Tachidolene

24 aprile 2024

Tachidolene


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Nota: Per informazioni su farmaci e confezioni ritirate dal commercio accedi al portale AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).


Cos'è Tachidolene (paracetamolo + codeina)


Tachidolene è un farmaco a base di paracetamolo + codeina, appartenente al gruppo terapeutico Antipiretici, Analgesici FANS.

A cosa serve Tachidolene e perchè si usa


Trattamento del dolore moderato che non risponde al trattamento con analgesici non-oppioidi utilizzati da soli.

La codeina è indicata nei pazienti di età superiore ai 12 anni per il trattamento del dolore acuto moderato non adeguatamente controllato da altri analgesici come paracetamolo o ibuprofene (da solo).

Indicazioni: come usare Tachidolene, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Adulti e bambini sopra i 12 anni:

Mezza compressa o una compressa secondo necessità, fino ad un massimo di 3 volte al giorno.

Adulti: Tachidolene va assunto ad intervalli di almeno 4 ore.

Bambini fra 12 e 18 anni: i bambini dai 12 anni di età devono assumere Tachidolene ogni 6 ore, se necessario.

La durata del trattamento deve essere limitata a 3 giorni e, se non si ottiene un efficace sollievo dal dolore, il paziente o chi si prende cura del paziente deve essere consigliato a sentire il parere di un medico.

Popolazione pediatrica

Bambini di età inferiore a 12 anni:

La codeina non deve essere usata nei bambini di età inferiore a 12 anni a causa del rischio di tossicità da oppioidi dovuta al metabolismo variabile ed imprevedibile della codeina in morfina (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

Anziani:

Utilizzare la stessa dose indicata per gli adulti (per ulteriori informazioni sui pazienti anziani vedere il paragrafo 4.4).

Modo di somministrazione

Somministrazione orale.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Tachidolene


  • Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Pazienti affetti da grave anemia emolitica.
  • Grave insufficienza epatocellulare e patologie epatiche in fase attiva.
  • Pazienti con pressione intracranica elevata o trauma cranico, depressione respiratoria, asma acuto ed alcoolismo acuto (vedere paragrafo 4.4).
  • Bambini di età inferiore a 12 anni (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
  • Pazienti trattati con inibitori delle monoaminossidasi, o che sono stati trattati con questi medicinali nelle due settimane precedenti (vedere paragrafo 4.5).
  • Somministrazione concomitante con agonisti e antagonisti della morfina (vedere paragrafo 4.5)
  • Nelle donne durante l'allattamento con latte materno (vedere paragrafo 4.6).
  • Gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
  • Pazienti che sono metabolizzatori ultra-rapidi del CYP2D6 (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
  • In tutti i pazienti pediatrici (0-18 anni di età) che si sottopongono a interventi di tonsillectomia e/o adenoidectomia per sindrome da apnea ostruttiva del sonno a causa di un aumentato rischio di sviluppare reazioni avverse gravi e pericolose per la vita (vedere paragrafo 4.4).

Tachidolene può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


L'esperienza clinica con l'uso di paracetamolo durante la gravidanza e l'allattamento è limitata.

Gravidanza

L'assunzione del medicinale è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).

I dati epidemiologici sull'uso di dosi terapeutiche di paracetamolo orale indicano che non si verificano effetti indesiderati nelle donne in gravidanza o sulla salute del feto o nei neonati. Una grande quantità di dati sulle donne in gravidanza non indicano né tossicità malformativa, né fetale/neonatale. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Se clinicamente necessario, il paracetamolo può essere usato durante la gravidanza, tuttavia dovrebbe essere usato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e con la più bassa frequenza possibile.

Per quanto attiene la presenza di codeina, se il farmaco è assunto al termine della gravidanza, vanno tenute in considerazione le sue caratteristiche morfinomimetiche (rischio di depressione respiratoria nei neonati in caso di assunzione di alte dosi prima della nascita, rischio di sindrome di astinenza in caso di somministrazione cronica al termine della gravidanza).

Nella pratica clinica, sebbene in alcuni casi sia stato dimostrato un incremento del rischio di malformazioni cardiache, la maggior parte degli studi epidemiologici escludono il rischio di malformazioni.

Studi condotti su animali hanno dimostrato un effetto teratogeno.

Allattamento

La codeina non deve essere usata durante l'allattamento con latte materno (vedere paragrafo 4.3).

La codeina e il paracetamolo passano nel latte materno.

Alle normali dosi terapeutiche codeina e il suo metabolita attivo possono essere presenti nel latte materno a dosi molto basse ed è improbabile che possa influenzare negativamente il lattante. Tuttavia, se il paziente è un metabolizzatore ultra-rapido del CYP2D6, livelli più elevati di metabolita attivo, morfina, possono essere presenti nel latte materno e in rarissimi casi, possono provocare sintomi di tossicità da oppioidi nel neonato, che possono essere fatali.

Fertilità

Non sono disponibili dati consistenti riguardo gli eventuali effetti di paracetamolo e codeina sulla fertilità.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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