Appuntamento fisso con il polline

27 febbraio 2009
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Appuntamento fisso con il polline



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Il freddo prolungato del lungo inverno 2008-2009 sembra aver rimandato il processo di impollinazione precoce che si è verificato negli anni passati. Ma è solo un rinvio di un appuntamento fisso che attende i soggetti allergici ogni anno nel passaggio dalla stagione fredda a quella calda, quest'anno previsto non prima della metà di marzo. Si tratta di una popolazione piuttosto folta, passata dal 5 al 20% negli ultimi 10 anni, pronta ad affrontare, rinite, starnuti, secrezione nasale, rossore degli occhi, ostruzione nasale.

Trascuratezza con conseguenze


L'incremento registrato nell'ultimo decennio è imputabile all'aumento dello smog che danneggiando l'epitelio nasale altera le mucose e facilita il contatto degli allergeni più immediato con l'epitelio scatenando la reazione allergica. Inoltre, soprattutto nelle città si vive molto al chiuso in ambienti climatizzati, caldi d'inverno e freddi d'estate in cui si creano le condizioni ideali per la proliferazione di acari della polvere e batteri, anche questi responsabili di reazioni allergiche e di infiammazioni. "La sintomatologia delle allergie stagionali in genere è limitata nel tempo al periodo della produzione di pollini - spiega Desiderio Passali docente di otorinolaringoiatria dell'Università di Siena e presidente della IFOS (Federazione Internazionale delle Società Otorinolaringoiatriche) - ma, se è particolarmente importante dal punto di vista clinico e non viene trattata in modo adeguato può avere complicanze non trascurabili che possono richiedere anche l'intervento della chirurgia". Si può, infatti, sviluppare un'ipertrofia dei turbinati provocata da un ispessimento della mucosa nasale con aumento del volume e conseguente ostruzione delle vie nasali. Tra le sequele delle allergie stagionali non vanno dimenticate l'asma (20-25% dei casi), le rinosinusiti, la sindrome rinobronchiale e l'otite. In ogni caso, anche l'allergia in sé comporta delle conseguenze nella vita dei soggetti allergici o dei familiari: assenza dal lavoro o da scuola, debilitazione, poca concentrazione con evidenti costi sociali.

Automedicazione efficace


Ma gli strumenti per prevenire tutto ciò ci sono e sono piuttosto maneggevoli trattandosi nella maggior parte dei casi di farmaci di automedicazione da richiedere al farmacista e da scegliere in base alla sintomatologia. Per controllare la rinite allergica perenne o quella stagionale una volta scatenata, servono farmaci che riducano la frequenza degli starnuti, la lacrimazione, la secrezione nasale e il prurito. Antistaminici, meglio se somministrati localmente con colliri o spray, vasocostrittori, antileucotrienici e disodiocromoglicato risolvono, in genere, la situazione acuta. Diversamente si ricorre ai corticosteroidi per ora su prescrizione medica ma che sono attesi in Italia anche nella versione da automedicazione. E' possibile pensare anche alla terapia preventiva attraverso la vaccinazione desensibilizzante e specifica che deve essere iniziata nel periodo prestagionale con test allergici. "Ora la somministrazione sublinguale del vaccino ha semplificato la gestione della desensibilizzazione - spiega Passali - ma la sua efficacia dipende ancora da una buona diagnosi spesso non semplice, poiché le allergie possono essere molteplici e in caso di un mix di allergeni non è possibile vaccinarsi". Ci sono infine metodi più tradizionali come il lavaggio nasale con acqua e sale che oltre a pulire la cavità nasale rilascia oligoelementi nella mucosa. Il più tradizionale di tutti i metodi resta il fazzoletto indispensabile per assicurare una costante pulizia del naso. Non a caso il numero dei fazzoletti di carta consumati viene usato in Inghilterra come parametro di gravità dei sintomi.

Simona Zazzetta



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