)

Allergia o intolleranza al glutine (vedere paragrafo 4.4).

Citalopram, escitalopram

Bambini di età inferiore ai 6 anni: le compresse sono controindicate per rischio soffocamento (vedere paragrafo 4.4).

Prozin può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza. Nel secondo e terzo trimestre di gravidanza il medicinale deve essere usato solo quando ritenuto essenziale e sempre sotto il diretto controllo del medico.

Un livello elevato di esposizione a clorpromazina durante la gravidanza non ha causato alcun effetto teratogeno.

Si consiglia alle donne di mantenere un equilibrio psichico adeguato durante la gravidanza per evitare scompensi. Se è necessario un trattamento per assicurare questo equilibrio, si deve iniziare o proseguire la terapia alla dose efficace per tutta la durata della gravidanza.

I neonati esposti al trattamento con antipsicotici (fra cui clorpromazina) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di manifestare reazioni avverse, fra cui sintomi extrapiramidali e/o sintomi di astinenza che possono variare per gravità e durata dopo la nascita. Sono stati segnalati casi di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, distress respiratorio o disturbi della nutrizione. Di conseguenza, i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati.

Quando impiegato come antiemetico il medicinale deve essere usato in gravidanza solo nei casi di sintomatologia conclamata per la quale non sia possibile un intervento alternativo e non nei frequenti e semplici casi di emesi gravidica e tanto meno ai fini preventivi di essa.

Allattamento

Dato che clorpromazina è escreta nel latte, l'allattamento al seno non è raccomandato durante il trattamento.

Fertilità

È stata osservata una diminuzione della fertilità in animali di sesso femminile trattati con clorpromazina. I dati raccolti in animali di sesso maschile non sono sufficienti per valutare la fertilità.

Nell'uomo, data l'interazione con i recettori dopaminergici, clorpromazina può causare iperprolattinemia, che può essere associata ad una compromissione della fertilità femminile (vedere paragrafo 4.8). Negli uomini, i dati riguardanti le conseguenze dell'iperprolattinemia non sono sufficienti in relazione alla fertilità.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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