25 aprile 2024
Ranitidina Aurobindo
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Cos'è Ranitidina Aurobindo (ranitidina cloridrato)
Ranitidina Aurobindo è un farmaco a base di ranitidina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Antiulcera.
A cosa serve Ranitidina Aurobindo e perchè si usa
Adulti
Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, esofagite da reflusso, sindrome di Zollinger-Ellison. Malattia sintomatica da reflusso gastroesofageo. Profilassi dell'ulcera duodenale cronica recidivante.
Bambini (da 3 a 18 anni):
Trattamento a breve termine dell'ulcera peptica.
Trattamento del reflusso gastro-esofageo, inclusi l'esofagite da reflusso e il sollievo dei sintomi della malattia da reflusso gastro-esofageo.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Ranitidina Aurobindo
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Ranitidina Aurobindo può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza:
La ranitidina attraversa la barriera placentare. Come altri farmaci la ranitidina deve essere somministrata durante la gravidanza, solo se considerata di assoluta necessità.
Allattamento:
La ranitidina è escreta nel latte umano materno in quantità tali che sussiste il rischio di effetti sul neonato, anche alle dosi terapeutiche. Come altri farmaci deve essere somministrata durante l'allattamento, solo se considerata di assoluta necessità.
Fertilità
Non ci sono dati relativi all'effetto della ranitidina sulla fertilità nell'uomo.
Studi sugli animali non hanno evidenziato effetti sulla fertilità nei maschi e nelle femmine (vedere paragrafo 5.3).
Patologie correlate:
- Esofagite
Infiammazione del rivestimento interno (mucosa) dell'esofago, il più delle volte a causa di una prolungata esposizione al reflusso di materiale acido dallo stomaco (esofagite peptica). - Gastrite
Patologia causata dall'infiammazione acuta o cronica della mucosa che riveste la parete dello stomaco. - Ulcera
Lesione infiammatoria aperta dovuta all'azione corrosiva dei succhi gastrici, localizzata sulla superficie interna dello stomaco (ulcera gastrica) o del duodeno (ulcera duodenale).
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico