29 marzo 2024
Prodotti veterinari - Scheda Gellipen Pronto
Gellipen Pronto iniett. 1 flacone 250 ml
Tags:
TITOLARE:
Intervet Productions S.r.l.MARCHIO
Gellipen ProntoCONFEZIONE
iniett. 1 flacone 250 mlFORMA FARMACEUTICA
fiala iniettabile
PRINCIPIO ATTIVO
benzilpenicillina procainica + diidrostreptomicina
GRUPPO TERAPEUTICO
Antibiotici
RICETTA
Ricetta non ripetibile veterinaria D.LGS 218/2023
SCADENZA
24 mesi
PREZZO
66,00 €
CONFEZIONI DI GELLIPEN PRONTO DISPONIBILI IN COMMERCIO
- gellipen pronto iniett. 1 flacone 250 ml (scheda corrente)
INDICAZIONI
A cosa serve Gellipen Pronto iniett. 1 flacone 250 ml
Terapia causale delle infezioni batteriche primarie e secondarie, sostenute da batteri sensibili all'associazione penicillina + streptomicina. In particolare: infezioni a carico dell'apparato respiratorio, gastroenterico, genitourinario e mammario; complicazioni batteriche in corso di infezioni virali (sindromi influenzali, gastroenterite infettiva, ecc.) nonché poliartriti otiti, oftalmiti, ascessi, ferite, profilassi pre e postoperatoria ecc.
MODO D'USO
Come si usa Gellipen Pronto iniett. 1 flacone 250 ml
Bovini ed Equini NON DPA: 10-15 ml/100 kg p.v./die. Suini: 1,5-2 ml/10 kg/die. Ovini e Caprini: 2 ml/10 kg/die. Continuare per almeno 24-48 ore dopo la remissione della sintomatologia clinica. Per via intramuscolare profonda. Non inoculare più di 10 ml per sede di iniezione.
AVVERTENZE
uso non consentito in equidi destinati alla produzione di alimenti per il consumo umano.
Precauzioni speciali per l'impiego negli animali: non somministrare per via endovenosa. Per la somministrazione del prodotto adottare le opportune precauzioni di asepsi. Utilizzare solo dopo aver accertato la sensibilità dei germi ai principi attivi. Si raccomanda di eseguire un antibiogramma prima dell'inizio del trattamento. Se ciò non fosse possibile, la terapia deve tenere conto delle informazioni epidemiologiche locali (regionali, aziendali) circa la sensibilità dei batteri target. Un utilizzo del prodotto diverso dalle istruzioni fornite dal RCP può portare ad un aumento della prevalenza dei batteri resistenti e ridurre l'efficacia dei trattamenti con altri medicinali veterinari appartenenti alle stesse classi di antibiotici a causa della possibile comparsa di resistenza crociata. Optare per l'utilizzo di antibiotici a spettro d'azione più limitato come trattamento di prima scelta laddove l'antibiogramma ne indichi la possibile efficacia del trattamento. Monitorare la funzionalità renale durante il trattamento. In caso di sintomi di insufficienza renale interrompere il trattamento. Uno stato di grave disidratazione può aumentare il rischio degli effetti tossici degli antibiotici aminoglicosidici; in tale evenienza adottare idonea terapia reidratante.
Data ultimo aggiornamento: 11/03/2024
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico