Ivomec sottoc. soluzione 1000 ml

29 marzo 2024
Prodotti veterinari - Scheda Ivomec

Ivomec sottoc. soluzione 1000 ml


Tags:

TITOLARE:

Boehringer Ingelheim Animal Health Italia S.p.A.

MARCHIO

Ivomec

CONFEZIONE

sottoc. soluzione 1000 ml

FORMA FARMACEUTICA
soluzione

PRINCIPIO ATTIVO
ivermectina

GRUPPO TERAPEUTICO
Endectocidi

RICETTA
Ricetta non ripetibile veterinaria D.LGS 218/2023

PREZZO
929,14 €

CONFEZIONI DI IVOMEC DISPONIBILI IN COMMERCIO

INDICAZIONI

A cosa serve Ivomec sottoc. soluzione 1000 ml

bovini: la soluzione iniettabile di IVOMEC è indicata per il trattamento ed il controllo delle seguenti specie di nematodi gastrointestinali, vermi polmonari, altri nematodi, parassiti esterni, pidocchi ematofagi ed acari della rogna dei bovini. Nematodi gastrointestinali (adulti e larve di 4° stadio): Ostertagia ostertagi (incluse le larve inibite), Ostertagia lyrata, Haemonchus placei, Trichostrongylus axei, Trichostrongylus colubriformis, Cooperia oncophora, C. punctata, C. pectinata, Cooperia spp., Oesophagostomum radiatum, Bunostomum phlebotomum, Nematodirus helvetianus (adulti), N. spathiger (adulti), Strongyloides papillosus (adulti), Toxocara (Neoascaris) vitulorum (adulti). Vermi polmonari (adulti e larve di 4° stadio): Dictyocaulus viviparus (incluse le larve inibite). Altri nematodi: Parafilaria bovicola e Thelazia spp. (adulti). Parassiti esterni: Hypoderma bovis, H. lineatum (stadi larvali). Pidocchi: Linognathus vituli, Haematopinus eurysternus, Solenopotes capillatus, come ausilio nel controllo dei mallofagi appartenenti alla specie Damalinia bovis. Acari: Psoroptes ovis (sin. P. communis var. bovis), Sarcoptes scabiei var. bovis, come ausilio nel controllo di Chorioptes bovis. Ivomec soluzione iniettabile, somministrato alla dose raccomandata di 1 ml per 50 kg di peso corporeo controlla reinfestazioni sostenute da Haemonchus placei e Cooperia spp. che hanno luogo nei primi 14 giorni dal trattamento, da Ostertagia ostertagi ed Oesophagostomum radiatum che hanno luogo nei primi 21 giorni dal trattamento e da Dictyocaulus viviparus che hanno luogo nei primi 28 giorni dal trattamento.
Suini: La soluzione iniettabile di Ivomec è inoltre indicata per il trattamento ed il controllo dei seguenti parassiti dei suini: 8/15 Nematodi gastrointestinali (adulti e larve di 4° stadio): Ascaris suum, Hyostrongylus rubidus, Oesophagostomum spp., Strongyloides ransomi (adulti)*, come ausilio nel controllo dei nematodi ematofagi appartenenti alla specie Trichuris suis (adulti). *Ivomec somministrato alle scrofe 7-14 giorni prima del parto controlla efficacemente la trasmissione transmammaria ai suinetti delle infestazioni da Strongyloides ransomi. Vermi polmonari (adulti): Metastrongylus spp. PIDOCCHI Haematopinus suis. Acari: Sarcoptes scabiei var. suis. Nota: si raccomanda di usare particolare attenzione per prevenire il trasferimento della parassitosi ad animali sani o luoghi non infestati, dato che l'effetto dell'ivermectina sugli acari non è immediato. I suini non dovrebbero essere spostati in luoghi indenni od esposti a contatto con soggetti sani per almeno una settimana dopo il completamento del trattamento. Le scrofe dovrebbero essere trattate almeno una settimana prima del parto per minimizzare il trasferimento di acari ai suinetti. Nel caso di pediculosi, può rendersi necessario ritrattare i soggetti poiché alle uova del parassita occorrono almeno 3 settimane per schiudere.

MODO D'USO

Come si usa Ivomec sottoc. soluzione 1000 ml

per garantire la somministrazione della dose corretta è importante determinare il peso corporeo nel modo più accurato possibile, e verificare con attenzione l'accuratezza del sistema automatico di somministrazione, se presente. Se gli animali sono trattati in gruppo, è importante organizzare i gruppi di trattamento con animali di peso corporeo simile e conseguente dosaggio analogo, in modo da evitare sotto-dosaggi o sovra-dosaggi.
Bovini: Il dosaggio raccomandato è di 200 mcg di ivermectina ogni chilogrammo di peso corporeo, corrispondente a 1 ml di soluzione ogni 50 kg di peso corporeo, da somministrarsi unicamente per via sottocutanea. L'iniezione sottocutanea va effettuata in posizione craniale o caudale rispetto alla spalla. Si raccomanda l'uso di ago sterile calibro 16, da 15 a 20 mm.
Suini: Il dosaggio raccomandato è di 300 mcg di ivermectina ogni chilogrammo di peso corporeo, corrispondente a 1 ml di soluzione ogni 33 kg di peso corporeo. La via di somministrazione raccomandata è quella sottocutanea nella parte dorsale del collo. La soluzione può essere somministrata con qualsiasi apparecchiatura standard automatica o a dosaggio singolo, rispettando le normali condizioni di asepsi.

AVVERTENZE

particolari attenzioni devono essere adottate per evitare che l'impiego troppo frequente e ripetuto di antielmintici per un lungo periodo di tempo e il sottodosaggio dovuto ad una sottostima del peso vivo o ad una errata somministrazione del prodotto, aumentino il rischio di sviluppo delle resistenze e quindi determinino l'inefficacia del medicinale veterinario. Casi clinici sospetti di resistenza ad antielmintici devono essere ulteriormente esaminati usando test appropriati (es. test di valutazione della riduzione delle uova nelle feci). Laddove i risultati dei test suggeriscono in modo evidente la resistenza ad un particolare antielmintico, si deve usare un antielmintico appartenente ad un'altra classe farmacologica o che abbia una diversa modalità d'azione. Casi di resistenza dell'Ostertagia ostertagi all'ivermectina sono stati riportati in vitelli; pertanto l'uso di questo prodotto dovrebbe essere basato su informazioni epidemiologiche locali (regionali, dell'allevamento) circa la suscettibilità di questo elminte e su raccomandazioni per limitare l'ulteriore selezione della resistenza. Non inoculare il prodotto in aree cutanee visibilmente sporche.
Precauzioni speciali per l'impiego negli animali 10/15 Le Avermectine non sono ben tollerate nelle specie non target. Sono stati riportati casi di intolleranza in cani, in particolare delle razze Collies, Cani da pastore Old English e razze o incroci correlati ed anche in tartarughe e testuggini.


Data ultimo aggiornamento: 14/02/2024

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico

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