Torasemide Teva

20 aprile 2024

Torasemide Teva


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Nota: Per informazioni su farmaci e confezioni ritirate dal commercio accedi al portale AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).


Cos'è Torasemide Teva (torasemide)


Torasemide Teva è un farmaco a base di torasemide, appartenente al gruppo terapeutico Diuretici, dell'ansa.

A cosa serve Torasemide Teva e perchè si usa


Edema causato da insufficienza cardiaca congestizia.


Indicazioni: come usare Torasemide Teva, posologia, dosi e modo d'uso


Adulti

Edema causato da insufficienza cardiaca congestizia

Il dosaggio abituale è di 5 mg una volta al giorno per via orale. Generalmente questa è la dose di mantenimento.

Se necessario la dose può essere aumentata gradatamente fino a 20 mg una volta al giorno.

Pazienti anziani

Non esistono informazioni su aggiustamenti di dosaggio nei pazienti anziani.

Comunque i dati disponibili sono insufficienti per stabilire raccomandazioni generali (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).

Bambini (< 12 anni)

Non ci sono dati riguardanti l'uso di torasemide nei bambini (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).

Insufficienza epatica e renale

Non esistono dati sufficienti per stabilire aggiustamenti di dosaggio in pazienti con insufficienza epatica e renale.

I pazienti con insufficienza epatica devono essere monitorati con particolare attenzione dato che le concentrazioni plasmatiche possono risultare aumentate (vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche).

Via di somministrazione

Uso orale.

Le compresse devono essere assunte al mattino, senza masticarle, con una piccola quantità di liquido.

La torasemide è normalmente usata per trattamenti a lungo termine.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Torasemide Teva


Insufficienza renale con anuria;

coma epatico e pre-coma;

ipotensione;

gravidanza e allattamento;

ipersensibilità alla torasemide e alle sulfoniluree;

aritmie cardiache;

trattamento simultaneo con aminoglicosidi o cefalosporine o disfunzione renale dovuta a medicinali che provocano danno renale.


Torasemide Teva può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Non esistono dati provenienti da studi sull'uomo riguardanti gli effetti di torasemide sull'embrione e sul feto. Mentre gli studi su ratti non hanno mostrato effetti teratogeni, sono state osservate malformazioni fetali e materne in seguito a dosi elevate in coniglie e ratte gravide.

La torasemide passa nel feto e causa disturbi elettrolitici. Esiste anche rischio di trombocitopenia neonatale.

Non sono disponibili dati sull'escrezione di torasemide nel latte materno umano e animale.

La torasemide non deve essere usata durante l'allattamento al seno.

Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati, la torasemide deve essere somministrata durante la gravidanza solo dopo una attenta valutazione che i benefici superino chiaramente i rischi. Deve essere usata la più bassa dose possibile.


Quali sono gli effetti indesiderati di Torasemide Teva


Disordini del metabolismo e della nutrizione

A seconda del dosaggio e della durata del trattamento, si possono verificare disordini nell'equilibrio idrico ed elettrolitico, specialmente in caso di assunzione marcatamente limitata di sale.

Si può verificare ipokaliemia (specialmente in presenza di dieta a basso contenuto di potassio, o in caso di vomito, diarrea e uso eccessivo di lassativi o in caso di insufficienza epatica).

Sintomi e segni di deplezione elettrolitica e ipovolemia, come cefalea, vertigine, ipotensione, debolezza, sonnolenza, stato confusionale, perdita dell'appetito e crampi possono insorgere in caso di marcata diuresi, specialmente all'inizio del trattamento e in pazienti anziani.

Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio.

Si può verificare un aumento dell'acido sierico, della glicemia e dei lipidi.

Si può manifestare un peggioramento dell'alcalosi metabolica.

Disordini cardiovascolari

In rari casi sono possibili complicanze tromboemboliche e disturbi circolatori a livello cardiaco e del Sistema Nervoso Centrale dovuti a emoconcentrazione (compresa ischemia cardiaca e cerebrale) che portano ad es. ad aritmie cardiache, angina pectoris, infarto miocardico acuto o sincope.

Disordini gastrointestinali

I pazienti possono riportare sintomi gastrointestinali (es. perdita dell'appetito, dolori allo stomaco, nausea, vomito, diarrea, costipazione).

Sono stati segnalati rari casi di pancreatite.

Disordini renali e urinari

In pazienti con ostruzione del deflusso urinario, la ritenzione di urina può essere aggravata.

È possibile un aumento dell'urea sierica e della creatinina.

Disordini epatobiliari

Aumento di alcuni enzimi epatici, per es. gamma-GT.

Disordini ematologici e del sistema linfatico

Sono stati segnalati casi isolati di riduzione eritrocitaria, linfocitaria e piastrinica.

Disordini della cute e del tessuto sottocutaneo

Si possono verificare casi sporadici di reazioni allergiche, quali prurito, rash e fotosensibilità. Molto raramente si possono verificare gravi reazioni cutanee (< 0,01%).

Disordini del Sistema nervoso

Sono stati segnalati casi isolati di disturbi della vista. Casi isolati di tinnito e perdita dell'udito. Raramente, parestesia degli arti (da > / = 0,01 a < 0,1%).

Disordini generali

Secchezza delle fauci.


Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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