Tulaven 100 mg/ml 1 flaconcino 250 ml

28 marzo 2024
Prodotti veterinari - Scheda Tulaven

Tulaven 100 mg/ml 1 flaconcino 250 ml


Tags:

TITOLARE:

Ceva Sante Animale

CONCESSIONARIO:

Ceva Salute Animale S.p.A.

MARCHIO

Tulaven

CONFEZIONE

100 mg/ml 1 flaconcino 250 ml

FORMA FARMACEUTICA
soluzione (uso interno)

PRINCIPIO ATTIVO
tulatromicina

GRUPPO TERAPEUTICO
Antibiotici

RICETTA
Ricetta non ripetibile veterinaria D.LGS 218/2023

PREZZO
-------- €

CONFEZIONI DI TULAVEN DISPONIBILI IN COMMERCIO

INDICAZIONI

A cosa serve Tulaven 100 mg/ml 1 flaconcino 250 ml

bovini: per il trattamento e metafilassi della malattia respiratoria del bovino (BRD) associata a Mannheimia haemolytica, Pasteurella multocida, Histophilus somni e Mycoplasma bovis sensibili alla tulatromicina. Prima del trattamento metafilattico deve essere stabilita la presenza della malattia nella mandria. Per il trattamento della cheratocongiuntivite infettiva bovina (IBK) associata a Moraxella bovis sensibile alla tulatromicina. Suini: per il trattamento e metafilassi della malattia respiratoria del suino (SRD) associata a Actinobacillus pleuro pneumoniae, Pasteurella multocida, Mycoplasma hyopneumoniae, Haemophilus parasuis e Bordetella bronchiseptica sensibili alla tulatromicina. Prima del trattamento metafilattico deve essere stabilita la presenza della malattia nel gruppo. Il prodotto dovrebbe essere utilizzato solo se nei suini si prevede lo sviluppo della malattia entro 2-3 giorni. Ovini: per il trattamento delle prime fasi di pododermatite infettiva (pedaina) associata ad un ceppo virulento di Dichelobacter nodosus che richieda un trattamento sistemico

MODO D'USO

Come si usa Tulaven 100 mg/ml 1 flaconcino 250 ml

bovini: uso sottocutaneo. Una singola somministrazione sottocutanea di 2,5 mg tulatromicina/kg peso corporeo (pari a 1 ml/40 kg peso corporeo). Per il trattamento di bovini di oltre 300 kg di peso corporeo, ripartire la dose in modo che non siano somministrati più di 7,5 ml per punto di inoculo. Suini: uso intramuscolare. Una singola somministrazione intramuscolare di 2,5 mg tulatromicina/kg peso corporeo (pari a 1 ml/40 kg peso corporeo) nel collo. Per il trattamento di suini di oltre 80 kg peso corporeo, ripartire la dose in più somministrazioni in modo da non superare i 2 ml in un punto di inoculo. Ovini: uso intramuscolare. Una singola somministrazione intramuscolare di 2,5 mg tulatromicina/kg peso corporeo (pari a 1 ml/40 kg peso corporeo) nel collo.
Per qualsiasi malattia respiratoria, si raccomanda di trattare gli animali nelle fasi iniziali della malattia e di valutare la risposta al trattamento entro 48 ore dalla somministrazione. Qualora i segni clinici della malattia respiratoria persistano o peggiorino, o insorga una recidiva, il trattamento dovrebbe essere cambiato, utilizzando un altro antibiotico, la cui somministrazione deve essere continuata fino alla risoluzione della sintomatologia clinica. Per assicurare un dosaggio corretto il peso corporeo dovrebbe essere determinato il più accuratamente possibile per evitare il sottodosaggio. Qualora sia necessario prelevare più volte la soluzione dallo stesso flacone, si consiglia l'uso di un ago aspirante o una siringa multidose per evitare la perforazione eccessiva del tappo. Il tappo può essere perforato fino a 20 volte in sicurezza.

AVVERTENZE

ovini: l'efficacia del trattamento antimicrobico della pedaina potrebbe essere ridotta da altri fattori, come le condizioni ambientali umide, nonché una gestione inadeguata dell'allevamento. Il trattamento della pedaina deve pertanto essere intrapreso insieme ad altri strumenti di gestione del gregge, ad esempio fornendo un ambiente asciutto. Il trattamento antibiotico della pedaina benigna non si ritiene opportuno. La tulatromicina ha mostrato un'efficacia limitata negli ovini con segni clinici gravi o pedaina cronica e pertanto deve essere somministrata solo in una fase iniziale della pedaina.
Precauzioni speciali per l'impiego negli animali: l'uso del medicinale veterinario dovrebbe essere basato su test di sensibilità nei confronti dei batteri isolati dall'animale. Se ciò non fosse possibile, la terapia si dovrebbe basare sulle informazioni epidemiologiche locali (regionali, a livello dell'allevamento) sulla sensibilità dei batteri target. Durante l'uso del medicinale veterinario, è necessario attenersi ai regolamenti ufficiali, nazionali e regionali, sull'uso di prodotti antimicrobici. L'uso del prodotto diverso dalle indicazioni fornite nel RCP può aumentare la prevalenza dei batteri resistenti alla tulatromicina e può diminuire l'efficacia del trattamento con altri macrolidi a causa della potenziale crossresistenza. In caso di reazione di ipersensibilità, deve essere somministrato un opportuno trattamento senza indugio.


Data ultimo aggiornamento: 15/02/2024

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico

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