Ansia persistente

Ansia persistente

egregio dottore sono una mamma di 57 anni con una figlio che soffre di depressione da circa 7 anni, ha anche tentato il suicidio con tutto le sue terribili conseguenze, SPDC, CSM. . . Nel 2006 ha cominciato una psicofarmacoterapia con una brava dottoressa psichiatra, anche a detta di lui, con la quale aveva instaurato un ottimo rapporto seguendo tutte le indicazioni che la dottoressa le dava. . . . Ma all'improvviso, dopo un anno, ha deciso di sospendere di netto la terapia dicendo che si sentiva bene e che era giunta l'ora di camminare da solo. Si, ci sono molte cose che sono state risolte ma non è difficile vedere che fa tutto ma da solo senza avere rapporti sociali. Non trascura la pulizia della sua persona, non invade il letto se non la sera per coricarsi e dormire, con qualche microrisveglio notturno, esce a passeggiare, pratica lo sport della piscina, ma queste cose le fa stando da solo perchè, secondo lui, non se la sente ancora di stare insieme con gli altri. Sta aspettando per dare un concorso, studia, legge, scrive pagine intere suo PC portatile. Questo è solo un piccolo schema par fargli capire il mio continuo stato d'ansia, la mia forte paura che qualcosa possa succedergli e risprofondare in quei mesi terribili trascorsi anni addietro. Ho tentato di prendere un appuntamento con la sua psichiatra ma non ho ottenuto nulla. Se lui non vuole. . . . . . Mi dia un consiglio come posso arginare questa ansia che mi sta facendo uscire di testa. In attesa di una sua gentile risposta la saluto cordialmente. CHIARA

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