23 aprile 2024
Prodotti veterinari - Scheda Flubenvet
Flubenvet 1 busta 12 kg
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TITOLARE:
Elanco GmbHCONCESSIONARIO:
Elanco Italia S.p.A.MARCHIO
FlubenvetCONFEZIONE
1 busta 12 kgFORMA FARMACEUTICA
granulato
PRINCIPIO ATTIVO
flubendazolo
GRUPPO TERAPEUTICO
Antielmintici
RICETTA
Ricetta non ripetibile veterinaria D.LGS 218/2023
SCADENZA
60 mesi
PREZZO
482,00 €
CONFEZIONI DI FLUBENVET DISPONIBILI IN COMMERCIO
- flubenvet 1 busta 12 kg (scheda corrente)
INDICAZIONI
A cosa serve Flubenvet 1 busta 12 kg
suini: trattamento delle elmintiasi sostenute da Metastrongylus apri, Ascaris suum, Hyostrongylus rubidus, Oesophagostomum dentatum, Trichuris suis e Strongyloides ransomi.
Broilers, galline ovaiole, tacchini, selvaggina da piuma: trattamento delle elmintiasi sostenute da Syngamus trachea, Ascaridia galli, Heterakis gallinarum, Capillaria spp., Amidostomum anseris, Trichostrongylus tenuis.
MODO D'USO
Come si usa Flubenvet 1 busta 12 kg
suini: a. Trattamento di gruppo per suinetti e suini all'ingrasso: 600 g di Flubenvet per tonnellata di mangime (30 ppm) per 5 giorni consecutivi, pari a 4,5 mg di principio attivo per kg di peso vivo, cioè 0,9 mg/kg/die. In caso di serie infezioni sostenute da T.suis, il trattamento dovrebbe essere proseguito per 10 giorni consecutivi; b. Trattamento di gruppo per suini destinati alla riproduzione 600 g di Flubenvet per tonnellata di mangime (30 ppm), pari a ca. 0,5 mg di principio attivo/kg di peso vivo/die, per 10 giorni consecutivi. E' necessario assicurarsi che tutti gli animali consumino una sufficiente quantità di FLUBENVET. FLUBENVET va accuratamente mescolato con il mangime solido in modo da ottenere una miscela omogenea; c. Trattamento individuale singolo per suini destinati alla riproduzione Distribuire FLUBENVET sul mangime alla dose di 1 g di premiscela ogni 10 kg di peso vivo. Questo corrisponde alla somministrazione di 5 mg di principio attivo/kg di peso corporeo.
Broilers, galline ovaiole, tacchini e selvaggina da piuma: FLUBENVET va unito al mangime solido in modo da ottenere una miscela omogenea: a. Broilers 600 g di Flubenvet per tonnellata di mangime (30 ppm) per sette giorni consecutivi, pari a ca. 2,5 mg di principio attivo/kg di peso vivo/die; b. Galline ovaiole 600 g di Flubenvet per tonnellata di mangime (30 ppm) per sette giorni consecutivi, pari a circa 1,5 mg di principio attivo/kg di peso vivo/die; c. Tacchini 400 g di Flubenvet per tonnellata di mangime (20 ppm) per sette giorni consecutivi, pari a 2,5 mg di principio attivo/kg di peso vivo/die; d. Selvaggina da piuma 1200 g di Flubenvet per tonnellata di mangime (60 ppm) per sette giorni consecutivi, pari a ca. 2 mg di principio attivo/kg di peso vivo/die. L'assunzione del mangime medicato dipende dalle condizioni cliniche degli animali. Per la preparazione del mangime medicato si deve tenere in considerazione il peso degli animali da trattare e l'effettiva assunzione giornaliera di mangime. Per fornire la quantità necessaria di principio attivo per kg di mangime medicato, includere la premiscela nel mangime secondo la seguente formula:
(mg di prodotto /kg p.v/ giorno) X ( peso corporeo medio kg degli animali da trattare/(Assunzione media di mangime al giorno per animale in kg)= mg di prodotto/kg di mangime.
Determinare il peso degli animali da trattare quanto più accuratamente possibile al fine di assicurare il corretto dosaggio. La miscelazione deve essere effettuata in impianto autorizzato all'utilizzo di premiscele medicate.
AVVERTENZE
non utilizzare nei piccioni e nei pappagalli o in altre specie di destinazione non indicate in questo foglietto illustrativo.
Precauzioni speciali per l'impiego negli animali Il trattamento con FLUBENVET può dare ottimi risultati solo quando contemporaneamente si osserva una rigorosa igiene dell'animale e del suo ambiente (gabbie, voliere, giacigli). Per evitare il rischio di sviluppo di resistenza, con conseguente inefficacia della terapia a causa di un eventuale sottodosaggio, determinare con accuratezza il peso corporeo dell'animale, somministrare correttamente il prodotto, evitare l'uso troppo frequente e ripetuto per un lungo periodo di tempo di antielmintici della stessa classe terapeutica. Casi clinici di sospetta resistenza dovrebbero essere ulteriormente investigati usando appropriati test (es. Faecal Egg Count Reduction Test). Laddove i risultati dei test indichino l'insorgere di resistenza ad un particolare antielmintico, dovrebbe essere utilizzato un medicinale appartenente ad un'altra classe farmacologica e avente un diverso meccanismo di azione. Quando è nota, per singolo prodotto o classe di appartenenza, la resistenza della specie elmintica infestante l'animale target, l'uso del medicinale dovrebbe essere basato su informazioni epidemiologiche locali circa la suscettibilità di tale specie e su raccomandazioni da seguire per limitare ulteriormente la selezione di specie resistenti. Eseguire il trattamento in recinti chiusi con successiva disinfestazione dei suoli.
Data ultimo aggiornamento: 23/04/2024
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico