Fatromectin 6 mg/g polvere orale per suini busta da 333 g

24 aprile 2024
Prodotti veterinari - Scheda Fatromectin

Fatromectin 6 mg/g polvere orale per suini busta da 333 g


Tags:

TITOLARE:

ECO Animal Health Europe Limited

CONCESSIONARIO:

ECO Animal Health Ltd

MARCHIO

Fatromectin

CONFEZIONE

6 mg/g polvere orale per suini busta da 333 g

FORMA FARMACEUTICA
polveri orali

PRINCIPIO ATTIVO
ivermectina

GRUPPO TERAPEUTICO
Endectocidi

RICETTA
Ricetta non ripetibile veterinaria D.LGS 218/2023

SCADENZA
18 mesi

PREZZO
26,00 €

INDICAZIONI

A cosa serve Fatromectin 6 mg/g polvere orale per suini busta da 333 g

trattamento delle infestazioni da nematodi o artropodi dovute a : Ascaridi gastrointestinali: Ascaris suum (adulti e L4), Hyostrongylus rubidus (adulti e L4), Oesophagostomum spp. (adulti e L4), Strongyloides ransomi (adulti)*. Strongilosi polmonare: Metastrongylus spp. (adulti). Pidocchi: Haematopinus suis.. Acari della scabbia: Sarcoptes scabiei var. suis..
*Somministrato a scrofe gravide prima del parto controlla la trasmissione via latte di S. ransomi alla figliata.

MODO D'USO

Come si usa Fatromectin 6 mg/g polvere orale per suini busta da 333 g

il dosaggio è 0,1 mg di ivermectina per kg di peso corporeo al giorno, corrispondente a 16,7 mg di prodotto per kg di peso corporeo al giorno, per 7 giorni consecutivi. La quantità per la somministrazione giornaliera ai singoli suini può essere calcolata con la formula:
1,67 mg di Fatromectin per kg di peso corporeo al giorno X peso corporeo medio dei suini (kg). Per uso in animali singoli (scrofe e verri), negli allevamenti in cui la somministrazione del medicinale è destinata solo a un numero limitato di suini. I gruppi di dimensioni più grandi devono essere trattati con mangime medicamentoso, prodotto utilizzando un'opportuna premiscela antielmintica. Per assicurare il dosaggio corretto, il peso corporeo dever essere stabilito nel modo più accurato possibile. Per pesare la quantità richiesta di prodotto si deve utilizzare un'apparecchiatura precisa e correttamente tarata. Per la somministrazione orale con mangimi: si dovrebbe assicurare che la dose raccomandata sia completamente assunta. Ivermectina deve essere miscelata completamente in una parte della razione prima di ogni trattamento. Si raccomanda che ivermectina mangime medicato sia inserito prima di offrire la razione principale dell'animale. I suini gravemente ammalati con ridotta assunzione di mangime e acqua devono essere trattati per via parenterale. Lo schema di trattamento deve essere basato sulla situazione epidemiologica locale.

AVVERTENZE

avermectine possono non essere ben tollerate in tutte le specie non bersaglio come i casi di intolleranza sono stati riportati nei cani, in particolare nei Collies, Old English Cani-pastore e relative razze ed incroci, ed anche nelle tartarughe/testuggini. In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale veterinario non deve essere miscelato con altri prodotti. L'esposizione dei suini trattati ad animali infestati, edifici, terreni o pascoli contaminati, può determinare la reinfestazione rendendo necessaria la ripetizione del trattamento. Dal momento che l'effetto dell'ivermectina sugli acari della scabbia non è immediato, evitare il contatto diretto fra suini trattati e non trattati per almeno una settimana dopo il completamento della terapia. Poiché l'ivermectina non ha effetto sulle uova dei pidocchi e possono essere necessarie fino a tre settimane per la schiusa, è possibile dover ripetere il trattamento. Occorre usare cautela per evitare le pratiche seguenti, poiché aumentano il rischio di sviluppo di resistenza e in ultima analisi potrebbero rendere la terapia inefficace: Uso troppo frequente e ripetuto di antielmintici della stessa classe per un periodo prolungato; Sottodosaggio, che potrebbe essere dovuto a una sottostima del peso corporeo, all'errata somministrazione del prodotto o alla mancata taratura del dispositivo dosatore (se previsto).
I sospetti casi clinici di resistenza agli antielmintici devono essere ulteriormente studiati mediante opportuni test (ad es. test della riduzione della conta di uova nelle feci). Ove i risultati del(i) test indichino marcatamente la resistenza a un particolare antielmintico, deve essere utilizzato un antielmintico appartenente a un'altra classe farmacologica e con diversa modalità d'azione. Per ottenere un controllo adeguato dei parassiti e ridurre la probabilità che si sviluppi farmacoresistenza agli antelmintici, chiedere consiglio al veterinario sui programmi di dosaggio appropriati e sulla gestione adeguata delle scorte. L'uso del prodotto diverso dalle istruzioni fornite potrebbe comportare un aumento del rischio di sviluppo di resistenza a ivermectina.


Data ultimo aggiornamento: 14/02/2024

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico

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