Vinblastina Teva

18 aprile 2024

Vinblastina Teva


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Cos'è Vinblastina Teva (vinblastina solfato)


Vinblastina Teva è un farmaco a base di vinblastina solfato, appartenente al gruppo terapeutico Antineoplastici.

A cosa serve Vinblastina Teva e perchè si usa


Vinblastina Teva può talvolta essere somministrata come monoterapia ma normalmente viene somministrata in associazione con altri farmaci citostatici e/o radioterapia per le seguenti malattie maligne:
  • Linfoma non-Hodgkin maligno
  • Morbo di Hodgkin
  • Carcinoma del testicolo allo stadio avanzato
  • Cancro della mammella ricorrente o metastatico (dopo il fallimento di regimi a base di antraciclina)
  • Istiocitosi a cellule di Langerhans (istiocitosi X)

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Vinblastina Teva


  • Ipersensibilità alla vinblastina, ad un altro alcaloide della vinca oppure a uno qualsiasi degli eccipienti
  • Leucopenia non correlata al tumore
  • Infezione incontrollata grave. Tali infezioni, prima di somministrare Vinblastina Teva, devono essere controllate con antisettici o antibiotici.
  • Somministrazione intratecale di Vinblastina Teva

Vinblastina Teva può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Non sono disponibili dati sufficienti sull'uso di vinblastina durante la gravidanza umana. L'azione farmacologica indica potenziali effetti nocivi durante la gravidanza. Gli studi preclinici hanno rivelato genotossicità, teratogenicità e altre tossicità riproduttive (vedere il paragrafo 5.3). Vinblastina Teva non deve essere utilizzata durante la gravidanza se non ritenuta strettamente necessaria.

Se si ritiene assolutamente necessario il trattamento con Vinblastina Teva durante la gravidanza o se si instaura una gravidanza durante il trattamento, la paziente deve essere informata sui rischi per il feto e deve essere monitorata attentamente. Deve essere considerata la possibilità di consultazioni genetiche.

Allattamento

Non è noto se la vinblastina venga escreta nel latte materno. La vinblastina è controindicata durante l'allattamento. L'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con Vinblastina Teva.

Contraccettivi

I pazienti di sesso maschile e femminile in età fertile devono adottare misure contraccettive efficaci durante e per almeno 3 mesi, preferibilmente 6 mesi, dopo il trattamento con Vinblastina Teva.

Fertilità

La vinblastina può ridurre la fertilità sia dell'uomo sia della donna. Come per molti medicinali, non sono disponibili dati sugli effetti della vinblastina sulla spermatogenesi. È stata osservata aspermia nell'uomo. Studi animali indicano un'interruzione della divisione nella metafase e alterazioni degenerative a carico delle cellule germinali (vedere il paragrafo 5.3). L'infertilità reversibile o irreversibile sia nell'uomo sia nella donna è possibile dopo il trattamento con vinblastina. Alcune pazienti trattate con vinblastina in associazione con altri farmaci hanno presentato amenorrea. Di frequente è stata riscontrata una ripresa delle mestruazioni. I pazienti maschi devono informarsi sulla raccolta dello sperma prima di iniziare il trattamento con Vinblastina Teva.

Quali sono gli effetti indesiderati di Vinblastina Teva


In generale, la frequenza degli effetti indesiderati con l'uso di Vinblastina Teva sembrerebbe correlata alla dose somministrata. La maggior parte degli effetti si risolve entro le 24 ore.

Gli effetti indesiderati vengono classificati secondo la seguente frequenza:

Molto comuni (≥1/10)

Comuni (≥1/100 e <1/10)

Non comuni (≥1/1000 e <1/100)

Rari (≥1/10.000 e <1/1000)

Molto rari (<1/10.000), non noti (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Patologie del sistema emolinfopoietico

Molto comuni

La leucopenia è l'effetto indesiderato più frequente e rappresenta normalmente il fattore limitante la dose.

Comuni

Anemia, trombocitopenia e mielosoppressione.

Non noti

Anemia emolitica

Patologie endocrine

Rari

È stata riportata la sindrome da inappropriata secrezione dell'ADH (SIADH), sia alle dosi raccomandate sia alle dosi più elevate (vedere anche il paragrafo 4.9).

Disturbi psichiatrici

Non comuni

Depressione

Non noti

Psicosi.

Patologie del sistema nervoso

Comuni

Parestesia, perdita dei riflessi tendinei profondi.

Rari

Sensazione di sordità, neurite periferica, cefalea, convulsioni, vertigini. Sono stati riportati casi di incidente cerebrovascolare (ICV) in pazienti riceventi la combinazione chemioterapica di bleomicina, cisplatino e vinblastina.

Non noti

Dolore neurogenico (cioè alla faccia e alle mascelle), neuropatia periferica, paralisi delle corde vocali.

Patologie dell'occhio

Frequenza non nota

Erosioni epiteliali gravi con blefarospasmo, gonfiore della palpebra e dei linfonodi preauricolari dopo il contatto con la cornea.

Patologie dell'orecchio e del labirinto

Rari

Ototossicità, danni vestibolari e uditivi all'ottavo nervo cranico. Le manifestazioni comprendono sordità parziale o totale, temporanea o permanente, e disturbi dell'equilibrio, tra cui vertigini, nistagmo e capogiro.

Non noti

Tinnito.

Patologie cardiache

Rari

Tachicardia sinusale, angina pectoris, blocco AV, aritmia.

Non noti

Sono stati riportati casi di infarto miocardico in pazienti riceventi terapia di combinazione con bleomicina, cisplatino e vinblastina.

Patologie vascolari

Frequenza non nota

Sono stati osservati ipertensione accidentale e ipotensione grave. Sono stati riportati casi di fenomeno di Raynaud in pazienti riceventi chemioterapia di combinazione con bleomicina, cisplatino e vinblastina per il trattamento di tumori del testicolo.

Ipotensione ortostatica.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Non comuni

Faringite.

È stata riportata una condizione di respiro corto acuto (broncospasmo) dopo l'uso di alcaloidi della vinca. In pazienti trattati in concomitanza, o previamente trattati, con mitomicina-C, possono verificarsi dispnea, rantoli, alterazioni infiltrative e un'alterazione della funzionalità polmonare diverse ore dopo la somministrazione di vinblastina, come conseguenza della tossicità polmonare di detta combinazione. La somministrazione di entrambi i prodotti deve essere interrotta immediatamente (vedere il paragrafo 4.4).

Patologie gastrointestinali

Molto comuni

Nausea, vomito

Comuni

Stitichezza (vedere il paragrafo 4.4), ileo, sanguinamento da preesistente ulcera peptica, enterocolite emorragica, perdita di sangue dal retto, anoressia e diarrea.

Non noti

Stomatite, dolori gastrici, dolori addominali, parotidi doloranti.

Patologie epatobiliari

Frequenza non nota

Fibrosi epatica

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Molto comuni

Perdita di capelli, di solito parziale e in alcuni casi la ricrescita avviene durante la terapia di mantenimento.

È stata riportata la formazione di bolle in bocca e sulla pelle.

Non noti

Dermatite, fototossicità.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Frequenza non nota

Atrofia muscolare

Patologie renali e urinarie

Frequenza non nota

Ritenzione urinaria, microangiopatia trombotica con insufficienza renale.

Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella

Frequenza non nota

Calo di fertilità, aspermia.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Non comuni

Dolore nella sede del tumore, sensazione di malessere.

Non noti

Spossatezza, febbre; lo stravaso nel tessuto sottocutaneo durante l'iniezione endovenosa della soluzione di Vinblastina Teva può causare cellulite, necrosi e tromboflebite, dolore in sede di iniezione soprattutto dopo l'iniezione nei piccoli vasi.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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