Occhio alle erbe

22 ottobre 2004
Aggiornamenti e focus

Occhio alle erbe



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Si stima che il 42% degli americani faccia ricorso a prodotti fitoterapici o integratori nutrizionali. Un numero considerevole di cui spesso i medici di famiglia sono inconsapevoli, ma l'inconsapevolezza più grave riguarda gli effetti avversi che possono causare: uno studio statunitense, pubblicato sull'American Journal of Ophthalmology, si sofferma sui casi di effetti collaterali agli occhi provocati da questi prodotti. La lista è piuttosto lunga.

Medici inconsapevoli


Si va dalla secchezza oculare all'emorragia della retina fino alla temporanea perdita della vista. In molti casi - spiega il responsabile della ricerca, gli effetti sono associati a un dosaggio eccessivo o all'applicazione topica. In nessuno dei casi segnalati si sono riscontrati danni permanenti ma ci sarebbero potuti essere - puntualizza il ricercatore - se non si fosse interrotta la somministrazione dell'integratore incriminato. Il guaio è che in molti casi il medico ignora quali erbe assuma il paziente e diventa più difficile così riscontrare gli effetti avversi. Oltretutto l'FDA, ente regolatorio statunitense, non ha stilato avvertenze su integratori e supplementi. Esistono, è vero, linee guida pubblicate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità sull'uso di prodotti fitoterapici con incluse raccomandazioni sui criteri di coltivazione e raccolta. Mancano però standard governativi ufficiali. Eccone i risultati.

Il catalogo è questo


I casi segnalati dalla ricerca sono stati riportati alle istituzioni come OMS o FDA, ma sono anche stati segnalati in letteratura. Sulla base dei 323 casi segnalati sono otto i prodotti associati a significativi effetti collaterali a carico dell'occhio: gingko biloba, echinacea, camomilla, liquirizia, cantaxantina, datura, niacina e vitamina A.

Gingko biloba
Si tratta di uno dei fitoterapici più venduti ed è utilizzato per trattare disturbi vari dalla tonsillite all'asma fino ai problemi all'udito. La ricerca segnala due casi di emorragia nella camera anteriore dell'occhio e anche alla retina. La pianta, infatti, inibisce l'aggregazione piastrinica e dovrebbe essere usata con cautela nei pazienti, per esempio, già in terapia con aspirina.

Echinacea purpurea
È utilizzata per raffreddore, tosse, febbre, influenza e infezioni del tratto urinario. I casi segnalati per l'uso topico sono di irritazione dell'occhio e congiuntivite.

Camomilla
Comunemente utilizzata per disturbi dell'occhio ma anche per l'insonnia o per l'indigestione, la camomilla è spesso applicata attorno o sugli occhi per disturbi come l'orzaiolo o l'irritazione. Molti i casi segnalati di congiuntivite.

Liquirizia
In genere vi si fa ricorso per le infezioni del tratto respiratorio superiore, per le ulcere o per le costipazioni. Gli indiani d'America la utilizzano, però, anche per le infiammazioni degli occhi. Sembra che un dosaggio eccessivo possa portare a temporanee assenze della vista.

Cantaxantina
È un carotenoide utilizzato in cosmetica per l'abbronzatura artificiale o come colorante nei cibi. Sembra che si possano formare depositi nella retina che impiegano tempo a essere riassorbiti. Si possono così determinare alterazioni nell'acutezza visiva.

Datura
Le foglie secche di questo fiore sono utilizzate per le infiammazioni dell'occhio ma anche per l'asma o la bronchite. Molti i casi segnalati di midriasi, una prolungata dilatazione della pupilla.

Niacina
È responsabile delle reazioni avverse più gravi riscontrate. L'utilizzo è per le malattie cardiovascolari nonché per altre patologie di rilievo come la schizofrenia o il diabete. Ma una review complessiva dei possibili effetti oculari indica una possibile associazione con diminuzione della vista, edema maculare cistoide, secchezza degli occhi, scolorimento della palpebra, edema palpebrale nonché caduta di ciglia e sopracciglia. Il tutto in relazione al dosaggio ma nei casi più gravi è opportuno interrompere la terapia.

Vitamina A
È utilizzata come supplemento dietetico per carenza della vitamina o per l'acne. Sono stati riportati casi di ipertensione intracranica che scompaiono con la sospensione della terapia.

La situazione è chiara - conclude la ricerca. Molti prodotti fitoterapici o integratori nutrizionali sono utilizzati senza le necessarie evidenze di efficacia e sicurezza. E gli effetti collaterali oculari sono spesso sottovalutati se non addirittura non riportati. L'auspicio è che la vigilanza aumenti.

Marco Malagutti



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