26 aprile 2024
Prodotti veterinari - Scheda Bupaq Multidose 0,3 mg/ml
Bupaq Multidose 0,3 mg/ml flacone da 10 ml
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TITOLARE:
VetViva Richter GmbHCONCESSIONARIO:
Industria Italiana Integratori TREI S.p.A. a LIVISTO companyMARCHIO
Bupaq Multidose 0,3 mg/mlCONFEZIONE
flacone da 10 mlFORMA FARMACEUTICA
fiale flaconcini fialoidi
PRINCIPIO ATTIVO
buprenorfina cloridrato
GRUPPO TERAPEUTICO
VETERINARI. VARI...
RICETTA
medicinale soggetto a ricetta medica a ricalco (L. 79/2014, tab. A medicinali). Detenzione e approvvigionamento riservati ai medici veterinari
SCADENZA
36 mesi
PREZZO
DISCR.
CONFEZIONI DI BUPAQ MULTIDOSE 0,3 MG/ML DISPONIBILI IN COMMERCIO
- bupaq multidose 0,3 mg/ml flacone da 10 ml (scheda corrente)
INDICAZIONI
A cosa serve Bupaq Multidose 0,3 mg/ml flacone da 10 ml
cani: analgesia post operatoria. Potenziamento degli effetti sedativi delle sostanze che agiscono a livello centrale.
Gatti: analgesia post operatoria.
MODO D'USO
Come si usa Bupaq Multidose 0,3 mg/ml flacone da 10 ml
per uso intramuscolare e intravenoso.
Cani: analgesia post operatoria, potenziamento della sedazione.
Gatti: analgesia post operatoria: 10–20 microgrammi/kg (0,3–0,6 ml ogni 10 kg di peso). Se è necessario alleviare ulteriormente il dolore, la dose può essere ripetuta.
Cane: dopo 3 - 4 ore con 10 µg/kg, oppure; dopo 5 - 6 ore con 20 µg/kg. Gatti: una volta sola, dopo 1-2 ore con 10-20 µg /kg.
Mentre gli effetti sedativi si manifestano 15 minuti dopo la somministrazione, l'attività analgesica compare approssimativamente dopo 30 minuti. Per essere sicuri che l'analgesia sia presente durante l'intervento e in fase di recupero post operatorio, il prodotto dovrebbe essere somministrato prima dell'intervento, in fase di premedicazione. Se somministrato per potenziare la sedazione o in premedicazione, si dovrebbe ridurre il dosaggio di altre sostanze che agiscono a livello centrale, come l'acepromazina o la medetomidina. Questa riduzione sarà dipendente dal grado di sedazione richiesta, dalle caratteristiche dell'animale, dagli altri agenti inclusi nella premedicazione e da come l'anestesia verrà indotta e mantenuta. Potrebbe rivelarsi possibile anche la riduzione della quantità di anestetico inalatorio da usare. Negli animali ai quali sono somministrati oppiacei con proprietà sedative e analgesiche si possono manifestare effetti diversi. Per cui la risposta al farmaco dovrebbe essere monitorata in ogni animale, modificando le dosi successive di conseguenza. Talvolta dosi ripetute potrebbero non garantire una maggiore analgesia. In questi casi potrebbe essere preso in considerazione l'utilizzo di FANS iniettabili. Prima della somministrazione, il peso dell'animale dovrebbe essere determinato accuratamente. È opportuno utilizzare una siringa adeguatamente graduata per garantire il corretto dosaggio. Il tappo di gomma può essere perforato un massimo di 25 volte.
AVVERTENZE
l'uso del prodotto nelle circostanze qui sotto riportate dovrebbe avvenire solo in seguito ad una valutazione del rapporto rischio-beneficio da parte del veterinario responsabile. La buprenorfina può causare depressione respiratoria e come per altri oppiacei, bisogna prestare particolare attenzione nel trattare animali con funzionalità respiratoria compromessa o animali che ricevono farmaci in grado di indurre depressione respiratoria. Nei casi di disfunzione renale, epatica e cardiaca o shock, l'uso di questo prodotto è associato ad un rischio maggiore. La sicurezza non è stata pienamente valutata in gatti clinicamente compromessi. La buprenorfina dovrebbe essere usata con cautela in soggetti con alterazioni della funzionalità epatica e soprattutto con patologie a carico del tratto biliare, poiché la buprenorfina è metabolizzata nel fegato, nei suddetti animali l'intensità e la durata d'azione della stessa potrebbe essere influenzata. La sicurezza della buprenorfina non è stata dimostrata in animali di età inferiore alle 7 settimane. Non sono raccomandate somministrazioni ripetute ad intervalli più brevi rispetto a quelli previsti nel paragrafo 4.9. Nei gatti la tollerabilità della buprenorfina a lungo termine non è stata valutata per più di 5 giorni consecutivi di somministrazione. L'effetto di un oppiaceo sul trauma cranico è dipendente dal tipo e dalla severità del danno nonché dal supporto respiratorio utilizzato.
Data ultimo aggiornamento: 14/03/2024
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico